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DA DOVE NASCE IL LIVORE DI TRUMP PER ZELENSKY? TUTTO PARTE DA UNA TELEFONATA TRA I DUE NEL 2019, A RIDOSSO DELLE ELEZIONI, QUANDO IL TYCOON CHIESE AL PRESIDENTE UCRAINO DI TROVARE PROVE CONTRO JOE BIDEN E IL FIGLIO HUNTER (CHE ALL’EPOCA ERA NEL CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE DI BURISMA, IMPRESA UCRAINA DEL GAS) IN CAMBIO DI AIUTI – LA TELEFONATA FU LA BASE DELL’IMPEACHMENT DI “THE DONALD”, ACCUSATO DI AVER USATO I POTERI PRESIDENZIALI PER SPINGERE UN’ENTITÀ STRANIERA A INTERFERIRE COL PROCESSO ELETTORALE AMERICANO – NEL 2022, IL PRESIDENTE AMERICANO INVITO' ZELENSKY ALLA TRUMP TOWER E…
Estratto dell’articolo di Massimo Gaggi per il "Corriere della Sera"
volodymyr zelensky donald trump e jd vance - studio ovale
Ruggine antica quella tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky. Tutto ruota intorno a una telefonata tra i due del 25 luglio 2019. […] Mancava un anno alle presidenziali e Trump si preoccupava di tagliare la strada a Joe Biden. […]
Il figlio di Joe, Hunter, la «pecora nera» della famiglia, era entrato nel 2014, quando il padre era vicepresidente, nel consiglio d’amministrazione di Burisma, maggiore impresa ucraina del gas. Hunter non sapeva nulla di Ucraina e di gas e il presidente della società era stato indagato per corruzione.
Trump sguinzagliò i suoi uomini, soprattutto l’avvocato personale Rudy Giuliani e il procuratore generale, Bill Barr, alla ricerca di prove di corruzione. Visto che loro non approdavano a nulla, Trump decise di intervenire in prima persona con la telefonata nella quale chiese al presidente ucraino di trovare prove contro Hunter e anche contro Joe Biden. […]
Nelle stesse settimane un pacchetto di aiuti militari a Kiev votato dal Congresso, fu bloccato dallo stesso Trump. […] Il caso, rimasto a covare sotto la cenere per un paio di mesi, esploderà, poi, a metà settembre quando un agente della Cia, che conosce i contenuti della telefonata tra i due capi di Stato, denuncia Trump con l’accusa di aver usato i poteri presidenziali per spingere un’entità straniera a interferire col processo elettorale americano. E di aver ricattato Zelensky bloccando gli aiuti votati dal Congresso.
Alla fine un Trump furente sblocca il pacchetto di assistenza militare mentre la Camera dei rappresentanti, a maggioranza democratica, avvia un’indagine per arrivare all’ impeachment del presidente. Procedura che viene formalizzata a dicembre, anche grazie a una trascrizione del colloquio tra i due leader. […]
[…] Dalle indagini emerge ben poco contro Hunter, nulla contro Joe. Trump vuole anche conferme a una teoria cospirativa secondo la quale l’accusa alla Russia di essere stata responsabile di furto di documenti del Dnc, l’organizzazione del partito democratico, durante la campagna presidenziale del 2016, era una trappola costruita a tavolino da un’organizzazione ucraina corrotta. Teoria che si rivelerà totalmente infondata.
Dopo un mese e mezzo, il processo per l’ impeachment si conclude senza una condanna perché in Senato, l’organo giudicante, i repubblicani non se la sentono di mandare al rogo il loro presidente. Che, sempre più furioso, continuerà a chiedere anche pubblicamente all’Ucraina e pure alla Cina (Hunter è stato consulente anche di società cinesi) di indagare sulla famiglia Biden. Soprattutto dopo che Joe, partito male nella stagione delle primarie 2020, recupera e nella primavera 2020 ottiene la nomination democratica.
donald trump accoglie volodymyr zelensky alla casa bianca
Biden vince le elezioni e quando Putin invade l’Ucraina spinge la Nato a serrare i ranghi per sostenere la resistenza di Kiev. Trump, nel 2022 […] è implacabile fin dal primo momento: ripete all’infinito che la guerra con lui alla presidenza non sarebbe mai scoppiata in virtù dei suoi rapporti amichevoli con Putin. Freddo con Zelensky, spinge i parlamentari trumpiani a votare contro gli aiuti all’Ucraina, anche a costo di spaccare il partito repubblicano la cui vecchia guardia è sempre stata nemica giurata del Cremlino, perfino più dei democratici.
Trump sbaraglia la concorrenza nel suo partito e già in estate appare sempre più come il probabile vincitore delle presidenziali di novembre. Così, mentre Biden si affretta a far passare in Congresso gli ultimi pacchetti di aiuti militari all’Ucraina, Donald alza il tono dello scontro. Zelensky, consapevole di non poter fare a meno dell’appoggio americano, chiede di poterlo incontrare.
DONALD TRUMP E VOLODYMYR ZELENSKY
Trump gli dà appuntamento nella Trump Tower di New York a fine settembre, a poco più di un mese dal voto, ma nei giorni precedenti lo attacca nei comizi accusandolo, tra l’altro, di tifare per la sua avversaria, Kamala Harris. E alla vigilia dell’incontro sferra la mazzata più pesante: «Zelensky è il più grande venditore della storia: ogni volta che viene qui, se ne va con 60 miliardi di dollari».
In realtà se ne va con armi del valore di miliardi di dollari prodotte da imprese americane prevalentemente situate in Stati che votano repubblicano: migliaia di posti di lavoro ben pagati offerti da queste imprese belliche. Ma a Trump interessa solo mettere con le spalle al muro Zelensky. Poi, il giorno dopo, incontrandolo, dirà che è un onore essere con lui. […] Fino allo scontro verbale di ieri col presidente ucraino, che pure aveva inghiottito di tutto, compresa l’accusa di essere un dittatore, praticamente cacciato dalla Casa Bianca.
DONALD TRUMP INCONTRA VOLODYMYR ZELENSKY ALLA CASA BIANCA - MEME BY VUKIC
VOLODYMYR ZELENSKY DONALD TRUMP VLADIMIR PUTIN
SCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY NELLO STUDIO OVALE - Reazione della ambasciatrice Ucraina a Washington
volodymyr zelensky donald trump e jd vance - studio ovale
volodymyr zelensky donald trump e jd vance - studio ovale
biden zelensky vertice nato
MEME DI ELON MUSK SU HUNTER BIDEN
volodymyr zelensky joe biden
VOLODYMYR ZELENSKY - JOE BIDEN - MEME BY OSHO
joe e hunter biden
TRUMP ACCOGLIE ZELENSKY ALLA CASA BIANCA E LO PRENDE IN GIRO PER IL LOOK