OSSI E BOSSI - NEI REGISTRI CONTABILI DELLA LEGA, FRA LE TANTE SPESE PER L’ISTRUZIONE DEL TROTA E LE MACCHINE DI RICCARDO BOSSI, SPUNTANO ANCHE QUELLE PER LE MITICHE CANOTTE DEL SENATUR - DALLE CASSE DEL CARROCCIO SONO USCITI PIÙ DI UN MLN DI € L’ANNO, E SOLO UN TERZO DELLE SPESE È STATO GIUSTIFICATO - BARBARI SÌ, MA ROMANTICI: OLTRE A 24 MILA € DI ABBIGLIAMENTO, ANCHE 7400 € DI OMAGGI FLOREALI, 2200 € DI GIOIELLI E UN ABBONAMENTO “SKY”...

Paolo Colonnello per "la Stampa"

Poteva mancare la mitica canottiera del «Capo», simbolo della Lega di «lotta e di governo», tra le allegre spese della segreteria di via Bellerio attinte a piene mani dai soldi dei rimborsi elettorali? Certo che no, perché a pensarci bene, tra tutte le spese per diplomi di dubbia provenienza, lingotti d'oro e diamanti nascosti dietro gli armadi, la «canotta» è forse l'unico vero investimento politico per quello che era diventato un «brand» della Padania che fu.

E allora ecco che alla voce «abbigliamento», nei libri contabili del Carroccio, gli investigatori hanno trovato uscite per 24 mila euro destinati a «Umberto Bossi» o «per il Capo» con scontrini (quando va bene) o generici giustificativi che testimoniano come tra il 2008 e il 2011, il Senatur, attualmente indagato per truffa ai danni dello Stato, si sia pagato vestiti, mutande, canottiere, calzini, scarpe e persino un pigiama grazie ai soldi pubblici dei rimborsi elettorali, elargiti dal munifico ex tesoriere Francesco Belsito.

Circostanza che, quando i periti contabili nominati dalla Procura depositeranno il loro lavoro di analisi sui flussi di cassa sequestrati nei mesi scorsi dalla Guardia di Finanza, potrebbe far scattare per l'ex leader della Lega una nuova ipotesi di reato: quella di concorso in appropriazione indebita, accusa di cui già devono rispondere due dei suoi figli, Renzo detto «il Trota» e Riccardo, detto «il pilota», beneficiari, tra le altre cose, della famosa «mancetta» da 5.000 euro al mese.

Tornata sotto traccia da qualche settimana, in realtà l'inchiesta aperta dalla Procura di Milano, quella di Napoli e di Reggio Calabria sui finanziamenti e gli investimenti illegali del Carroccio, ha continuato a macinare materiale, seguendo in alcuni casi la pista dei conti esteri (come gli investimenti in Tanzania) e dei rapporti con la malavita organizzata, in altri quella delle spese personali, quasi tutte destinate alle maggiori comodità del «cerchio magico». Infine i soldi destinati a scomparire nei bilanci inesistenti del Sin.pa, il sindacato padano del vicepresidente del Senato, Rosy Mauro, ormai da tempo nel mirino della Procura milanese.

Il materiale ritrovato durante le perquisizioni delle Fiamme Gialle pare sia voluminoso e vario, per questo il lavoro dei periti cui è stato affidato risulta essere abbastanza complesso. Si calcola infatti che tra il 2009 e il 2011 dalla contabilità della Lega sia uscito un flusso di cassa pari a 3 milioni e 800 mila euro, poco più insomma di un milione di euro all'anno, per spese che a prima vista si direbbero molto lontane dall'attività politica di un partito.

Di questi soldi, tra l'altro, ci sono giustificativi solo per un terzo delle spese, pari a un milione e 267 mila euro. E il resto? Mancia, come si dice in questi casi. Qualche spesuccia però, gli esperti delle Fiamme Gialle sono riusciti a ricostruirla. Ecco dunque che oltre alla voce «abbigliamento» risulta un'improbabile costo di 7.400 euro in omaggi floreali che rivelano un insospettabile animo romantico dei «barbari» di via Bellerio. Mazzi di fiori imponenti non si sa bene destinati a chi.

Si prosegue con 2.200 euro per «gioielli» acquistati chissà dove (in molti casi, le uscite di cassa sono accompagnate da generici appunti) e persino con 612 euro e 70 centesimi versati nel 2008 dall'ex segretaria di Bossi, Maura Locatelli, per pagare un abbonamento Sky a Gemonio, dove vive il Senatur.

Tornano perciò le spese per pagare l'università a Riccardo Bossi - due bollettini postali del 2009, relativi all'anno accademico 2008-2009, da 690 e da 2.723 - forse nell'ipotesi che l'appassionato di rally un giorno potesse magari assurgere a qualche pubblico incarico. Speranza smentita però dalla sua costosa passionaccia per le belle auto, come dimostrano i pagamenti per il leasing di una Bmw X5 in uso al «pilota» Riccardo: 15.850 euro versati nel 2008. E siamo solo agli inizi: la necessità per gli inquirenti è di avere «il dettaglio» di tutte le uscite, in fondo alle quali poi si tireranno le somme. Non contabili ma giudiziarie.

 

Umberto BossiUmberto BossiRENZO, RICCARDO E UMBERTO BOSSI BENNY SU BOSSI CHE SPIA MARONI BOSSI UMBERTO RENZO TROTA BOSSIMARONI BOSSI BOSSI RELITTO

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...