L’ONORE DI DUDÙ – PARTITO ALLO SBANDO? SONDAGGI DA INCUBO? MINACCE DI SCISSIONE? NON C’È PROBLEMA, SILVIO, AL GUINZAGLIO DELLA PASCALE, PARLA DEL ROYAL DOG – METAFORA DEL RAPPORTO TRA SILVIO E LA CALIPPA?

1. BERLUSCONI FURIOSO RIDISCENDE IN CAMPO MA PER AMORE DI DUDÙ - L’EX PREMIER E LA COMPAGNA: È PARTE DELLA FAMIGLIA

Mattia Feltri per “la Stampa

 

berlusconi pascale  duduberlusconi pascale dudu

Ora ne vedremo delle belle, scriveva ieri l’organo dei gruppi parlamentari di Forza Italia, il Mattinale, pregustando il Silvio Scatenato. Scontata la condanna, estinta la pena, quale vincolo avrebbe ancora trattenuto Berlusconi dalla gagliarda ridiscesa in campo?

 

Nessuno, e infatti la ridiscesa in campo c’è stata: dopo qualche lunga settimana di silenzio, consiglio dei legali per evitare castronerie alla vigilia del tribunale di sorveglianza, ieri il capo ha ricominciato a mettere a posto le cose. Prima mossa: salvare l’onore di Dudù e affini.

 

Colpa della Stampa che in conclusione di un problematico editoriale di Ugo Magri aveva provato l’alleggerimento: Berlusconi ne ha l’anima piena, anche dei cagnolini, e la loro sorte non sarà più lieve di quella di Raffaele Fitto. 
 

vladimir luxuria con dudu e nato l amorevladimir luxuria con dudu e nato l amore

Le vibranti telefonate giunte fin da mattina da Palazzo Grazioli dipendevano, avremmo giurato, dai riportati paralleli fra Mariarosaria Rossi ed Eva Braun, o dalla constatazione che a sinistra Berlusconi non fa più paura a nessuno e allora accumula odiatori a destra, o ancora dall’avvaloramento delle diagnosi di Maurizio Bianconi: «Silvio non ci sta più con la testa».

 

Avremmo giurato nella prima mossa per mettere in riga i retroscenisti, recuperare centralità nel partito, ridisciplinarlo a falange, partire alla vittoria. No no, era stata proprio l’annotazione sull’incrinato rapporto coi barboncini a ferire il Cav. Che poi si sa come vanno certe cose. I cani sono birichini, magari lasciano un ricordino qua o là, o rosicchiano la cravatta del Milan: capita di uscirsene con frasi esagerate sul destino del cucciolo. E invece niente, «smentisco con la massima fermezza», nessun cedimento al nervosismo, non c’è gioia per gli occhi più splendente di Dudù e Dudina, ha giurato il comandante di Forza Italia raccomandando al nostro giornale un più solido ricorso alla deontologia professionale.
 

GIOVANNI TOTI TWITTA IO STO CON DUDU GIOVANNI TOTI TWITTA IO STO CON DUDU

Alla lunga è stato un bene, perché gli affetti e il partito gli si sono stretti attorno come non succedeva da un lustro. Prima Francesca Pascale, stentorea nell’assicurare che «il presidente Berlusconi adora gli animali». Sono considerati «parte della famiglia», e se escono certe notizie è colpa di «simpatici amici che si divertono a raccontare fantasie». Poi è stato il turno di Maria Vittoria Brambilla, l’animalista azzurra ufficiale, che ha portato solide prove a sostegno della tesa ufficiale: «L’accusa è del tutto infondata, Dudù e Dudina sono amati e vezzeggiati, considerati a pieno titolo membri della famiglia».

 

A proposito, per chi non seguisse le vicende della dinastia, Dudina è una specie di fidanzata di Dudù: secondo cronache recenti, e non ci pare siano state smentite, nell’infelice tentativo di rimanere incinta Dudina avrebbe passato gli acari a Dudù. Comunque, conclude Brambilla, in casa Berlusconi si è appena aggiunto una terza adorabile bestiola, che di nome fa Harley, e alla quale vanno i nostri rallegramenti. Ci pare di avere concesso alle rettifiche canine il giusto spazio, casomai, come abbiamo intuito, si temesse che la fiducia in Forza Italia dei molti amanti degli animali si incrinasse. E in attesa di vederne delle altre, e delle belle.

BERLUSCONI PASCALE DUDU IN AEREO BERLUSCONI PASCALE DUDU IN AEREO

 

 

2. INTANTO SILVIO È ALLE PRESE CON IL CASO DUDÙ

Filippo Ceccarelli per “la Repubblica

 

DAL Sancta Sanctorum di Palazzo Grazioli, con tutti i problemi che ci sono in Italia e che in modo speciale affliggono il berlusconismo nella sua fase evidentemente terminale, nel primo pomeriggio di ieri è stata trasmessa alle agenzie di stampa la seguente nota: «In un articolo pubblicato sulla Stampa mi vengono attribuite, virgolettandole, frasi assurde e completamente inventate. Tra queste, in particolare, ce n’è una su una mia presunta insofferenza per gli ormai famosi Dudù e Dudina e per gli animali in genere, che smentisco con la massima fermezza».

 

A questo punto il presidente Berlusconi si mostra sconsolato: «Cosa dire? Cosa fare?». Ogni giorno, scrive, gli attribuiscono il contrario di quello che pensa, dice e fa: «Davvero la deontologia professionale dei giornalisti - si chiede in ultimo - è da considerarsi un ferro vecchio arcaico e superato?».

francesca pascale tanti auguri dudu francesca pascale tanti auguri dudu

 

Pur grave, la questione rimane aperta, e con tale spirito interlocutorio si prende atto che B. non ha mosso rimprovero alcuno ai barboncini di casa. Ciò non di meno, da un luogo imprecisato e non si sa se coordinandosi con lo staff del Cavaliere, Francesca Pascale ha approfondito il tema: «Berlusconi adora gli animali». Ma l’indizio più promettente e sintomatico della sua dichiarazione risiede nel sarcastico accenno ai «simpatici amici che si divertono a raccontare fantasie», grazie ai quali l’atmosfera sociale del bunker non pare farsi meno claustrofobica.

 

Ora, anche lasciando da parte la figura di Dudina, di cui tuttavia sempre Pascale si è di recente peritata di annunciare il menarca («è entrata diciamo nel mondo adulto»), il fatto che nell’odierna situazione Berlusconi si occupi di Dudù offre diverse spiegazioni - e lo si dice con piena consapevolezza che l’argomento ha poco a che fare con i destini collettivi, ma parecchio con il pazzotico decorso cui in questo tempo è sottoposto l’immaginario, e ancor più la sua fermentazione.

 

Per cui forse il Cavaliere è preoccupato per le reazioni degli animalisti. Come forse non si ricorderà, Dudù era una sorta di testimonial di cani e gatti, elementi della recente campagna elettorale europea. Berlusconi resta convinto che l’ issue cinofilo funzioni ancora, per cui se i cagnolini sono ancora nel cuore del leader, arriveranno anche i voti.

 

michela vittoria brambilla con i suoi cani michela vittoria brambilla con i suoi cani

La seconda possibile preoccupazione riguarda i guai d’immagine - ma l’espressione è riduttiva - che deriverebbero dallo smascheramento della «Grande Menzogna». Come dire che, in assenza di smentita, sarebbe venuto fuori che in verità Berlusconi detestava il celebre barboncino bianco, e con lui tutto quanto fino a ieri ne ha avventurosamente celebrato l’esistenza: dalla pagina Facebook al marchio commerciale per completini canini, dal club azzurro intitolatogli in Calabria alle divagazioni filosofiche sulla ridotta e ingrata fedeltà di tanti seguaci, dai contributi al lessico politico (esempio: «Alfano è il Dudù di Renzi») al dilemma sul sexual drive della bestiola, che secondo Signorini sarebbe indefettibilmente gay. Fino alla famosa palletta di Dudù - vedi la splendida fotografia con Putin che gliela tira - gommoso giocattolo su cui però il Cavaliere sarebbe inciampato rovinando in terra e facendosi male.

putin e berlusconi giocano con duduputin e berlusconi giocano con dudu

 

E qui più o meno, in ambito meta-domestico, si colloca la terza e ultima ipotetica spiegazione. Per cui Dudù si configurerebbe come metaforica pietra d’inciampo, o punto di caduta che sia, del complesso rapporto che comunque Berlusconi ormai da diversi anni intrattiene con Francesca Pascale. In pratica: resiste? Ne vale sempre la pena? O i due non sanno come chiuderla? Vai a sapere. Nel frattempo soccorre Rino Gaetano: «Chi mi dice “ti amo”/ ma togli il cane/ escluso il cane/ paranoia e disperazione/ inerzia grigia e film d’azione».

 

Ultimi Dagoreport

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

barbara berlusconi

DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA FATTO MALE CON FEDELE CONFALONIERI, CHE FU PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E BRUNO ERMOLLI, POTENTISSIMO VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA - INVECE BARBARA B. LA SI VIDE DUE VOLTE, AL BRACCIO DI PATO, L’EX ATTACCANTE DEL MILAN. LA SUA NOMINA NEL CDA DELLA SCALA? DONNA, GIOVANE… E POI CON QUEL COGNOME! LA COMPETENZA? BEH… LA PASSIONE MMM…: PERCHÉ, DA QUEL GIORNO CHE VENNE CON PATO, NON SI È PRESA UN BEL PALCO ANZICHÉ TORNARE ALLA SCALA SOLO QUINDICI ANNI DOPO DA CONSIGLIERE/A?

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…