mario draghi ursula von der leyen

DRAGHI CE L'HA FATTA - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 21 OTTOBRE I 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA FORMALIZZERANNO IL FATIDICO ''TETTO SUL GAS'' - L’URGENZA PER IL PREMIER USCENTE, CHE RASSICURA LE CANCELLERIE INTERNAZIONALI SULLA MELONI, È FAR SCENDERE IL PREZZO DEL GAS E DOPO TANTI MESI DI STALLO “QUALCOSA SI MUOVE MA SI È PERSO TANTO TEMPO E SI SONO SPESI TANTI SOLDI..." - LA MELONI RINGRAZIA...

Da corriere.it

 

mario draghi ursula von der leyen

Due secchi «no», scanditi in rapida successione davanti alle telecamere nel sontuoso cortile del castello di Praga, dove venerdì si chiude il Consiglio europeo informale.

 

Mario Draghi approfitta del rapido scambio di battute con i giornalisti per rassicurare le cancellerie internazionali e dire all’Europa che la vittoria del centrodestra guidato da Giorgia Meloni non deve far paura. Presidente, c’è preoccupazione tra i leader europei per un presunto caso Italia? «No no — scaccia le ombre il premier uscente —. Ovviamente quando c’è un cambio di governo e di politica così importante c’è molta curiosità, ma non c’è preoccupazione. C’è grande rispetto delle scelte degli italiani e c’è interesse nel sapere eventualmente come si evolverà la linea politica del nuovo governo».

 

La priorità è la politica estera, con le emergenze provocate dalla guerra di Putin contro l’Ucraina.

E su questo delicatissimo fronte l’ex presidente della Bce si spende per far scendere il livello di allarme: «Se uno guarda alle decisioni prese in passato la linea dovrebbe essere invariata».

MARIO DRAGHI URSULA VON DER LEYEN

Draghi usa il condizionale, ma nella sostanza rassicura e spera che Giorgia Meloni, se e quando prenderà dalle sue mani la campanella di Palazzo Chigi, non si smarcherà dall’asse Atlantico, resterà ancorata all’Europa e continuerà a sostenere Kiev, invio di armi compreso.

 

Quanto al Consiglio Ue informale, che ha avuto al centro la crisi energetica scatenata dall’aggressione russa, Draghi è ripartito per Roma «abbastanza soddisfatto».

 

L’urgenza per le economie del continente è far scendere il prezzo del gas e dopo tanti mesi di stallo «qualcosa si muove», ma non abbastanza in fretta rispetto alle aspettative del capo del governo italiano.

 

«È ora di decidere», Draghi lo ha detto con franchezza alla presidente della Commissione. In ambienti diplomatici il pressing del presidente del Consiglio italiano viene riassunto con una sintesi brusca quanto efficace: «Si è perso tanto tempo e si sono spesi tanti soldi, al Consiglio Ue del 20 e 21 ottobre bisognerà arrivare con delle proposte di regolamento».

mario draghi charles michel ursula von der leyen

 

Su come frenare i prezzi del gas attraverso il nuovo sistema del «corridoio», sul disaccoppiamento del costo del metano da quello dell’energia e su un nuovo strumento di solidarietà, costruito su modello del fondo Sure.

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