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IL SOCIAL-CAZZONE PERDE SMALTO - SU FACEBOOK RENZI HA 814 MILA FOLLOWER MENTRE SALVINI È A 1,3 MILIONI E DI BATTISTA A 972 MILA - RIDOTTO IL RITMO DEI TWEET, SCESI DA 5MILA A 2MILA – IN CALO ANCHE I SEGUACI DEL SUO #MATTEORISPONDE

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Raffaella Menichini per “la Repubblica”

 

Sulla “Renzi tv” ieri sera è andato in onda il #matteorisponde. «Non chiamatelo programma, che poi Filippo Sensi si arrabbia», scherza il premier dallo schermo un po’ sfuocato di uno dei video mandati in diretta una volta alla settimana sulla sua pagina Facebook. Renzi, primo premier “social”, continua a sperimentare gli strumenti dell’interazione diretta con i cittadini.

 

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E lo fa con un occhio ai numeri di follower e interazioni. Dallo sbarco in forze su Twitter (tra i primi, nel gennaio 2009) con un attivismo a partire dalle 7 del mattino che fu anche criticato, la strategia del premier si è modificata: ora si è assestato su poco più di 5000 tweet, duemila in meno ad esempio del suo profilo-parodia “RenziMatteo”. Più sobrietà e più Facebook, soprattutto, dove però il premier con i suoi 814mila fan sconta un ritardo su altri colleghi, da Salvini (oltre 1,3 milioni) a Di Battista (972mila). Si tenta anche la via di Instagram, dove per ora c’è il deserto di politici e Renzi è in testa con 43.400 follower, tallonato da Giorgia Meloni a 43.300.

 

renzi twitter renzi twitter

Ed ecco arrivare l’esperimento dei “Facebook live” incrociati con l’ormai collaudata esperienza delle sessioni in diretta Twitter con l’hashtag #matteorisponde. «Renzi sta rimontando un errore fondamentale, commesso all’inizio della sua strategia social: l’aver puntato solo su Twitter tralasciando Facebook» commenta Vincenzo Cosenza, analista social di Blogmeter.

 

Tenendo conto che 27 milioni di italiani sono su questo social l’errore può apparire fatale. Se è vero che Twitter si addice allo stile “veloce” del renzismo, anche nella diretta Facebook il premier sfoggia stile informale e battute. Come quel «vedo già giornalisti che cercano di intrufolarsi» lanciato in una delle ultime dirette, che hanno come regola “banditi i giornalisti” per incentivare il dialogo diretto con i cittadini.

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«Non si tratta solo di disintermediazione – dice Francesco Nicodemo, dello staff comunicazione di Palazzo Chigi –. Il racconto di Renzi su Facebook è quello di un premier quarantenne che cerca l’empatia con le persone, non insegue i clic come fanno altri politici con un approccio aggressivo, ma costruisce un racconto che i cittadini a loro volta condividono».

 

Il premier crea di fatto per sé un palinsesto alternativo al ciclo delle news televisive e dei talk show serali, privilegiando il momento di massimo traffico su Facebook: «Anche se i numeri non sono comparabili con quelli del pubblico tv che può essere però anche ostile - osserva Cosenza - qui abbiamo un tentativo di mirare al “proprio” pubblico, che forse si era un po’ scollato ».

 

Selfie matteo renzi twitter poi cancellatoSelfie matteo renzi twitter poi cancellato

I numeri di #matteorisponde in effetti stavano calando: dal boom del primo (5 aprile) con oltre mezzo milione di visualizzazioni, alle ultime che viaggiano a quota 300 mila. Anche per questo a Palazzo Chigi si è deciso di cambiare orario, affrontando la fascia di prima serata che su Facebook registra il picco di utenti. «Ma forse sul calo incide anche la cadenza troppo ravvicinata, che distrugge un po’ l’effetto aspettativa – commenta Sara Bentivegna, docente di comunicazione politica alla Sapienza – Quanto all’efficacia dell’interazione, sarebbe utile capire quali siano i criteri di scelta delle domande: quella trasparenza di cui tanto si parla è più rappresentazione della trasparenza che non sostanza».

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