EVVIVA! UNA GUERRA COLONIALE A GIBILTERRA PER DISTRARCI DA QUEST’ESTATE SENZA SPREAD E SENZA SOLDI

Vincenzo Nigro per "la Repubblica"

L'assedio di Gibilterra continuerà. I doganieri spagnoli non rinunceranno a torturare (amministrativamente parlando) i sudditi britannici che osino solo oltrepassare la frontiera. Sembrava il solito fuoco di paglia, la scaramuccia estiva che Londra e Madrid di tanto in tanto mettono in scena gonfiando il petto sulla rocca passata ai britannici nel 1713. Ma questa volta Spagna e Gran Bretagna sembrano essersi infilate in un tunnel di ripicche che potrebbe essere faticoso superare.

Con l'effetto di complicare la vita dei due governi, dei cittadini di Gibilterra e dell'Unione europea. E con un pericolo nascosto per la Spagna: che un terzo incomodo, il Marocco, alzi poi la posta sulle due enclave che la Spagna controlla in terra africana, Ceuta e Melilla, territori di cui il sovrano di Rabat presto potrebbe tornare a chiedere il possesso.

Ieri Madrid ha risposto a un comunicato di prima mattina in cui il premier inglese David Cameron diceva di essere pronto ad azioni legali internazionali per costringere Madrid a interrompere i controlli doganali che soffocano la rocca. «Sono controlli eccessivi, politicamente motivati e illegali », sostiene Downing Street.

Poche ore e il ministro degli Esteri spagnolo replica dicendo che Madrid «non rinuncerà ai suoi controlli perché le nostre misure sono legali e proporzionate: siamo obbligati a farlo perché la Gran Bretagna non aderisce agli accordi di Schengen, e quindi i controlli alle frontiere devono esserci. Siamo pronti a ricorrere all'Onu, alle corti internazionali».

Lo stesso ministero degli Esteri l'altro ieri aveva lanciato anche un segnale terribile agli occhi degli inglesi: Madrid ha deciso di «coordinare la sua politica con quella del governo argentino, perché il caso di Gibilterra e quello delle isole Malvinas hanno molti punti in comune ». È inutile spiegare che la miscela Malvinas-Gibilterra per i britannici è veleno puro.

La settimana scorsa Cameron aveva chiamato Rajoy al telefono per provare a calmare le acque: gli spagnoli avevano iniziato i controlli dopo che da qualche mese il governo di Gibilterra aveva preso a scaricare in mare, nelle sue acque territoriali, alcuni blocchi di cemento per creare una "barriera di ripopolamento" per i pesci. Secondo gli spagnoli quella barriera è un'offesa, una sfida e solo un ostacolo ai pescatori di Algeciras.

E siccome il trattato di Utrecht del 1713 trasferiva a Londra la proprietà della rocca, ma non la sovranità, la Spagna sostiene che gli inglesi non hanno sovranità sulle acque, e che quindi i loro pescatori possono spingersi in avanti fin dove vogliono.

Come se non bastasse, una piccola squadra navale si sta avvicinando alla rocca. Sono una portaerei, una fregata e due navi ausiliarie della Royal Navy che parteciperanno a una esercitazione nel Mediterraneo e, come previsto da mesi, faranno anche tappa a Gibilterra. Il tutto in tempi non sospetti: ma decine di pescherecci spagnoli gettano le reti in mare per non far avvicinare la Royal Navy alla rocca.

 

 

mappa gibilterra RAJOYGibilterra cameron code al confine gibilterra spagnagibilterra

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?