roberto gualtieri giuseppe conte

ORA ET RISTORA: MA LE RISORSE SONO INSUFFICIENTI - DAI FIORAI ALLE PIZZE AL TAGLIO, DAGLI AGENTI DI COMMERCIO ALIMENTARE AGLI AMBULANTI, IN MIGLIAIA RESTANO SENZA AIUTI. NELLA MAGGIORANZA È GIÀ INIZIATO IL PRESSING PER AUMENTARE LA DOTAZIONE DEI RISTORI SFRUTTANDO I 20 MILIARDI DI EXTRADEFICIT NON ANCORA UTILIZZATI. AL MEF PERÒ…

P.Bar. per “la Stampa”

 

giuseppe conte roberto gualtieri

Il governo continua ad assicurare che gli aiuti «arriveranno a tutte le categorie interessate dalle misure restrittive», quelle della settimana passata e quelle nuove. Nel Decreto ristori, però, sono stati stanziati appena 50 milioni di euro come «fondo d' emergenza» e anche dopo i 2,4 miliardi messi a bilancio a favore di bar, ristoranti, alberghi, piscine, palestre, cinema, teatri e taxi, l' impressione è che queste risorse non siano sufficienti.

 

Tant' è che nella maggioranza è già iniziato il pressing per aumentare la dotazione dei ristori sfruttando i 20 miliardi di extradeficit non ancora utilizzati. Al Mef però minimizzano: «A seconda degli interventi provvederemo a dare una mano come abbiamo fatto con il decreto ristori dopo lo scorso Dpcm - ha assicurato ieri il viceministro Antonio Misiani -. Vedremo in concreto quali attività saranno penalizzate ed interverremo».

 

ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE

I lamenti In tutto sono 53 le attività salvaguardate dal «Dl Ristori» in virtù di un tabella che elenca i codici Ateco con cui vengono classificati i settori di attività. Ma visto il coro di lamenti, tante altre sono sfuggite o non sono stati considerati gli impatti indiretti anche se toccano decine di migliaia di imprese e migliaia e migliaia di posti di lavoro ed almeno 20 miliardi di fatturato aggregato.

 

Solo nel campo della ristorazione e del food sono tantissime le attività escluse a partire da quelle in franchising, come segnala Confesercenti. «Molte attività non hanno codici Ateco specifici pur lavorando in settori inseriti nel decreto» ha denunciato il presidente di Federfranchising Alessandro Ravecca chiedendo di «eliminare le disparità di trattamento». Nella ristorazione si contano infatti circa 180 franchisor e ben 12.000 punti vendita. Il loro fatturato complessivo è di 12 miliardi e di qui in avanti «le restrizioni potrebbero ridurlo del 50-60% circa». Lo stesso vale per le pizzerie al taglio: in questo caso sono circa 25.000 le attività escluse, con un fatturato di circa 4 miliardi.

ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE

 

Sos di Confesercenti La brusca frenata dell' attività di bar e ristoranti si abbatte poi anche sui 35 mila agenti di commercio la cui attività è strettamente legata a ristorazione e turismo. È un settore che vale circa 3,58 miliardi di giro d' affari ed in questo caso si prevede un calo dell' attività nell' ordine «del 60-70%, se non peggio».

 

Effetti simili anche sulle imprese di ingrosso alimentari che sono specializzate in ristorazione. Lo stop a sagre e fiere invece «azzera completamente» il fatturato di 15 mila ambulanti che non esercitano attività di somministrazione, mentre lo stop a cerimonie ed eventi impatta su 15.500 fioristi che perderanno un terzo del loro fatturato oggi pari a 1,5 miliardi.

 

Gualtieri Conte

«Le imprese escluse dal Dl sono ancora numerose: apprezziamo la costituzione di un fondo speciale, ma bisogna vigilare perché 50 milioni potrebbero essere insufficienti - commenta la presidente di Confesercenti Patrizia De Luise - . Capiamo che è difficile fare disposizioni eque, ma bisogna fare attenzione agli automatismi. Si convochi un tavolo di monitoraggio con i rappresentanti delle imprese per individuare le attività davvero in difficoltà, valutando caso per caso».

giuseppe conte roberto gualtieri mesconte gualtieri

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)