EUTANASIA UNICA VIA - IL VIDEO CHOC DI UNA MALATA DI SCLEROSI CHE IL 4 SETTEMBRE SCORSO IN SVIZZERA HA DETTO ADDIO ALLA VITA: “NON È VITA NON POTER GODERE DI NIENTE. MEGLIO FINIRE PRIMA. ME NE VADO CON L’UNICO RIMPIANTO DI NON POTERLO FARE IN ITALIA” (VIDEO)

1. EUTANASIA. IL VIDEO CHOC DI DAMIANA

DA “www.tgcom24.mediaset.it

 

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lazio/2014/notizia/eutanasia-il-video-shock-di-damiana-malata-di-sclerosi-in-svizzera-a-morire_2067386.shtml

 

2. DORMIRÒ PER SEMPRE

Margherita De Bac per “il Corriere della Sera

 

Damiana Damiana

Indossa una canottiera bianca che lascia scoperte braccia scarne. I capelli bianchissimi. Truccata e pettinata, seduta sul letto, le lenzuola rimboccate, la schiena ben eretta sul cuscino. Sembra si stia preparando a una vacanza. Damiana sta per partire per un viaggio senza ritorno.

 

Il 4 settembre, un mese dopo l’intervista rilasciata all’Associazione Luca Coscioni e diffusa con un video, ha interrotto la sua sopravvivenza di malata con sclerosi multipla bevendo un farmaco mortale in una clinica svizzera. Dove è legale l’eutanasia attiva, quella praticata da Damiana che a 68 anni si è portata alle labbra con le proprie mani un bicchiere con il veleno. «Mi addormenterò e non sentirò nulla», dice serena nel filmato messo on line dai Radicali. 
 

ppp06 mina welby gianluca nerippp06 mina welby gianluca neri

Con l’associazione intitolata alla memoria di Coscioni, premono affinché il Parlamento cominci a discutere una proposta di legge di iniziativa popolare depositata un anno fa e sostenuta da 70 mila cittadini. Ieri Mina Welby, moglie di Piergiorgio, e altri personaggi noti per la loro battaglia a favore della libera scelta dell’individuo di morire hanno avviato una maratona di 20 ore camminando intorno alle sedi del governo e del parlamento, il walk-around. Obiettivo, smuovere i deputati a parlare di etica, tenuta in disparte dalla legislatura di Renzi (altri esempi di ritardi su eterologa e coppie gay). 
 

MARCO CAPPATOMARCO CAPPATO

«C’è la ferma volontà evidentemente di non affrontare questi temi — riflette Maria Antonietta Farina Coscioni, moglie di Luca, morto di Sla a 38 anni, prima firmataria con la Welby della legge sull’eutanasia —. La nostra proposta non è stata calendarizzata neppure per il prossimo trimestre. I capigruppo non possono fingere che non esista». Marco Cappato, promotore della campagna radicale, insiste: «Noi non dobbiamo valutare se la vita sia degna di essere vissuta. Ci battiamo perché venga rispettata la volontà di chi ha manifestato più volte di rinunciarvi». Per due volte, nel 2006 e quest’anno, il presidente Napolitano ha esortato il Parlamento a sanare il vuoto legislativo. Nulla è cambiato. 
 

Nel video Damiana, racconta la fermezza che l’ha accompagnata fino alla decisione estrema e le difficoltà con cui è riuscita a realizzare i suoi progetti: «La malattia dal 2000 mi ha tolto autonomia e l’affetto del marito, mi ha tolto tutto, pezzo per pezzo. Relegata a letto, le mani spastiche, dipendente totalmente dagli altri, io che ho sempre amato l’autonomia, il sole, camminare. Non aspetterò la paralisi. Meglio finire prima. Non è vita non poter godere di niente. Me ne vado con l’unico rimpianto di non poterlo fare in Italia». 
 

 

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