BIANCO, ROSSO E VERDINI - L’EX BRACCIO DESTRO DEL BANANA DI FATTO È FUORI DAL PARTITO: “FARSA ITALIA” ORMAI È IN MANO AL TRIUMVIRATO ROSSI, TAJANI E FIORI - SONO LORO AD AVER DECISO LE CANDIDATURE PER LE REGIONALI

Carmelo Lopapa per “la Repubblica”

 

BERLUSCONI VERDINI ALFANO INAUGURAZIONE SEDE FORZA ITALIA FOTO LAPRESS BERLUSCONI VERDINI ALFANO INAUGURAZIONE SEDE FORZA ITALIA FOTO LAPRESS

Il triumvirato ha deciso della “vita” e della “morte” di aspiranti candidati e consiglieri uscenti a caccia di conferma, blindato fino a ieri sera in una stanza al primo piano di San Lorenzo in Lucina. Ultimi ritocchi alle liste di Puglia e Toscana, le regioni dei dissidenti in odor di scisma Fitto e Verdini. Ora il più è fatto. Ma con questa operazione Mariarosaria Rossi, Antonio Tajani e Marcello Fiori si insediano alla guida del partito, in mano loro le chiavi che più pesano: quelle della selezione dei candidati.

maria rosaria rossi e la testa di verdinimaria rosaria rossi e la testa di verdini

 

Coordinatori di fatto della futura Forza Italia, mentre un leader sempre più distratto e immerso nei dossier Milan e Mediaset (di ieri l’interesse rilanciato dai francesi di Vivendi), si terrà lontano da Roma anche in questa settimana pur delicata, tra Italicum e chiusura liste per le regionali del 31 maggio.

 

MARIA ROSARIA ROSSI CUOCAMARIA ROSARIA ROSSI CUOCA

Non che l’amministratrice e tesoriera Rossi, il vicepresidente del Parlamento europeo Tajani (che per di più sogna di diventare presidente tra un anno) e il neoresponsabile enti locali Fiori riceveranno quell’incarico formale. Di coordinatori non ci sarà più bisogno, va ripetendo in questi giorni Berlusconi ai tanti che gli chiedono cosa sarà questo Partito repubblicano all’americana tanto sbandierato.

Antonio Tajani Antonio Tajani

 

«Partito leggero, niente organigrammi, funzionerà come un comitato elettorale in prossimità delle elezioni», è la sua risposta. Sta di fatto che lo scettro che per parecchi anni è stato del plenipotenziario sulle candidature, Denis Verdini, adesso è passato di mano, il senatore toscano è stato tenuto fuori dalla decision room di San Lorenzo in Lucina (dove pure mantiene un ufficio). A lui è stata garantita, nella messa a punto di ieri, la ricandidatura dei suoi consiglieri uscenti in Toscana, anche per evitare lo strappo definitivo, affiancati però da un certo numero di candidati vicini a Deborah Bergamini.

marcello fiorimarcello fiori

 

Ma il potere reale sta ormai altrove. Anche perché i triumviri appena insediati sono destinati a dettare legge ormai anche alle future politiche, integrati però da Giovanni Toti, consigliere politico del capo per adesso impegnato nella campagna in Liguria, e dalla stessa Bergamini, responsabile comunicazione. Chi cerca i nuovi potenti, i pochi che contano davvero in quel che resta di Forza Italia, è alla porta di questi cinque che deve bussare.

 

giovanni toti e siria magrigiovanni toti e siria magri

Di candidati, i tre in questi giorni ne hanno respinti almeno dieci, perché - raccontano - il debito nei confronti del partito era incolmabile. Altre decine di candidati sono stati graziati da una maxi sanatoria dell’ultimora con pagamento di “una tantum” alle casse di Forza Italia o con l’impegno a organizzare incontri e appuntamenti elettorali in questo mese di campagna. Perché l’essere in regola coi contributi al partito è una delle tre condizioni fondamentali dettate dalla Rossi nella circolare di un mese fa.

 

Parità di genere e tra uscenti e volti nuovi sono le altre “svolte” introdotte nelle liste di Forza Italia che non avranno più il nome Berlusconi a trainarle. «Mi ritengo soddisfatta del lavoro fatto» si limita a dire Mariarosaria Rossi, che è andata avanti col lavoro nonostante le diffide e le denunce (dal campano D’Anna) di chi la ritiene priva di legittimazione.

DOMENICO DE SIANODOMENICO DE SIANO

 

Avvocati difensori incaricati da Fi sono pronti a entrare in azione in queste ore per respingere eventuali istanze last minute davanti ai giudici. Va detto che la terna dei plenipotenziari è stata via via affiancata da pochi, fidati e interessati fedelissimi. Quando si è discusso delle liste in Campania, per esempio, oltre al coordinatore Domenico De Siano sembra che un occhio lo abbia buttato anche Francesca Pascale, compagna del leader. E poi Toti sulla Liguria, Brunetta sul Veneto, Bergamini sulla Toscana.

 

Fitto intanto è già “Oltre”, il nome del suo listone civico che in Puglia sosterrà Francesco Schittulli contro la forzista Poli Bortone. Se seguirà immediata scissione con nascita dei gruppi parlamentari autonomi dipenderà dalla reazione di Berlusconi.

 

pascale, rossi e dudu 672 458 resizepascale, rossi e dudu 672 458 resizedebora bergaminidebora bergamini

 

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!

roberto tomasi – andrea valeri blackstone – gianluca ricci macquarie – scannapieco – salvini autostrade

DAGOREPORT - DUE VISIONI CONTRAPPOSTE SUL FUTURO DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA (ASPI) SI SONO CONFRONTATE AL CDA DI QUESTA MATTINA. DA UNA PARTE CDP (51%), DALL’ALTRA I FONDI BLACKSTONE (24,5%) E MACQUARIE (24,5%). IN BALLO, UN PIANO CHE HA COME PRIORITÀ LA MESSA IN SICUREZZA DELLA RETE AUTOSTRADALE. ALLA RICHIESTA DEI DUE FONDI DI VARARE UN SOSTANZIOSO AUMENTO DELLE TARIFFE, CHE PORTEREBBERO A UNA IMPENNATA DEI PREZZI SU OGNI GENERE DI MERCI E UN TRACOLLO DI CONSENSO PER IL GOVERNO MELONI, OGGI IN CDA CDP HA RISPOSTO CON UN CALCIONE DECIDENDO CHE NON SARANNO PIÙ DISTRIBUITI DIVIDENDI PARI AL 100% DELL’UTILE: PER L'ESERCIO 2024 SI LIMITERANNO AL 60% - CHE FINE FARA' IL CEO ROBERTO TOMASI?