SI SALVINI CHI PUO' - “FARSA ITALIA” SCEGLIE ALFANO E IL CARROCCIO ROMPE - PER FAR CADERE IL VETO LEGHISTA SULL’NCD, BERLUSCONI VA IN PRESSING SU SALVINI: “ALTRIMENTI PERDIAMO TUTTI”

Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”

 

L’esplosione del centrodestra si consuma nella storica roccaforte veneta. Al termine di una lunga giornata di colloqui, Forza Italia e Nuovo centrodestra siglano l’alleanza in Campania e in Veneto, promettendo candidati autonomi rispetto alla Lega. Uno strappo storico, se confermato. Silvio Berlusconi, a dire il vero, preferirebbe presentarsi alle Regionali a braccetto con il Carroccio e lotta per far cadere il veto leghista sull’Ncd: «Anche perché altrimenti perdiamo tutti».

angelino alfanoangelino alfano

 

La risposta di Matteo Salvini, però, è gelida e conferma il divorzio: «Presentano i loro governatori? Perfetto - spiega al telefono quando già è sera - Berlusconi è libero di fare una scelta nella massima serenità: o si allea con Alfano, o con la Lega».

 

È una somma di debolezze a dettare il patto tra i centristi e gli azzurri. Difficilmente FI può rinunciare al sostegno dell’area popolare in Campania, decisiva per tentare di rieleggere l’uscente Stefano Caldoro. E d’altra parte è complicato per il Ncd presentarsi isolato alle prossime Regionali. «Non c’è dubbio, noi sosteniamo Caldoro ma vogliamo correre con FI in Veneto», conferma Gaetano Quagliariello.

 

Il comunicato stilato al termine del summit, limato anche nelle virgole da Deborah Bergamini, mette nero su bianco le condizioni dell’asse. «Nel corso dell'incontro - si legge - è stata apprezzata la possibilità di un accordo politico per le Regionali». Ed esiste già un metodo per la scelta del candidato governatore: «In Campania sarà ovviamente il presidente uscente. In Veneto dovrà essere individuato all'interno di una rosa». Alcuni nomi sono già stati vagliati dalle due delegazioni. In primis quello di Renato Brunetta, ma anche Elisabetta Gardini e Antonio De Poli.

 

BERLUSCONI  SALVINIBERLUSCONI SALVINI

Berlusconi sarebbe in realtà ben lieto di sostenere la corsa del leghista Luca Zaia, a patto di superare l’ostracismo padano su Alfano. Per questo incontrerà nuovamente Salvini, tentando l’ultimo pressing, ma solo dopo un vertice tra FI e Lega in agenda nelle prossime ore. «Ci vedremo anche con i leghisti e Fratelli d’Italia - conferma Altero Matteoli - E non ci sarebbe nulla di strano a correre tutti assieme, visto che il Nuovo centrodestra al Nord già governa con la Lega». E però Salvini non arretra, mettendo alle strette il leader di Arcore: «Noi o Alfano, basta scegliere».

 

Brunetta Salvini foto Lapresse Brunetta Salvini foto Lapresse

Senza un improvviso ripensamento leghista, la strada dell’ex Cavaliere diventerà allora obbligata e l’asse con il Nuovo centrodestra comprenderà anche il resto d’Italia. «Si parte dall’accordo in Veneto e Campania - rileva De Poli - per poi provare ad allargare l’alleanza anche alle altre Regioni. In prospettiva, poi, si riapre il percorso per la costruzione di qualcosa di nuovo nell’area moderata». Prima di rianimare un centrodestra al collasso, Berlusconi dovrà risolvere una volta per tutte la faida interna. Sospinto dal cerchio magico, l’ex premier ha lanciato ieri una nuova sfida al capo dei frondisti Raffaele Fitto, sostituendo in Puglia il coordinatore regionale Francesco Amoruso con Luigi Vitali.

 

Uno schiaffo al big salentino, ma anche l’antipasto di un’esclusione dei fittiani dalle liste delle prossime Regionali. L’affronto non resterà senza risposta, visto che il leader dei dissidenti prepara un nuovo affondo (forse già oggi) e intanto rassicura al telefono i suoi parlamentari. «Più Berlusconi alza il tiro, più aumenta lo scontro. Prova a spaventarci, ma non ha capito che ci fa un regalo perché mostra di avere paura». L’ultima parola sarà pronunciata sabato prossimo a Roma, durante l’assemblea dei “ricostruttori”. Si attendono scintille.

ALFANO - FITTO - VERDINIALFANO - FITTO - VERDINI

 

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…