ECCO LE FOTO DELLA CENA DI GALA AL PALAZZO REALE PER FESTEGGIARE LA FINE DELL’AMERICA’S CUP CON “GIGGINO DI BORBONE” PADRONE DI CASA - IL BILANCIO DELLA MANIFESTAZIONE E’ PRESTO FATTO: DE MAGITRIS NON HA SPESO UNA MAZZA (UN MILIONCINO SUI SEDICI TOTALI SPESI DA COMUNE, REGIONE E PROVINCIA) MA LA RIBALTA E’ STATA SOLO SUA - LAVITOLA A POGGIOREALE E DE MAGISTRIS SPEDISCE UN PIZZINO: “CI SARANNO SVILUPPI IMPORTANTI NELL’INCHIESTA, LA DEVIANZA E’ ANCHE NELLA MAGISTRATURA”…
Carlo Tarallo per Dagospia
1- Ok la festa è finita, via le barche e i catamarani, smontato il Village, gli americani dell'organizzazione della Coppa America (Acea) conclusa ieri se ne ritornano negli USA con cinque milioncini di euro in tasca (altrettanti ne intascheranno per la replica dell'anno prossimo, tanto è costato a Regione Campania, Provincia e Comune di Napoli la settimana di strambate soltanto come quota corrisposta ai detentori del marchio.
Bilancio complessivo? Su circa 15 milioni di euro sborsati in totale dalle istituzioni, la Regione di Stefano Caldoro ne ha spesi una decina, e incombe la scure dell'Unione Europea: se la Commissione dovesse stabilire, come assicurano molti addetti ai livori, che l'evento non rientra tra quelli finanziabili con i fondi europei, saranno cavoli aciderrimi.
Altri tre milioncini li ha sborsati la Provincia di Napoli del Presidente Luigi Cesaro (Giggino âa Purpetta); un milione il Comune Arancione, che come ritorno di immagine però ha goduto del miglior riscontro. Un affarone per il narcisindaco, che non a caso ha fatto da padrone di casa anche alla megacena di gala di sabato sera a Palazzo Reale, con quattrocento invitati, tavolini sparsi tra sale e corridoi della Reggia, con tutti i "non invitati" incazzati neri.
Bilancio in attivo anche per Paolo Graziano, presidente degli industriali napoletani, costantemente a tiro di telecamere e fotografi. Graziano, iperpresente durante la settimana di regate, secondo i soliti bene informati ha iniziato a tessere la tela per il suo sbarco in politica: non a caso è stato l'unico ad attovagliarsi con tutto l'arco costituzionale, dagli arancioni ai Patonza's ortodossi (giovedì scorso all'Excelsior era a braccetto con Nitto Palma, Nicola Cosentino e Luigi Cesaro, al party di Mondatori disertato da Caldoragistris e Giggino âa Manetta).
A proposito di incazzature: che le cose non siano andate esattamente per il verso giusto per Caldoragistris e Giggino Cesaro, si è capito bene ieri pomeriggio. Sul palco della premiazione della regata finale è salito per primo il sindaco. Applausi e ovazioni per Giggino, semplice comparsata per Paolo Graziano (battezzato "valletto" dalla presentatrice) e addirittura una solenne fischiata quando anche Caldoro e Cesaro sono finalmente saliti sul palco.
Insulti e maleparole a raffica, con conseguente imbarazzo e megascazzo dietro le quinte. A chi erano rivolti i fischi? "A Cesaro!" hanno risposto in coro caldoriani e manettiani. E la polpetta? Nessuna polemica ma nervi a fior di pelle: "E' stata stravolta la scaletta - obietta un Cesariano doc - che prevedeva che le istituzioni salissero insieme sul palco. Approssimazione, dilettantismo e impreparazione hanno caratterizzato la cerimonia".
Previsti dal piano economici circa 70 milioni di euro di ritorno positivo per Napoli: e dove stanno? Avranno venduto trippa e pizze fritte per 140 miliardi di vecchie lire i bancarellari che a Pasquetta affollavano Via Caracciolo pedonalizzata? Ah saperlo...
2- E' tornato Valterino! Lavitola ha fatto il suo trionfale ingresso a Poggioreale questa mattina, e sotto âo Vesuvio la domanda è una sola: "Parlerà ? E che dirà ?". Non si sa. Quello che si sa è che non appena ha messo piede in Italia, è scattato l'ordine di arresto anche per Sergio De Gregorio, senatore Pdl eletto con l'Italia dei Valori e subito transitato (secondo l'accusa dietro adeguata remunerazione) nel centrodestra.
Il "bentornato a Napoli" a Valterino âa sogliola arriva direttamente dal sindaco Luigi De Magistris, che non si trattiene e annuncia altri colpi di scena: "E' un fatto molto positivo che Valter Lavitola si sia consegnato - commenta il sindaco - seguo questa inchiesta fin dalle origini perché condotta in modo molto professionale e credo che ci saranno sviluppi importanti. Si tratta del crocevia di interessi illeciti che coinvolgono pezzi delle istituzioni io sono 'saltato', come toga, su queste vicende ed è là che bisogna lavorare. Quando ci sono magistrati che indagano su questi filoni sono contento, anche se la devianza c'è in Parlamento, tra le forze dell'ordine, nelle Istituzioni e nella magistratura". Azz! Giggino spara nel mucchio? A chi si riferisce? Fuori i nomi !!!




