emma bonino

"EMMA BONINO HA LASCIATO +EUROPA MA ORMAI NON ESISTE PIÙ E NON RAPPRESENTA PIÙ NIENTE" - FILIPPO FACCI AZZANNA LA LEADER RADICALE: "DI QUESTO NON HA PERCEZIONE, E SONO COSE CHE SUCCEDONO A CERTI ANZIANI PIENI DI SÉ, FA UN PO' PENA. E' INCONSAPEVOLE DI ESSERE UNA RELIQUIA DI SE STESSA E DELLA SUA ARROGANZA. CHE FATICHI A SCENDERE DAL PIEDISTALLO È ANCHE COMPRENSIBILE - PANNELLA NON SCESE MAI A COMPROMESSI, LEI SÌ. DI LEI DISSE: "IL SUO PROBLEMA È QUELLO DI FAR PARTE DEL JET SET INTERNAZIONALE""

Filippo Facci per "Libero quotidiano"

 

FILIPPO FACCI CON SIGARETTA

Fu Marco Pannella, suo mentore, a dirle la cosa più cattiva, a demolire il suo protagonismo autocelebrativo. Emma Bonino, infatti, aveva appena annunciato che lei «aveva un tumore» ma che avrebbe eroicamente continuato le sue battaglie eccetera; e allora Marco, al Corriere Della Sera, disse così: «Io di tumori ne ho due», e il resto della frase (frase pannelliana, riportarla tutta brucerebbe l'articolo) stava a dire: ho due tumori e non rompo i coglioni, perché ci vuole coraggio. Poi d'accordo, i due erano in dissidio politico.

 

Ma poi Pannella per quei tumori ci è morto, e resta politicamente immortale, la Bonino è viva ma politicamente è morta. Non esiste più. Non rappresenta più niente, le nuove e semi-nuove generazioni non sanno chi sia. Lei di questo non ha percezione, e sono cose che succedono a certi anziani pieni di sé, fa un po' pena, e speriamo che lei non legga questo articolo.

EMMA BONINO

 

Lo scriviamo a margine della presunta notizia che Emma Bonino e Benedetto Della Vedova hanno lasciato +Europa, che non è un canale televisivo ma uno dei partitelli riformatisi dopo il Big Bang dello storico Partito Radicale. La Bonino ha ventilato l'ipotesi di dimettersi da senatrice (ventilato e basta) mentre Benedetto Della Vedova, per cui lo scrivente ha la massima stima, e che di +Europa era il segretario, ha abbandonato la poltrona anche perché è diventato sottosegretario agli Esteri del governo Draghi. Nota: al prossimo congressino del partito, la Bonino e Della Vedova sarebbero stati fatti fuori lo stesso.

 

LE LOTTE

EMMA BONINO - VOTO DI FIDUCIA A MARIO DRAGHI

Ora, nel proseguire una cosiddetta narrazione su Emma Bonino, si tratta di far convivere il rispetto per le sue battaglie civili (condivise perlomeno da una parte di italiani e di lettori) con la trasformazione di Emma Bonino anzitutto in una donna di potere (tendenza voltagabbana) inconsapevole di essere perlopiù una reliquia di se stessa e della sua arroganza.

 

Che fatichi a scendere dal proprio piedistallo è anche comprensibile. È stata una figura storica del femminismo italiano (quello vero) e più volte parlamentare, europarlamentare, Commissario europeo dal 1995 al 1999 (molto apprezzata) e ideatrice della Corte penale internazionale, delegata per l'Italia all'Onu, ministra del commercio internazionale, nel 2011 fu l'unica italiana inclusa da Newsweek tra le «150 donne che muovono il mondo», dopo Pannella è stata l'unica a veder ribattezzare una lista col suo nome («Lista Bonino») e a prendere anche dei voti.

benedetto della vedova (2)

 

Da principio fondò associazioni abortiste e praticò personalmente aborti quando ancora erano illegali, cosa per cui molti cattolici la odiano ancora. Marco Pannella la trasformò in parlamentare a soli 28 anni. Partecipò alla disgraziata campagna contro il capo dello Stato Giovanni Leone, chiedendogli scusa quando lui compì 90 anni.

 

emma bonino

Compartecipò a tremila iniziative per combattere la fame nel mondo, si fece arrestare dai comunisti polacchi per il suo sostegno a Solidarnosc, fece approvare mozioni contro le mine anti-uomo che mutilavano i civili, contribuì a istituire il Tribunale internazionale per i crimini nell'ex Jugoslavia, incontrò il Papa, il Dalai Lama, fu segretaria del Partito Radicale quando ancora esisteva, riuscì a farsi appoggiare dal governo Berlusconi per diventare commissario europeo, sconfinò in cento Paesi messi sotto embargo o colpiti da feroci dittature, contribuì a ridimensionare i disastri compiuti dal commissario europeo antidroga Pino Arlacchi, fece propaganda contro le mutilazioni genitali femminili (infibulazioni) e poi tornò alla politica romana, si candidò qua e là: la Bonino ne ha fatta una più del diavolo e di Marco Pannella, stratega di ogni cosa ma sempre un passo indietro.

 

emma bonino mario monti foto di bacco (1)

Pannella non diventò mai un uomo di potere, lei sì. Pannella non scese mai a compromessi, lei sì. Anche così ottenne incarichi e divenne «Emma for President». Lei probabilmente non rinnegherebbe nulla, ma non le piacerebbe che ri-mostrassero le foto in cui praticava aborti con una pompa per bicicletta e aspirava il feto in un barattolo di marmellata.

 

Non le piacerebbe dover rispiegare come potè fare il ministro nel centrosinistra dopo esser stata eletta nel centrodestra. Come potè, cioè, essere eletta coi berlusconiani e prenderne i voti, lasciare il seggio per fare il commissario europeo sino a rientrare a Roma sulla sponda del centrosinistra, e passare a sostenere Romano Prodi che le offrì un ministero. E, anni dopo ancora, diventare una delle più convinte sostenitrici di Mario Monti e dell'ingresso della Turchia in Europa.

 

L'AUTO BLU

GEORGE SOROS EMMA BONINO

Marco Pannella, negli ultimi tempi (suoi), di lei disse il peggio: «Ho parlato coi medici del suo tumore, e posso dire che non ha motivo per essere allarmata Il suo problema è quello di far parte del jet set internazionale Io vado in giro a piedi o in taxi, non ho auto nera o blu». Sempre negli ultimi tempi (suoi), Pannella disse che «Io e lei non ci consultiamo, non ci sentiamo mai, con me non parla Sono intervenuto io per farla inserire nel governo Letta, in tutte le sue nomine c'entravo sempre io. Lei invece lavora molto, ma mai con noi».

emma bonino aborto legge 194

 

Poi c'è un episodio che per qualche radicale è uno spartiacque: vedere Emma Bonino festeggiare l'anniversario del Concordato a Palazzo Borromeo, questo dopo che aveva combattuto il Concordato per tutta la vita, da anticlericale militante. Sino a poco tempo prima, ogni 20 settembre, Emma festeggiava la Breccia di Porta Pia coi compagni anticlericali. Poi eccola presenziare all'anniversario della firma dei Patti Lateranensi all'ambasciata italiana presso la Santa Sede: c'erano le più alte cariche ecclesiastiche e naturalmente il segretario di Stato Vaticano.

 

Era ministro, certo, ma poteva mandare un sostituto. Ancora oggi, se andate sul sito dei Radicali, trovate tutto l'architrave della campagna storica contro i Patti Lateranensi e il Vaticano. I Radicali peraltro sono stati quelli che hanno portato al Parlamento Europeo il problema dell'Imu che il Vaticano non pagava.

EMMA BONINO PAOLO GENTILONI

 

Chi è Emma Bonino? È una signora che nel 1979 manifestò davanti all'ambasciata dell'Iran contro l'imposizione del chador alle donne iraniane: e che il 21 dicembre 2012 però era in Iran e indossava il velo per incontrare le autorità iraniane. È una signora che incontrò il Dalai Lama ma che restò zitta quando il governo Prodi, di cui faceva parte, nel 2006 rifiutò di incontrare il Dalai Lama per non contrariare gli amici cinesi. Chi è la Bonino? La risposta peggiore è quella attuale, del 2021, perché non fa che riformulare la domanda: Emma Bonino? Chi è?

pannella bonino PANNELLA ULTIMO SALUTO PIAZZA NAVONA BONINOpannella bonino PANNELLA ULTIMO SALUTO PIAZZA NAVONA BONINOpannella bonino BONINO PANNELLApannella bonino

Ultimi Dagoreport

trump musk bitcoin

DAGOREPORT - A.A.A. ATTENZIONE ALLA MONETA: RITORNA MINACCIOSA SULLA SCENA GEOPOLITICA DEL MONDO - SUCCEDE CHE QUELLO SVALVOLATO ALLA KETAMINA DI ELON MUSK, DA QUANDO HA FINANZIATO LA CORSA PRESIDENZIALE DI DONALD TRUMP, SI È MESSO IN TESTA DI TRASFORMARE LA CASA BIANCA IN CASA MUSK. E COME “PRESIDENTE VIRTUALE” DEGLI STATI UNITI, L'UOMO PIU' RICCO DEL MONDO HA IN MENTE DI SOSTITUIRE LA MONETA REALE CON UNA VIRTUALE, CON UNA LEGGE CHE PREVEDA GLI ACQUISTI DI BITCOIN PER LE RISERVE VALUTARIE DEGLI STATI UNITI - MA FATTI DUE CONTI, ALL’AMERICA FIRST DI TRUMP CONVIENE DI TENERSI STRETTO IL SACRO DOLLARO CHE, AD OGGI, RAPPRESENTA LA MONETA DI SCAMBIO DEL 60% DEL MERCATO INTERNAZIONALE -NEL 2025 TRUMP DOVRÀ VEDERSELA NON SOLO COL MUSK-ALZONE CRIPTO-DIPENDENTE: IN CAMPO È SCESO PREPOTENTE IL PIU' ANTICO NEMICO DEL “VERDONE” AMERICANO: L’ORO…

maria rosaria boccia gennaro sangiuliano giorgia meloni

IL BOTTO DI FINE ANNO: IL 1 AGOSTO 2024 (DUE SETTIMANE DOPO IL TAGLIO SUL CAPOCCIONE) GENNARO SANGIULIANO FIRMO' IL DECRETO DI NOMINA DI MARIA ROSARIA BOCCIA A SUA CONSULENTE – IL DOCUMENTO SBUGIARDA “GENNY DELON” (CHE AL TG1 MINIMIZZO' IN MODO VAGO “MI ERA VENUTA L’IDEA DI NOMINARLA”) E SOPRATTUTTO GIORGIA MELONI, CHE MISE LA MANO SUL FUOCO SULLA BUONA FEDE DEL MINISTRO (“HA DECISO DI NON DARE L’INCARICO DI COLLABORAZIONE. MI GARANTISCE CHE QUESTA PERSONA NON HA AVUTO ACCESSO A NESSUN DOCUMENTO RISERVATO”) – L’ITER SI BLOCCO', DANDO IL VIA ALL’INCHIESTA DI DAGOSPIA CHE PORTÒ ALLE DIMISSIONI DEL MINISTRO. MA QUESTO DOCUMENTO APRE NUOVE DOMANDE: 1) PERCHÉ, DOPO UN PRIMO STEP, LA NOMINA NON È STATA FINALIZZATA? 2) COSA È AVVENUTO TRA IL GIORNO DELLA NOMINA, E IL 26 AGOSTO, GIORNO DEL DAGO-SCOOP? 3) QUALCUNO È INTERVENUTO A BLOCCARE LA NOMINA A CONSULENTE DELLA BOCCIA? 4) CHI SI È MOBILITATO PER SILURARE L'IMPRENDITRICE? 5) DAVVERO TUTTO È AVVENUTO A COSTO ZERO PER LO STATO? 

pierferdinando casini e matteo renzi nel 2009

DAGOREPORT – RENZI CI AVEVA VISTO GIUSTO: VOLEVA COME LEADER DEL CENTRO PIERFERDINANDO CASINI - PECCATO CHE L’EX PRESIDENTE DELLA CAMERA ABBIA DETTO DI NO NELLA SPERANZA DI ARRIVARE, UN DOMANI, AL QUIRINALE. MA IL SUCCESSORE DI MATTARELLA VERRÀ ELETTO SOLTANTO NEL 2029 E FINO AD ALLORA, CAMPA CAVALLO, PUÒ SUCCEDERE DI TUTTO E DI BRUTTO -  “PIERFURBY” POSSIEDE I CROMOSONI PERFETTI PER FEDERARE LE DIVERSE ANIME ORFANE DI UN PARTITO LIBERALE CONSERVATORE A FIANCO DEL PD: DEMOCRISTIANO, BUONI RAPPORTI CON IL VATICANO, POI NELLE FILE DEL BERLUSCONISMO FINO ALL'ARRIVO COME INDIPENDENTE, GRAZIE A RENZI, NELL'AREA PD, IL BELL'ASPETTO, L'ELOQUIO PIACIONE E I 40 ANNI IN PARLAMENTO... (SE L’AMORE PER IL DENARO NON L'AVESSE RINCOJONITO, CHISSÀ DOVE SAREBBE OGGI RENZI)

antonio tajani cecilia sala giorgia meloni ali khamenei

DAGOREPORT - CON UN MINISTRO DEGLI ESTERI (E UN GOVERNO) ALL'ALTEZZA, CECILIA SALA NON SAREBBE FINITA IN UNA GALERA DI TEHERAN - LA NOTIZIA DELL'ARRESTO A MILANO DELLA ''SPIA'' IRANIANA ABEDINI, SU "ORDINE" USA, E' DEL 17 DICEMBRE. DUE GIORNI DOPO LA SALA VIENE IMPRIGIONATA - BENE, CONOSCENDO LA "DIPLOMAZIA DEGLI OSTAGGI" PRATICATA DALL'IRAN (ARRESTI UNO DEI MIEI, IO SEQUESTRO UNO DEI TUOI), PERCHE' LA FARNESINA E PALAZZO CHIGI, SOTTOVALUTANDO I "SEGNALI" DELL'INTELLIGENCE-AISE, NON SI SONO SUBITO ATTIVATI PER METTERE IN SICUREZZA GLI ITALIANI IN IRAN? - SCAZZO CROSETTO-TAJANI - NON SAREBBE LA PRIMA VOLTA CHE IL GOVERNO MELONI SI TROVA A GESTIRE NEL PEGGIORE DEI MODI UN DETENUTO NEL MIRINO DI WASHINGTON (NEL 2023 IL RUSSO ARTEM USS). IL VICEMINISTRO AGLI ESTERI, EDMONDO CIRIELLI (FDI), GIÀ ANNUNCIA CHE LA “SPIA” IRANIANA ''POTREBBE NON ESSERE ESTRADATA, HA COMMESSO UN REATO SOGGETTIVO, NORDIO STA STUDIANDO LE CARTE” (A NORDIO E MELONI CONVIENE FARE IN FRETTA, PRIMA CHE TRUMP SBARCHI ALLA CASA BIANCA) - VIDEO

carlo freccero dago ferragni fagnani de martino meloni giambruno

TE LO DO IO IL 2024! - CARLO FRECCERO: “NELL’EPOCA DELLA NOTIZIA TAROCCATA, IL GOSSIP RAPPRESENTA IL PRESENTE DELL’INFORMAZIONE. E DAGOSPIA VINCE (IL 2024 È L’ANNO DEL SUO MAGGIORE SUCCESSO)’’ – ‘’ IDEOLOGIE NELLA POLVERE, IDEE NEL CASSETTO, IDEALI NEI CASSONETTI. ANCHE LA POLITICA È CONIUGATA A PARTIRE DAL GOSSIP. I DUE FAMOSI FUORIONDA DI GIAMBRUNO IN CALORE SONO DIVENTATI UN EVENTO POLITICO - DI FRONTE AL NUOVO DISORDINE MONDIALE, LA TELEVISIONE HA CHIUSO FUORI DALLA PORTA LA CRUDA REALTÀ E L’HA SOSTITUITA CON IL MONDO REALITY, IN CUI NULLA È SERIO, TUTTO È ARTIFICIO - OGGI IL VERO MISTERO DEL MONDO DIVENTA IL VISIBILE, NON L’INVISIBILE. E, COME BEN SAPPIAMO, TUTTO CIÒ CHE NON VIVE IN TELEVISIONE NON HA UNA DIMENSIONE REALE”

matteo salvini daniela santanche giorgia meloni renzi giovanbattista giovambattista fazzolari

DAGOREPORT – MATTEO FA IL MATTO E GIORGIA INCATENA LA SANTANCHÈ ALLA POLTRONA: SALVINI, ASSOLTO AL PROCESSO OPEN ARMS, TURBA QUOTIDIANAMENTE I SONNI DELLA MELONI CON IL “SOGNO DI TORNARE AL VIMINALE” – PER LA DUCETTA, PERÒ, IL RIMPASTO È INDIGERIBILE: TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI, SPECIE IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO PER DANIELA SANTANCHÈ – E COSÌ, ECCO IL PIANO STUDIATO INSIEME A “SPUGNA” FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? (C’È UNA GROSSA DIFFERENZA NEL CASO VISIBILIA: NON ERA MAI ACCADUTO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO IN MERITO A VERSAMENTI ALL’INPS…)