antonio tajani - congresso forza italia roberto occhiuto

LA POLITICA FATTA COL CULO - FORZA ITALIA, CHE IL GROSSO DEI VOTI ALLE EUROPEE LO HA PRESO AL SUD (SICILIA, CALABRIA E CAMPANIA), SI APPECORONA ALLA LEGA E VOTA L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA - E INFATTI ROBERTO OCCHIUTO, GOVERNATORE DELLA CALABRIA E VICESEGRETARIO DEL PARTITO, SCAPOCCIA: “QUESTA LEGGE, FATTA IN FRETTA E DI NOTTE, NON È UN BELL’AFFARE PER IL CENTRODESTRA” - ANCHE VITO BARDI, PRESIDENTE DELLA BASILICATA, CONDIVIDE LE PERPLESSITÀ: “IL TESTO SI SAREBBE POTUTO MIGLIORARE” - TRE DEPUTATI CALABRESI FORZISTI DISERTANO IL VOTO FINALE…

1 - L’AUTONOMIA ORA È LEGGE IL SÌ TRA BANDIERE E PROTESTE

Estratto dell’articolo di Adriana Logroscino per il “Corriere della Sera”

 

PROTESTA DELLE OPPOSIZIONI CONTRO IL DDL AUTONOMIA

Lo sventolio di bandiere delle regioni del Nord celebra in aula, a Montecitorio, l’approvazione della legge sull’Autonomia differenziata. Con 172 voti favorevoli, 99 contrari e un astenuto, il provvedimento voluto dalla Lega, firmato dal ministro Roberto Calderoli, passa poco dopo le 7 di mattina, al termine della seduta fiume, decisa dalla maggioranza nella notte tra martedì e mercoledì, tra le proteste delle opposizioni che sventolano la Costituzione e il tricolore. «Giornata storica» esulta Matteo Salvini. «Mi tremano le gambe, è il coronamento di anni di battaglia politica», si emoziona Calderoli.

occhiuto tajani

 

Alla fine la perfetta sincronia tra Autonomia e premierato […] si compie […] ma non senza frizioni. Non sono tra i votanti, infatti, i deputati calabresi di Forza Italia: «L’Autonomia meritava un ulteriore approfondimento, abbiamo esercitato libertà di coscienza», rivendicano. La linea, del resto, l’aveva data il presidente della Regione Calabria tentando di rallentare la marcia del provvedimento leghista: Roberto Occhiuto, che di Forza Italia è vicesegretario, dopo il via libera della Camera, conferma le sue perplessità.

 

CAOS AL SENATO AUTONOMIA DIFFERENZIATA

Parla di «testo migliorato» dal suo partito riferendosi ai soli 4 ordini del giorno sui Lep (livelli essenziali di prestazione) accolti, in fase di esame. Tuttavia, come sottolineato a più riprese dalle opposizioni, e come ammesso dallo stesso Calderoli, nella legge non ci sono ancora le risorse per finanziare i Lep. Critici sono anche i governatori forzisti lucano, Vito Bardi, e siciliano, Renato Schifani. Insomma, l’Autonomia fa esondare la polemica tra Forza Italia e la Lega. […]

 

il provvedimento suscita anche reazioni in Vaticano. Si augura «non crei ulteriori squilibri tra una parte e l’altra d’Italia» il segretario di Stato Pietro Parolin. Anche più duro il presidente della Cei, Matteo Zuppi: «Sull’Autonomia quel che dovevamo dire l’abbiamo detto […] ma non ci hanno preso sul serio». […] I governatori di Veneto e Lombardia, Zaia e Fontana, annunciano che chiederanno subito la devoluzione delle materie per le quali non è necessario aspettare la definizione dei Lep.

ANTONIO TAJANI ROBERTO OCCHIUTO

 

Se sul premierato c’erano state le osservazioni critiche del capogruppo leghista Massimiliano Romeo, sull’Autonomia resta evidente il malessere forzista. E un altro fronte in maggioranza potrebbe aprirsi a breve sulla giustizia: il ddl Nordio che abroga il reato d’abuso d’ufficio e dà una stretta alle intercettazioni, bandiera questa di FI, arriva in Aula alla Camera lunedì.

 

2 - FORZA ITALIA DIVISA, LA «RESISTENZA» DELL’ALA SUD

Estratto dell’articolo di Virginia Piccolillo per il “Corriere della Sera”

 

VITO BARDI - GIORGIA MELONI

«Questa legge, fatta in fretta e di notte, non è un bell’affare per il centrodestra».

Quando l’Autonomia differenziata era in bozza, Roberto Occhiuto, presidente forzista della Calabria, aveva «accettato la sfida» a evitare «chiusure pregiudiziali» di chi prefigurava una penalizzazione del Sud. Ma ieri che il ddl è divenuto legge, senza risorse aggiuntive per i Lep (Livelli essenziali di prestazione), Occhiuto ha dato voce ai malumori del Sud azzurro: «È il centrodestra nel suo complesso che potrebbe avere ripercussioni, perché i pochi consensi che la nostra coalizione otterrà nel Nord non compenseranno le contrarietà e le preoccupazioni delle regioni del Sud».

 

ROBERTO OCCHIUTO

[…] Ma mentre la Lega esulta […] fa rumore l’allarme sulle «risorse per i Lep che non ci sono». Fulvio Martusciello si trincera dietro «la certezza che il governo terrà conto dei 4 ordini del giorno di FI a riguardo». Ma anche Vito Bardi, presidente della Basilicata, condivide le perplessità su un testo che «si sarebbe potuto migliorare» senza l’accelerazione finale. […] Tre deputati calabresi disertano «le votazioni sugli emendamenti e quello finale», ritenendo che il ddl «avrebbe meritato un ulteriore approfondimento, migliorie e un iter più lineare». […]

VITO BARDI

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…