marinella soldi carlo fuortes mario draghi rai

DRAGHI RISCHIA DI ESSERE DISARCIONATO DAL CAVALLO DI VIALE MAZZINI - IERI IN CONSIGLIO DEI MINISTRI NON SONO PASSATE LE NOMINE DI FUORTES E SOLDI. TROPPO MOSSA LA SITUAZIONE POLITICA. OGGI ALLA CAMERA E AL SENATO È PREVISTA L'ELEZIONE DEI 4 MEMBRI DI NOMINA POLITICA (PD, M5S, LEGA E FDI) DEL CDA RAI. RESTA FUORI FORZA ITALIA E TAJANI HA FATTO PRESSING SU DRAGHI PER CONVINCERE IL PD A RINUNCIARE AL “PROPRIO” POSTO, “IN QUANTO UN RAPPRESENTANTE CE L'HA GIÀ: L'AD INDICATO DAL MEF, CARLO FUORTES”. ORA GLI AZZURRI MINACCIANO DI NON RATIFICARE IN VIGILANZA LA NOMINA DI MARINELLA SOLDI

1 - I VETI TENGONO IN STALLO LE NOMINE RAI

Antonella Baccaro per il “Corriere della Sera”

mario draghi

 

Oggi alla Camera e al Senato è prevista l'elezione dei 4 membri di nomina politica del cda Rai. Ma Forza Italia, ancora ieri, battagliava per averne uno proprio tra quelli che sembrano destinati invece a Pd, M5S, Lega e FdI.

antonio tajani

 

Il coordinatore nazionale, Antonio Tajani, incontrando Draghi avrebbe fatto pressing (pare senza successo) per convincere il Pd a rinunciare al «proprio»posto, «in quanto un rappresentante ce l'ha già: l'ad indicato dal Mef, Carlo Fuortes».

marinella soldi

 

Gli azzurri, che faticano a insidiare il posto in cda riservato all'opposizione (FdI), minacciano di non ratificare in Vigilanza la nomina di Marinella Soldi, presidente in pectore, indicata dal Tesoro. «Vuol dire che diventerà presidente quello tra i 4 consiglieri di nomina politica che raccoglierà i voti necessari: 27 su 40» minacciano.

 

carlo fuortes foto di bacco (1)

Al momento i numeri sono questi: 18 voti tra Pd, M5S, Leu, Loredana De Petris (Misto) e Italia viva, poi 7 Lega, 7 Forza Italia, 5 Misto (per lo più ex grillini), 2 Fratelli d'Italia e Pierferdinando Casini. Difficile per i due fronti arrivare ai 27 voti. Intanto Draghi ieri non ha fatto passare le nomine di Fuortes e Soldi in Consiglio dei ministri. Troppo mossa la situazione politica per mettere altri punti fermi.

 

 

alessandro di majo

2 - RAI, FI E LEGA LA SPUNTANO SUI CONSIGLIERI

Gianluca Roselli per “il Fatto quotidiano”

 

Alla fine per il Cda Rai la spunta l'uomo di Giuseppe Conte. Il candidato dei 5 Stelle sarà Alessandro Di Majo, avvocato che ha ottenuto la benedizione pure di Vito Crimi e dei capigruppo, preferito ad Antonio Palma, altro avvocato indicato dai 5 Stelle in Vigilanza. Uno scontro che si è inserito nella battaglia tra Beppe Grillo e Conte da cui l'ex premier in questo caso è uscito vincitore. Il Pd, invece, punterà su Francesca Bria.

 

mario draghi alla camera.

Sull'altro fronte, invece, si prepara un biscottone per Giorgia Meloni. Il voto sui 4 consiglieri Rai è previsto oggi: due saranno espressi dalla Camera (alle 21) e due dal Senato (alle 16.30), nel bel mezzo del caos sul ddl Zan. Lega e Fi si sono messi d'accordo per votare, rispettivamente, l'uscente Igor De Biasio e Simona Agnes. Tagliata fuori Fdi con Giampaolo Rossi.

 

FI vuol contare di più in Rai e la Lega è ben felice di accontentarla, eliminando un competitor: Rossi in questi anni ha dato filo da torcere, piazzando gente a destra e a manca. Ieri i leghisti sono stati raggiunti da messaggi inferociti dei meloniani. "Lotteremo col coltello tra i denti", avverte Daniela Santanchè. E l'eventuale reazione di Meloni potrebbe avere conseguenze sul voto su Marinella Soldi, designata presidente dal governo, che al momento è lontana dai due terzi in Vigilanza (27).

GIAMPAOLO ROSSI

 

"Se Meloni si mette di traverso, salta tutto", sussurra un leghista. Al voto di oggi si deve arrivare con un accordo blindato. Se non ci sarà, si rischia un altro rinvio, con seconda figuraccia di fronte a Palazzo Chigi, che i suoi nomi li ha già indicati.

ursula von der leyen consegna a mario draghi la pagella di bruxelles al recovery plan italiano 3mario draghi alla camera 8

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…