MANGIAPRETI NON MANGIAPAPI - QUEL CHE RESTA DI MARCO PANNELLA SI “CONVERTE” AL CATTOLICESIMO: FOLGORATO DA BERGOGLIO, IL LEADER RADICALE NON FA CHE PARLARE IN RADIO DI GESÙ (FACENDO INCAZZARE I SUOI ASCOLTATORI)

Massimiliano Scafi per “il Giornale

 

marco pannellamarco pannellamarco pannella fumo marco pannella fumo

Pure Pannella? Sì, pure lui, il leader storico dei radicali, l'uomo che ha combattuto per il divorzio, l'aborto e la droga libera, il Marco libertario e antiproibizionista, anche lui adesso sembra quasi che si stia convertendo sulla via di Damasco. Del resto, che c'è di strano? Se persino Claudia Koll è passata da Tinto Brass alla Vergine, perché meravigliarsi della svolta mistica di Pannella?
 

Sarà l'età, sarà quel codino che gli dà un'aria da santone. Fatto sta che piano piano il fondatore del Pr è passato da una religiosità laica a un laico recupero della religiosità. È affascinato dalla figura di Cristo: ne parla talmente spesso dai microfoni di Radio Radicale da provocare stupori e qualche malumore tra gli ascoltatori. Ma soprattutto è stregato da Papa Francesco, con il quale ha ormai stabilito una consuetudine di rapporti.
E proprio una telefonata del Pontefice, alcuni mesi fa, gli ha allungato la vita.

 

Pannella era impegnato nel milionesimo sciopero della fame e della sete - non l'ultimo, perché ce n'è uno in corso - i suoi valori clinici erano del tutto sballati, il corpo era trivellato di tubi e sonde, i medici del policlinico Gemelli avevano le mani tra i capelli e lui voleva insistere nella sua protesta. Avevano provato in tanti, inutilmente, a dissuaderlo.

marco pannella fumamarco pannella fuma

 

Poi, quella chiamata del Vaticano. Per venti minuti Francesco e Marco hanno discusso della vita e della morte, dell'uomo e dello spirito, e pure della situazione delle carceri italiani. «Ma il Pontefice - racconta Giuseppe Di Leo, vaticanista di Radio Radicale - non gli ha mai chiesto di riprendere a bere e a mangiare. Anzi, ha parlato di gesto di coraggio, come se lo incoraggiasse a tener duro». È stato a quel punto che Pannella si è convinto e ha smesso.
 

Ora, le telefonate di Bergoglio fanno ormai parte non solo della simbologia, ma anche della letteratura del pontificato. Qualche tempo fa si è saputo del colloquio del Papa con una donna argentina nel corso della quale sarebbe stato toccato il tema dell'eucaristia e dei divorziati risposati. Con Pannella però a quanto pare c'è un vero e profondo feeling. E sono in molti a chiedersi i motivi dell'intesa tra il vicario di Cristo e il leader politico che santifica la breccia di Porta Pia e che ha portato Cicciolina in Parlamento.

marco pannella 4marco pannella 4

 

Il Papa che incontra quello che dovrebbe essere il nemico per eccellenza, è un po' come San Francesco di Assisi che ammansì il lupo e andò a parlare con il sultano d'Egitto.
«Papa Francesco? Noi radicali lo amiamo molto, e credo che anche lui...», aveva confidato a gennaio a SkyTg24, elogiando il «riaffermarsi grande e grosso della spiritualità».

 

E quando il Pontefice argentino l'estate scorsa aveva cancellato l'ergastolo e introdotto il reato di tortura nella legislazione vaticana, Pannella s'era spinto oltre: «Mi piacerebbe molto lasciare la cittadinanza italiana per diventare un cittadino del Vaticano».
In attesa di ottenere il passaporto, il leader radicale sta lavorando per realizzare «un'iniziativa comune» con il Pontefice.

 

Sciarpa in faccia al papaSciarpa in faccia al papa

Magari nel quadro della onlus Spes contra spem, che ha già più volte visto la partecipazione di esponenti radicali e alti prelati a convegni e tavole rotonde. Una settimana fa Pannella è andato a Verona a un incontro con i giovani organizzato dalla diocesi locale e ha pronunciato un discorso a quanto pare molto apprezzato dai vescovi del Triveneto presenti in sala. E nei giorni scorsi ha visto in Vaticano padre Lombardi: stanno preparando un faccia a faccia?
 

Papa BergoglioPapa Bergoglio

«I due sono molto più vicino di quanto possa apparire - spiega ancora Di Leo - . Ad esempio, hanno lo stesso modo di concepire l'impegno pubblico. Ricordiamoci che pure la Chiesa fa da sempre politica». C'è di più. «Marco ha una formazione crociana e come Croce dice sempre che “non possiamo non dirci cristiani”. Suo zio Giacinto poi era una vera autorità culturale ecclesiastica abruzzese».
 

Padre Lombardi Padre Lombardi

Insomma, laico e mangiapreti ma non mangiapapi. Pannella andava d'accordo pure con Karol Wojtyla perché «i jolly, gli irregolari, ci capiscono e si piacciono». E persino con Benedetto XVI, dopo i primi anni di ostilità, c'è stato un avvicinamento: è successo proprio quando Ratzinger si è dimesso. Già lo apprezzava come teologo, raccontano, ma dopo la rinuncia anche come uomo.

 

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...