piombino rigassificatore giorgia meloni

LA “DUCETTA” SGASATA – LA GIUNTA DI PIOMBINO, GUIDATA DAL SINDACO DI FRATELLI D'ITALIA FRANCESCO FERRARI, HA VOTATO PER PRESENTARE IL RICORSO AL TAR CONTRO IL RIGASSIFICATORE GALLEGGIANTE DI SNAM – UN BEL PROBLEMA PER LA MELONI: CON L'INVERNO ORMAI ARRIVATO, IL RIGASSIFICATORE NON ENTRERÀ IN FUNZIONE IN TEMPO E ADDIO ALL'OBIETTIVO DI IMPORTARE DI 5 MILIARDI DI METRI CUBI DI GAS…

Vanessa Ricciardi per www.editorialedomani.it

 

francesco ferrari sindaco fdi di piombino

Ieri la giunta di Piombino ha approvato la delibera che dà ufficialmente mandato all’avvocato di presentare il ricorso al Tar contro il rigassificatore galleggiante di Snam lungo 300 metri e largo 40 che dovrebbe essere posizionato nel porto. Per il sindaco di Fratelli d’Italia, Francesco Ferrari, «con i grandi sforzi e la determinazione di tutta la città, la prossima settimana l’avvocato Greco depositerà il ricorso».

 

Il lavoro, racconta, mette insieme tutte le motivazioni tecniche presentate dal comune per dire di no «e si fonda sulle evidenti violazioni di legge che hanno viziato il procedimento amministrativo». Ferrari è convinto che «la magistratura, saprà valutare adeguatamente e oggettivamente la vicenda». Dal ricorso, che fa leva sugli allarmi logistici e ambientali del comune, emerge un assunto, che il rigassificatore non solo non sarà pronto in tempo, ma l’operatività che punta all’importazione di 5 miliardi di metri cubi di gas, la finalità per cui dovrebbe essere posizionato nel porto, sarà inferiore al previsto.

 

manifestazione contro il rigassificatore a piombino

«Riteniamo che l’enorme mole di prescrizioni dia da un lato elemento che difficilmente potrà portare l’impianto a essere in funzione nei tempi, dall’altro è prova eclatante che la scelta di collocare la nave nel porto è sbagliatissima. Stiamo parlando di 90 prescrizioni per il funzionamento o l’attività preparatoria», ricorda il sindaco.

 

Anche Snam, una volta ricevuta la notizia del via libera del presidente commissario straordinario Eugenio Giani, si è riservata di valutare le prescrizioni da centinaia di pagine. «Non è detto – racconta Ferrari – che a marzo avremmo il Gnl, le prescrizioni sono talmente forti e vincolanti che i tempi si allungheranno enormemente». Inoltre «potrà funzionare sì ma con un regime ridotto per il suo potenziale».

 

LE MANOVRE

manifestazione contro il rigassificatore a piombino

Gli elementi ravvisati dal comune vanno dai problemi di raffreddamento del metano, al trattamento dei terreni che dovranno essere scavati per far passare i tubi. La nave Golar Tundra infatti dovrà essere collegata alla terra ferma.

 

Perché la nave non venga intaccata, racconta il sindaco la nave viene trattata con un sistema antivegetativo come l’ipoclorito di sodio: «Impatta sulle specie marine», ribadisce il sindaco. Allo stesso modo ci sono prescrizioni legate al funzionamento dell’impianto, «che imporranno dei raggi di interdizione rispetto alla nave e regole alla seconda nave lunga come la prima per entrare in porto e rifornire». E da questo punto di vista il sindaco punta il dito sulla reale capacità di fornire metano della nave.

 

PROTESTE CONTRO IL RIGASSIFICATORE A PIOMBINO

Questo rigassificatore all’interno del porto è sbagliato «perché porta una serie di problemi riguardo il rischio di incidente rilevante relativo alle manovre in porto: Snam ha riconosciuto che sono pericolose, non sono semplici e a seconda delle situazioni del mare non possono essere effettuate».

 

LE COMPENSAZIONI

Finora il governo presieduto da Giorgia Meloni, che ha assoldato come consulente l’ex ministro della transizione Roberto Cingolani, tra i primi sponsor dell’opera tace. Con il sindaco di Piombino, ha detto durante la campagna elettorale la leader «siamo in piena sintonia» e lui «capisce bene la posizione che stiamo portando avanti» sul tema del rigassificatore, «una posizione di condivisione».

 

FERRARI PIOMBINO

Non aveva escluso di valutare altre sedi ma «se quella alternativa non esistesse» ha messo sul tavolo «una politica diversa nell'offrire le compensazioni necessarie alla città». E su questo Ferrari che si affida alla magistratura dall’altra si prepara a cercare una sponda nel governo e a pretendere da Snam. Fratelli d’Italia non ha proposto al sincato di desistere: «Questo non me lo ha chiesto», e lui non ha cercato supporto esplicito a Meloni: «Io chiedo alla magistratura se la decisione di Giani è corretta oppure no. Abbiamo piena fiducia nella magistratura».

 

protesta contro la nave golan tundra a piombino

Indipendentemente da tutto il percorso, conclude, è necessario «che un sindaco chieda compensazioni al soggetto attuatore, a Snam tanto per cominciare. Con il governo ci confronteremo a prescindere del rigassificatore». Piombino, ricorda, ha già sofferto abbastanza per le acciaierie: «Siamo sicuri di avere un interlocutore responsabile».

manifestazione contro il rigassificatore a piombino PROTESTE CONTRO IL RIGASSIFICATORE A PIOMBINO

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…