1- CHI É IL VERO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DOPO BERLUSKAZZI? MARIUCCIO DRAGHI! 2- IL PRESIDENTE DELLA BCE DOPO AVER PIAZZATO “GOVERNO MONTI, SACRIFICI PRONTI” A PALAZZO CHIGI, SISTEMERÀ IL BUON SACCOMANNI, ASPIRANTE GOVERNATORE, E BINI SMAGHI ALLO SVILUPPO ECONOMICO. IN ATTESA DI ANDARE AL QUIRINALE. LUI 3- DOPO FORZA ITALIA C'È FORZA DORIS. È LA NUOVA FORMAZIONE POLITICA NATA IERI POMERIGGIO NELLO STUDIO DEL CAVALIER POMPETTA QUANDO AL PATONZA È ARRIVATA LA TELEFONATA ALLARMATA DI ENNIO DORIS: “SILVIO LE TUE AZIENDE STANNO CROLLANDO IN BORSA. DEVI ANDARE VIA E AL TUO POSTO DEVE ARRIVARE MONTI”. DETTO FATTO: GIANNI LETTA INFORMA SUBITO IL COLLE DELL'OK DI QUELLO CHE UN TEMPO FU BERLUSCONI 4- BERLUSCONI E LETTA TENTANO DI CONVINCERE NAPOLITANO E MONTI DI RICONFERMARE LA RUSSA ALLA DIFESA PER STRONCARE LA FRONDA DEGLI EX DELL'EX AN 5- SUSSURRI PRESIDENZIALI. PARE CHE BELLA NAPOLI ABBIA ARRUOLATO TRA I SUOI CONSIGLIERI ABITUALI (AMATO, REICHLIN, MACALUSO), ANCHE TREMENDINO TREMONTI…

1 - DAGOREPORT
1
- Chi é il vero presidente del consiglio dopo Berluskazzi? Mariuccio Draghi! Il presidente della Bce dopo aver piazzato "Governo Monti, sacrifici pronti" a palazzo Chigi, sistemerà il buon Saccomanni, aspirante governatore trombato, al Tesoro del suo nemico più intimo, Giulietto Tremonti, e Bini Smaghi allo Sviluppo Economico. In attesa di andare al Quirinale. Lui

2- Pietruzzo Ichino all'Istruzione, verso la riconferma del ministro agli Affari Regionali Fitto mi ci ficco. Berlusconi e Letta tentano di convincere Napolitano e Monti di riconfermare La Russa alla Difesa per stroncare la fronda degli ex dell'ex An.

3- Dopo Forza Italia c'è Forza Doris. È la nuova formazione politica nata ieri pomeriggio nello studio del Cavalier Pompetta quando al Patonza è arrivata la telefonata allarmata di Ennio Doris: "Silvio le tue aziende stanno crollando in Borsa. Devi andare via e al tuo posto deve arrivare Monti".

Detto fatto: Gianni Letta informa subito il Colle dell'ok di quello che un tempo fu Berlusconi. E nasce così Forza Doris che conta tutti i ministri e sottosegretari che sperano invano di essere riconfermati.

4- Riassumendo. Sul Colle di nonno Giorgio si cucina il seguente governo Monti. Sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta, alla Giustizia resta il fido Nitto Palma (a salvaguardia del Banana), vice presidente del consiglio e ministro degli Interni Giuliano Amato - all'Economia Fabrizione Saccomanni, agli Esteri rimane Frattaglie Frattini, al ministero dello Sviluppo Economico va il detestato Bini Smaghi. Per coinvolgere il Pd, Enrico Letta vice presidente del Consiglio e ministro dei Rapporti con il Parlamento, Baratta si cucca i Beni Culkturali alla faccia di Galan. Se Ichino va al Welfare potrebbe restare anche Maria Strega Gelmini, benvoluta dal Quirinale...

5 - Sussurri presidenziali. Pare che Bella Napoli faccia colazioni di lavoro assai frequenti con i suoi consiglieri più ascoltati: Giuliano Amato, Afredo Reichlin, Emanuele Macaluso. Ultimo arrivato al desco presidenziale: Giulietto Tremonti…

2- MONTI; A ITALIA RICHIESTE GIUSTE, LAVORO ENORME - IERI A BERLINO, CRESCITA DEVE NASCERE DA RIMOZIONI PRIVILEGI...
(ANSA)
- Le richieste dell'Europa e della comunità internazionale all'Italia, in termini di risanamento dei conti e di stimolo allo sviluppo, sono "quello che dovrebbe essere chiesto ad ogni Paese, per una maggiore crescita", che deve avvenire non "da ulteriori prestiti, ma attraverso la rimozione degli ostacoli alla crescita stessa".

Così Mario Monti ieri, a margine di un convegno a Berlino. Secondo quanto riporta il Financial Times, l'ex commissario Ue ha ammesso che l'Italia ha "un lavoro enorme da fare". Richieste, quelle che arrivano a Roma e su cio che "deve essere fatto", su cui Monti asserisce non possano esserci "molte divergenze intellettuali". "La crescita - ha detto Monti - richiede riforme strutturali", che tolgano "ogni privilegio" alle categorie sociali che ne hanno, cancellando il problema italiano di chi "protegge la propria circoscrizione elettorale".

Sull'euro Monti ha affermato che l'Italia è ancora in ampio credito, grazie "ai benefici che ha dalla appartenenza". Benefici che costituiranno "un patrimonio nel tempo". "Se l'Italia non avesse fatto parte dell'euro - ha detto - ci sarebbe più l'inflazione, politiche meno disciplinate e meno rispetto per le generazioni future".

L'Italia - ha proseguito Monti - "é al centro dell'Europa. Politicamente e storicamente, l'Italia non può ignorare le sue responsabilità in quanto stato membro fondatore" dell'Ue. "Mi piacerebbe vedere un maggiore rispetto per la Germania di oggi", ha detto ancora, nel senso di rispetto per l'essere "più rigorosi, più costanti nel tempo, meno a breve termine e più pazienti". E Roma deve fare ogni sforzo per essere più coinvolta nella partnership franco-tedesca: "sarebbe nel comune interesse".

 

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