1. E' IN CORSO UN BRUTTO BRACCIO DI FERRO TRA I DIFENSORI DEI PETRODOLLARI E IL LORO ANTAGONISTI RUSSI E CINESI. LE NAVI DELLA FLOTTA DI MOSCA RIENTRANO NEL MEDITERRANEO PER LA PRIMA VOLTA DAI TEMPI DELLA GUERRA FREDDA. E PUTIN INCONTRA OBAMA 2. IL GIRO DI BOA, NEL BRACCIO DI FERRO “PETRODOLLARI/ PETRO ALTRE VALUTE” SI VERIFICA IL 6 SETTEMBRE 2012, CIOÈ IL GIORNO IN CUI LA CINA HA ANNUNCIATO LA SUA INTENZIONE DI BYPASSARE IL DOLLARO PER LA COMPRAVENDITA MONDIALE DI PETROLIO E HA INIZIATO LA COMPRAVENDITA IN YUAN (NOTIZIA CHE NON HA AVUTO GRANDE RISALTO IN ITALIA) 3. SE UNA CERTA PARTE DEL MONDO COMINCERÀ A BYPASSARE IL DOLLARO E ACQUISTERÀ IL PETROLIO IN ALTRE VALUTE, ALLORA TUTTO IL PESO DEL DEBITO USA E LA DIMINUITA STRUTTURA PRODUTTIVA CROLLERÀ SULLE TESTE DEL POPOLO AMERICANO

Glauco Benigni per Dagospia

Ogni giorno mi affaccio alle diverse "finestre" grazie alle quali osservo l'Esterno, l'Altro da me, il Mondo, anzi The World. Da bravo microbo galattico, nei miei molti ruoli di elettore, consumatore, civile di Nazioni Alleate, blogger e soggetto fiscalizzato, mi "affaccio" alle molte schermate di Internet, ai molti canali digitali della tv, alle pagine dei giornali. E mi affaccio anche alla finestra della mia casa e alla porta. Guardo... e vedo l'impotenza dei Popoli ex Sovrani.

Vedo moltitudini che hanno cominciato a capire alcuni aspetti "esoterici" della Geopolitica globalizzata ma che pensano di poter ancora reagire con gli strumenti, arrugginiti e spuntati, delle loro tradizioni: partitelli, votazioni, Parlamenti, Costituzioni. Tutta roba bellissima, però local/nazionale e un po' datata.

Guardo e mi viene voglia di smaterializzarmi e ricompormi da un'Altra parte. Poi mi chiedo: ma c'è ancora un'Altra parte dove, in serenità, vivere, lavorare, allevare i figli, etc...? Negli ultimi tempi mi sembra di no!

Me lo dice, attraverso messaggi ormai subliminali, l'Agenda della Global Power Elite, l'Agenda del G 20, della WTO, del FMI, dei Paesi del Brics. Me lo dicono le molte notizie di enorme portata che giungono dalle "finestre" e - come le butterfly news - durano un giorno e poi scompaiono. Me lo dice il fatto che, dopo qualche tempo, la notizia rilevante che era scomparsa il giorno prima, seppellita dal brusio del Condomino locale e offuscata dal coro eccitato dei media locali... quella notizia ha generato delle mutazioni in sedi e territori, apparentemente remoti rispetto alla Fonte, ma che in realtà riguardano me, la mia famiglia, il mio conto in banca, la mia pensione, la mia salute.

Obama ha detto che ... , la Lagarde ha detto che ... , Draghi ha detto che ... , Putin ha risposto che ... , etc... Tutti personaggi che si muovono in un Teatro dove la rappresentazione, le battute, le azioni sembrano "lontane" o almeno vengono narrate come tali. Nethaniau ha detto che ... e vabbè; a Kabul non c'è soluzione ... e vabbè; le scie chimiche sono diventate un gran problema in Usa ... e vabbè; il prezzo del petrolio continua a salire , ricomincia la corsa all'oro , Cipro è "solo un esperimento" ... e vabbè.

Non c'è voglia di occuparsene seriamente, non c'è tempo, non ci sono le competenze ... c'è solo la "mischia" a centrocampo del Condominio Italia: Napolitano, Letta, Grillo, Berlusconi, Monti che si azzuffano, che si insultano ... e mi chiedo, come la maggior parte degli italiani ormai: "ma perchè"? "Ma sarà vero che non si rendono conto che siamo sul baratro"? "Ma saranno un po' strani"?

Poi... dopo qualche tempo, vedo annotare le nuove norme, provocate da quelle notizie, nella Gazzetta Ufficiale... Così. Semplicemente così. Perchè era "un'azione dovuta", inevitabile". Perchè era previsto dai Trattati Internazionali sottoscritti dalla Repubblica Italiana, perchè la Sovranità si è ridotta ad una Signora nevrotica che ha subito diversi elettroshock (da Ustica al fiscal compact), e sopravvive, sedata, a forza di talk show ansiolitici.

E mi rendo conto allora che la ventilata Apocalisse del 21.12.2012 , quella Apocalisse bifronte, che da un lato mostrava la Catastrofe e dall'altro la Rivelazione ... quell'Apocalisse è cominciata ed è in corso, eccome! Però non è stata registrata nel Diario della Coscienza Collettiva nel modo giusto.

Torniamo all'Agenda dei Potenti, quei Potenti che io identifico e individuo da tempo in 4 maggiori Caste Planetarie. Quattro Caste "rivisitate" rispetto alle definizioni del passato, ognuna delle quali, per il proprio valore e le proprie facoltà, fornisce le Visioni del Futuro: i Bramini (politici e religiosi), i Mercanti (finanza, banche e grande distribuzione), i Guerrieri (eserciti e servizi segreti) e gli Scriba (media e artisti).

Di cosa stanno discutendo gli altri rappresentanti delle 4 Caste ai piani alti, nei palazzi del Washington Consesus, nelle Borse di New York e Londra, negli incontri dei Bilderberg, al Cremlino e allo Zhongnanhai di Pechino?

In dettaglio non lo sapremo mai però credo di aver capito che all'Ordine del Secolo ci sono alcuni punti rilevanti, ognuno ovviamente gigantesco, ognuno aggrovigliatissimo, ognuno che rimanda a cambiamenti epocali.

A grandi blocchi, la lista appare essere questa: 1) il cambio della valuta di riferimento mondiale ; 2) un accordo transnazionale che stabilisca che le tasse si paghino in modo equivalente su ogni territorio del Pianeta; 3) un accordo che "equilibri" il costo dell'ora lavoro in ogni territorio; 4) la gestione della transizione dal modello di sviluppo basato sul petrolio ad altre fonti energetiche, e infine 5) la gestione della rivoluzione digitale e delle risorse dei Media... e pertanto (udite, udite!) il CpT o Costo per Mille , ovvero quanto devono pagare gli inserzionisti pubblicitari per raggiungere con un loro messaggio 1.000 potenziali consumatori.

In questa sede affronterò solo il primo punto. Quello che a detta di molti analisti è "il nodo gordiano, quello che, se si sciogliesse, allenterebbe tutti gli altri: la valuta di riferimento mondiale. E' di fatto l'unità di misura più importante in un mondo globalizzato che adora il Dio Denaro. La questione si pose già durante gli incontri del 1944 a Bretton Woods, laddove John Maynard Keynes sosteneva la nascita di una moneta intergovernativa, detta Bancor.

Purtroppo l'economista britannico non la spuntò contro il rappresentante del governo Usa, Harry Dexter White che, grazie al suo Piano, agganciò la maggior parte della moneta circolante al Dollaro Usa. Si consentiva in tal modo la nascita del Dollar Standard e della supremazia fondata, al dunque, sui capricci e sulle scelte del Paese Leader.

Le cose si erano già messe male per il Resto del Mondo, ma peggiorarono quando nel 1971 il Presidente Nixon, a Camp David, sospese la convertibilità Dollaro/Oro. Un'azione che generò una doppia causa/effetto: 1) i Dollari si potevano stampare ad libitum in quanto, a seguito dell'accordo del 1970 tra Kissinger e Re al Saud, il petrolio si poteva comprare solo in dollari. Ergo 2) il Dollaro era coperto (backed), non più dalle riserve auree, ma dal bisogno crescente di petrolio delle nazioni.

Nonostante negli anni (sin dal 1969), in casa Fondo Monetario Internazionale, si sia parlato di una Unità di Conto detta SDR, Special Drawing Rights che viene comunque usata , su scala mondiale per le questioni del trasporto aereo e marittimo, per computare i disastri provocati dalla gestione degli idrocarburi e altre sostanze pericolose e nocive, per la Posta universale e (molto indicativo) per il calcolo del roaming internazionale .
E nonostante l'ex Direttore del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Kahn (e la sua equipe), ancora nel 2010 sostenesse l'esigenza di inserire la valuta cinese, lo yuan, nel paniere di monete che formano attualmente l'SDR, ovvero Dollaro Usa, Euro, Lira Sterlina e Yen.
La valuta utile all'acquisto di fondamentali materie prime, tra cui l'orrendo petrolio, è/è stata il Dollaro USA. Ciò ha costretto le diverse Banche Centrali a "tenersi in pancia" trilioni e trilioni di dollari da utilizzare per gli approvvigionamenti e le emergenze. Tali trilioni, negli ultimi tempi, appaiono però sempre più solo "carta stampata", cambialoni firmati dalla FED, formalmente non incassabili a meno che non si metta in ginocchio l'intero Impero Usa. Ancora nel primo trimestre del 2012 la percentuale di detenzione di valuta estera da parte delle Banche centrali era: 62% Dollaro Usa e 25% Euro.

A più riprese, negli ultimi 10 anni, qualche "nazione canaglia", tra cui Iraq e Libia tentò di offrire petrolio in cambio, anche, di altre valute e ... abbiamo visto l'esito di tali tentativi.

Il (primo) vero giro di boa però avviene 5 anni fa, il 17 giugno del 2008. In questa data, alla 29esima riunione del Consiglio dei Ministri del Fondo OPEC per lo Sviluppo Internazionale, tenuta nella città iraniana di Isfahan, il presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, disse all'auditorio: "La caduta del valore del dollaro è uno dei problemi più grandi che oggi il mondo deve affrontare. I danni già provocati hanno colpito l'economia globale, in modo particolare i paesi esportatori di energia. [...] Quindi, ripeto il mio suggerimento iniziale, ossia che una combinazione delle più forti monete diventi la base per le transazioni del petrolio, o che i paesi membri (dell'OPEC) determinino una nuova moneta per le transazioni petrolifere."

Un mese dopo l'Iran apre su un isola del Golfo Persico, a Kish, la Borsa del Petrolio e comincia a offrire prodotti derivati dal petrolio pagabili in Euro, Rial iraniani e un paniere di altre valute ma... non in dollari. Tre anni dopo, a luglio 2011, comincia a offrire 600.000 barili di petrolio lanciando la sfida ai Mercati che hanno il monopolio in dollari Usa ( New York Mercantile Exchange e Intercontinental Exchange di Londra ).

Cina, India e Russia ( aderenti al patto detto "Shangai Cooperative Group") e altri paesi vedono l'operazione di buon occhio e assecondando il Governo di Teheran. Lo assecondano fino al punto di proteggerlo militarmente. E' di ieri una notizia: "È la prima volta dalla guerra fredda
che la marina militare russa rientra dal Pacifico al Mediterraneo. Per gli esperti è un passo finalizzato a controllare i movimenti occidentali in Medio Oriente."

Il comandante della Marina militare russa, l'ammiraglio Viktor Cirkov, non ha escluso che alla flottiglia, diretta (guarda caso) a Cipro, si aggiungano anche sottomarini nucleari, la cui presenza però non viene quasi mai annunciata ufficialmente, come succedeva ai tempi dell'Urss e come successe nel 1999, durante la guerra del Kosovo. Sarà per questo che 2 giorni fa Obama e Putin hanno deciso di incontrarsi al più presto a Mosca? Anticipando la data dell'incontro G 20 a Pietroburgo? Non sappiamo.

Un altro giro di boa, nel braccio di ferro "Petrodollari/ Petro altre valute" si verifica il 6 settembre 2012, cioè il giorno in cui la Cina ha annunciato la sua intenzione di bypassare il dollaro per la compravendita mondiale di petrolio e ha iniziato la compravendita in yuan. La notizia non ha avuto grande risalto in Italia , ma ...

Al riguardo, il pastore Lindsey Williams, ex ministro per le compagnie petrolifere globali, ha annunciato 5 giorni dopo: " E' l'avvenimento più importante nella storia del dollaro americano, fin dalla sua nascita ... qualcosa è successo che influenzerà la vostra vita, la vostra famiglia, il vostro tavolo da pranzo più di quanto possiate immaginare... la Cina ha detto: il nostro sistema bancario è pronto, tutti i nostri sistemi di comunicazione sono a vostra disposizione, tutti i sistemi di trasferimento sono pronti per partire e da giovedì 6 settembre ogni nazione del mondo che, d'ora in poi, vorrà comprare o vendere greggio lo potrà fare utilizzando la valuta cinese e non il dollaro americano"

La posizione cinese, sostenuta anche dai Russi, è dunque uno dei cambiamenti più significativi nel sistema economico e monetario globale. Le conseguenze di questa decisione possono essere enormi e potrebbe benissimo essere il catalizzatore che detronizzerà il dollaro come valuta di riserva globale e cambierà l'intero scenario di come il mondo acquisti e distribuisca energia.

Dal momento che la Cina non è una nazione produttrice di petrolio, la questione che la maggior parte delle persone si chiederà è: come potrà la potenza economica asiatica influenzare l'egemonia del petrodollaro? La risposta è : grazie ad un accordo commerciale che è stato firmato il 7 settembre tra la Cina e la Russia, in cui la Federazione russa ha accettato di vendere petrolio alla Cina in grandi quantità: quanto ne desiderano. Secondo Lindsey Williams "Il petrolio greggio è la valuta standard del mondo. Non lo yen, non la sterlina, non il dollaro. Viene scambiato più denaro in tutto il mondo con petrolio greggio che con qualsiasi altro prodotto".

Se una certa parte del mondo comincerà a bypassare il dollaro e acquisterà il petrolio in altre valute, allora tutto il peso del debito Usa e la diminuita struttura produttiva crollerà sulle teste del popolo americano. L'accordo tra la Russia e la Cina ha anche ramificazioni gravi per quanto riguarda l'Iran, la Siria e il resto del Medio Oriente.

Le sanzioni degli Stati Uniti contro l'Iran non avranno più un effetto certo perché le "nazioni canaglia" potranno semplicemente scegliere di vendere il proprio petrolio alla Cina, ricevere yuan in cambio, usare quella valuta per commercializzare le risorse necessarie di cui hanno bisogno, per sostenere le proprie economie e i loro eventuali programmi nucleari.

Il mondo è cambiato radicalmente 9 mesi fa, il 6 settembre 2012.Il processo di destabilizzazione della moneta imperiale è dunque in corso. Il prezzo di questa guerra però, perchè di guerra si tratta, lo stiamo pagando tutti e continueremo a pagarlo fin quando, nelle sedi adeguate, non si perverrà ad un accordo di Pace che costituirà la premessa di un Nuovo Ordine Mondiale, sì, ma sostenibile.

 

PETRODOLLARI PETRODOLLARI PETRODOLLARI PETRODOLLARI PETRODOLLARI PETRODOLLARI PETRODOLLARI DOLLARO YUANPETRODOLLARI Lo Yuan cinese visto da Koen Ivens PETRO-YUANDall'Economist 11 luglio - Dollaro a YuanYUAN PETRO-YUANDOLLARO YUANYUAN DOLLARO

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…