EX VOTI - A 15 GIORNI DALLE ELEZIONI MANCANO ANCORA I NOMI DEFINITIVI DEGLI ELETTI: ANCORA APERTE 26 SEZIONI PER IL SENATO E 27 PER LA CAMERA - MOTIVO? DURANTE LA NOTTE DEL 4 MARZO ALCUNI PRESIDENTI DI SEGGIO, ALLE PRESE CON LE CONTORTE REGOLE DEL “ROSATELLUM”, NON HANNO CHIUSO LE OPERAZIONI DI SCRUTINIO, INVIANDO LE SCHEDE ALLE CORTI D'APPELLO - OGGI APRE IL PARLAMENTO MA SONO PRONTI I RICORSI…

Salvatore Dama per “Libero Quotidiano”

 

PALAZZO MADAMA - SENATO DELLA REPUBBLICA

Oggi Palazzo Madama apre le porte ai neo eletti. È stata allestita una sala dove i senatori riceveranno tutte le informazioni pratiche sull'incarico e sui servizi interni a loro disposizione. Infine dovranno mettersi in posa per la foto identificativa. Da domani un analogo servizio di accoglienza sarà attivo a Montecitorio. Il problema? È che entrambi gli appuntamenti potrebbero andare deserti. Sembra un paradosso.

 

Ma, a causa dei complessi meccanismi di attribuzione dei seggi previsti dal Rosatellum, manca ancora la proclamazione ufficiale del nuovo Parlamento. I deputati e i senatori possono dirsi sicuri dell'elezione soltanto quando ricevono a casa la raccomandata dalla Prefettura che comunica la lieta novella. Ebbene, nessuno ha avuto comunicazioni ufficiali. Nel dubbio, alcuni oggi si presenteranno all'appuntamento. Altri, prudentemente, se ne staranno a casa aspettando che suoni il postino.

CAMERA DEI DEPUTATI SEMI VUOTA

 

Dal sito del Viminale risultano ancora aperte 26 sezioni per il Senato e 27 per la Camera. Come è possibile a quindici giorni dal voto? Perché durante la notte del 4 marzo molti presidenti di seggio, alle prese con le contorte regole di conteggio del sistema elettorale, hanno alzato bandiera bianca e non hanno portato a termine le operazioni di scrutinio, inviando le schede direttamente alle Corti d' Appello.

 

Questo ha aggravato il lavoro degli uffici giurisdizionali, cui è toccato fare anche da scrutatori. Risultato: a ieri, secondo il ministero dell' Interno, risultano assegnati 607 seggi alla Camera, più 12 nella circoscrizione esteri. Fanno 619. Per arrivare al plenum di 630 ne mancano undici. Al Senato ne sono stati assegnati 308, più 6 all' estero. Ne manca uno.

 

ROSATO

Stando invece alla Cassazione i numeri sono definitivi. Sul sito della suprema corte sono stati pubblicati i verbali relativi ai conteggi ufficiali sul riparto dei seggi alla Camera e al Senato. Ora questi dati vanno alle Corti d' appello che devono procedere con la proclamazione degli eletti. L' ufficio elettorale circoscrizionale e gli uffici elettorali regionali comunicano i nominativi al prefetto, che a sua volta informa i "fortunati". In questa trafila, evidentemente, qualche passaggio si è inceppato.

 

LA PROCLAMAZIONE

«A me non è arrivata nessuna convocazione ufficiale», spiega la senatrice grillina Elena Fattori, «mi sono confrontata con altri senatori eletti e neanche loro hanno ricevuto il telegramma». Nel dubbio, il collega pentastellato Vito Crimi invita i suoi a recarsi direttamente alla Corte d' Appello per prendere la documentazione della proclamazione.

Un caso a parte è la Sicilia.

 

CASSAZIONE

L'ufficio regionale ha inviato alla Cassazione l' elenco dei senatori eletti ed è monco di uno. Sono 24 anziché 25. L' enorme successo del Movimento 5 Stelle ha fatto sì che i grillini finissero i candidati da eleggere. Ai pentastellati toccavano 17 seggi. Glien' è mancato uno a causa della candidatura plurima di Nunzia Catalfo. Assegnare quel seggio a un candidato non siciliano non si può, perché il Senato si elegge su base regionale. Allora Forza Italia, la lista che si è piazzata seconda, ha provato a rivendicare quel seggio per uno dei suoi. Le toghe siciliane non hanno sentenziato, spedendo il caso a Roma. Deciderà la Giunta per le Elezioni di Palazzo Madama.

 

micaela biancofiore scrive messaggini

Poi ci sono i riconteggi. Alcuni hanno un sapore beffardo. Quello calabrese, per esempio, che ha tolto il seggio all' azzurra Maria Tripodi per darlo a Fausto Orsomarso di Fratelli d' Italia. Il caso però è tutt' altro che chiuso. «Ci sono alcune stranezze in un dato che toglierebbe a Fi 3mila 500 voti», denunciano i vertici azzurri calabresi chiedendo una verifica più approfondita del conteggio: «Temiamo che ciò sia il frutto di erronee trascrizioni dei verbali, essendo noi in possesso dei dati delle sezioni e delle Pec dei Comuni. Da un primo esame a campione, mancano centinaia e centinaia di voti raccolti da Fi ed erroneamente attribuiti ad altro partito in Comuni come Africo, Taurianova, Caulonia, Cosenza e anche in diverse sezioni di Vibo e Catanzaro».

 

DA NORD A SUD

In Campania accadono fenomeni paranormali intorno a un seggio conteso tra Fi e Leu. Lo rivendica l' azzurro Giosy Romano. Ma gli uomini di Grasso denunciano stranezze nei riconteggi: «In un ricalcolo di qualche giorno fa Liberi e Uguali avrebbe guadagnato un seggio in più. A un certo punto quel seggio scompare di nuovo», dichiara Nicola Fratoianni.

Michaela Biancofiore entra a Montecitorio tramite il listino del Trentino Alto Adige e non quello di Piacenza.

vincenzo e piero de luca

 

Contemporaneamente la Lega Nord, per effetto dei riconteggi, dice addio alla (quasi) deputata Stefania Segnana. A Modena è stato richiesto l' intervento degli osservatori dell' Osce. Il candidato del Pd Edoardo Patriarca ha superato l' avversario leghista Stefano Corti di 46 voti. E ci sono circa 4mila schede nulle. «Too close to call» anche alle Vallette (Torino) e a Caserta.

 

Nel primo caso la meloniana Augusta Montaruli ha vinto di 159 voti e il suo avversario ha chiesto di verificare le schede annullate. In Campania balla addirittura il figlio del presidente Vincenzo De Luca. Piero, sconfitto nella sua Salerno, è stato ripescato a Caserta. Ma con appena 200 voti di scarto. Sicchè il centrodestra ha chiesto di rifare i conti. Finiti i riconteggi, poi, inizierà la partita dei ricorsi. Al momento ne sarebbero già pronti una trentina. La partita sarà ancora lunga...

 

 

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...