1. FINALMENTE IN FORZA ITALIA E’ ARRIVATO UN UOMO PALLUTO, FRANCESCA PASCALE! 2. VISTO CHE L’OTTUAGENARIO BERLUSCONI NON RIESCE A LIQUIDARE NEMMENO I SUOI CAMERIERI, CI PENSA L’EX TELECAFONA A TAGLIARE LA TESTA AI ‘’TRADITORI DEL PRESIDENTE” 3. ‘’DE GIROLAMO HA VOLTATO LE SPALLE A BERLUSCONI NEL MOMENTO PIÙ DIFFICILE. CHE SEGNALE SAREBBE SE LEI TORNASSE NEL PARTITO, SOPRATTUTTO PER QUELLI CHE SONO RIMASTI IN FORZA ITALIA? SE PENSO A CHI HA TRADITO, PROVO TOTALE DISGUSTO’’ 4. PER LA SERIE, ‘’NUNZIA, IO LA CONOSCO BENE’’: “DE GIROLAMO E GLI ALTRI MINISTRI DEL NUOVO CENTRODESTRA HANNO TRADITO CHI LI HA INVENTATI POLITICAMENTE. È COME TRADIRE IL PADRE. NON ERANO NESSUNO. E, D’ALTRA PARTE, NEANCHE OGGI LO SONO”

Tommaso Ciriaco per ‘La Repubblica'

È come se Francesca Pascale avvertisse sulle spalle tutto il peso dell'ortodossia berlusconiana. Per farla rispettare, chiusa nel fortino di Arcore, è pronta a opporsi a clamorosi ritorni: «De Girolamo - ragiona a voce alta - ha voltato le spalle a Berlusconi nel momento più difficile. Che segnale sarebbe se lei tornasse nel partito, soprattutto per quelli che sono rimasti in Forza Italia? La verità è che io, se penso a chi ha tradito, provo totale disgusto».

Assieme all'amica senatrice Maria Rosaria Rossi, la fidanzata accompagna e consiglia l'ex premier. Pesano parecchio, alla corte di Arcore. Filtrano i contatti di Berlusconi con il mondo esterno, dettano la linea. Questa: «De Girolamo e gli altri ministri del Nuovo centrodestra hanno tradito chi li ha inventati politicamente. È come tradire il padre. Non erano nessuno. E, d'altra parte, neanche oggi lo sono».

Francesca e Nunzia non hanno mai legato davvero. Cresciute entrambe in Campania, berlusconiane cristalline, hanno vantato a lungo fedeltà e devozione al Fondatore. Fino al momento dello strappo, spartiacque di una storia: «Non si tratta solo di una questione politica - è l'opinione della compagna del Cavaliere - ma anche umana. Hanno abbandonato Berlusconi nel passaggio politicamente più complicato».

Anche oggi Francesca accompagnerà Berlusconi a Roma. Rientreranno nella Capitale, dopo un lunedì speso assieme ai vertici delle aziende e ai figli Marina e Piersilvio. Lei, intanto, continua a mettere in guardia il leader azzurro. E a sussurrargli: «Hanno cercato di prendere in giro il Presidente per troppo tempo, l'obiettivo era quello di non fare cadere
il governo. E questo perché, altrimenti, sarebbero caduti loro ». Quando si infuria, poi, Pascale è ancora più dura: «Non gli è mai interessato nulla dell'Italia. Quei giovani ministri sono il tipo peggiore di giovani, quelli che non fanno bene a questo Paese».

La porta, insomma, sembra sbarrata. Non solo per Nunzia, almeno ad ascoltare i ragionamenti informali della fidanzata del premier: «Per carità, Alfano è un bravo ragazzo. Ma se Berlusconi non avesse alzato la manina, chi mai l'avrebbe eletto segretario?
Io, comunque, non l'ho mai sentito davvero come il mio segretario ».

Lui, il Cavaliere, non sembra ancora aver preso una decisione. Giorni fa ha ricevuto una missiva vergata personalmente da De Girolamo. Intensa, politicamente e
umanamente. Ci ha pensato su, perché la tentazione di dare una lezione ad Alfano - strappandogli un ex ministro - è forte. Ma il segnale, tra gli uomini di san Lorenzo in Lucina, sarebbe devastante. Come spiega in queste ore la senatrice Rossi: «Sul territorio braccia spalancate ai quadri del Ncd. Quanto ai vertici, se si fanno delle scelte si portano avanti. Se uno va via e chiude la porta, poi quella porta resta chiusa».

Eppure, qualche indizio a favore di un clamoroso colpo di scena va comunque messo agli atti. A nessuno è sfuggito, venerdì scorso a Montecitorio, il pranzo tra l'ex ministro dell'Agricoltura e due berlusconiane doc come Gabriella Giammanco e Annagrazia Calabria. È stata l'ex ministra a organizzare l'incontro, in nome di un'antica amicizia. Soprattutto con Giammanco, che però resta parecchio cauta: «Nunzia è mia amica, ma va detto che è in una posizione scomoda e ha fatto una scelta discutibile. Alla fine deciderà Berlusconi».

Un tweet firmato Stefania Prestigiacomo, poi, ha riaperto i giochi: «De Girolamo ha la mia stima e la esorto a tornare da noi. Meritava ben altra difesa da parte di Alfano e Letta. Due pesi e due misure ». Senza contare il legame solido che lega Nunzia a Jole Santelli, un'altra rimasta in FI e membro di diritto del cerchio magico frantumato dalla scissione nel Pdl. Tra gli altri azzurri, però, si respira aria pesante. Il Mattinale, emanazione del Brunetta pensiero, si schiera: «Non siamo l'ambulanza che raccoglie i feriti del governo. Ncd in frantumi». E Renata Polverini: «Nulla contro Nunzia, ma non ci si comporta così. Non è giusto, soprattutto per chi è rimasto ».

Si vedrà. Di certo la politica ha delle regole. E, come va ripetendo Pascale, queste regole non vanno sfidate: «Io avrei già difficoltà a vedere un'alleanza con il Nuovo centrodestra, figurarsi se qualcuno volesse addirittura tornare nel partito. Alfano e gli altri di Ncd non riesco più neanche a salutarli... ». La strada, per De Girolamo, resta tutta in salita.

 

nunzia de girolamo francesco boccia nunzia de girolamo IL CAPODANNO DI SILVIO BERLUSCONI E FRANCESCA PASCALE IL CAPODANNO DI SILVIO BERLUSCONI E FRANCESCA PASCALE MARIA ROSARIA ROSI ANGELINO ALFANO NUNZIA DI GIROLAMO Maria Rosaria Rossi Francesca Pascale e Maria Rosaria Rossi GABRIELLA GIAMMANCO E UNO DEGLI ORGANIZZATORI Gabriella Giammanco

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