emmanuel macron marine le pen jordan bardella

FRONTE NAZIONALE VS FRONTE POPOLARE – LE PEN E BARDELLA PROPONGONO UN “GOVERNO DI UNIONE NAZIONALE” CON CHI CI STA: E I FU MODERATI DEL PARTITO "REPUBLICAINS" CI STANNO (STASERA CI SARÀ L'ANNUNCIO): COSÌ, L'EX IMPRESENTABILE MARINE POTRÀ DIVENTARE IL PERNO DI TUTTA LA DESTRA D'OLTRALPE, SUL MODELLO MELONI – MACRON SPERA DI MOBILITARE TUTTE LE FORZE ANTIFASCISTE E ANNUNCIA CHE NON SI DIMETTERÀ QUALUNQUE SIA IL RISULTATO: PER ORA, È LA SINISTRA A COMPATTARSI (SOCIALISTI, COMUNISTI E MELENCHON) – I SONDAGGI: RASSEMBLEMENT NATIONAL AL 34%, SINISTRA UNITA AL 22% E MACRONIANI AL 19%

1. LE FIGARO, ACCORDO ELETTORALE TRA RÉPUBLICAINS E LE PEN 

(ANSA) - Per la prima volta nella storia della Quinta Repubblica in Francia, i Républicains, eredi dei neogollisti, annunciano un accordo nel quadro delle elezioni legislative tra 20 giorni con l'estrema destra del Rassemblement National, il partito di Marine Le Pen e di Jordan Bardella. Lo anticipa il quotidiano Le Figaro, affermando che il presidente dei Républicains, Eric Ciotti, lo annuncerà stasera al telegiornale. (ANSA)

 

2. FRANCIA: BARDELLA, 'PROPORRÒ UN GOVERNO DI UNIONE NAZIONALE'

marine le pen jordan bardella

(ANSA) - Jordan Bardella, vincitore delle elezioni europee in Francia con il partito di Marine Le Pen, Rassemblement National (RN), ha detto questa mattina che se sarà premier ha intenzione di "costruire la maggioranza più ampia possibile" per le elezioni legislative.

 

Parlando ai microfoni di RTL, Bardella ha precisato di "indirizzarsi anche ad altre formazioni politiche, proponendo loro di lavorare insieme nel quadro di un governo di unione nazionale". In particolare, ha precisato di aver discusso di questo tema con diversi dirigenti del partito dei Républicans, la destra moderata, e che alcuni di loro sono pronti a lavorare con il RN: "fra i candidati che il mio movimento politico sosterrà in queste elezioni legislative non ci saranno soltanto persone del Rassemblement National, ma anche gente che viene dai Républicains".

 

JORDAN BARDELLA

A questo partito, ha affermato di aver chiesto di "smettere di essere la stampella politica di Emmanuel Macron". Quanto a Reconquête, il partito di estrema destra di Eric Zemmour, Bardella ha detto di aver parlato ieri con Marion Maréchal, la nipote di Marine Le Pen che ne è stata capolista alle europee, la quale "ha auspicato di partecipare a una dinamica elettorale": "sono disposto ad allargare la mia maggioranza - ha affermato Bardella - perché voglio costruire una maggioranza per risollevare il paese".

 

3. FRANCIA: SONDAGGI, PARTITO LE PEN NETTAMENTE IN TESTA

jordan bardella marine le pen

(ANSA) - A 20 giorni dalle elezioni legislative in Francia, un primo sondaggio vede il Rassemblement National (Rn) di Marine Le Pen e Jordan Bardella al 34% dei voti, ampiamente davanti alla sinistra unita nello schema NUPES delle presidenziali e alla maggioranza di Emmanuel Macron.

 

Il sondaggio Harris Interactive vede il Rn in testa con il 34% dei voti, poco meno del doppio di quanto raccolse nelle legislative del 2022 (18,7%). Per la prima volta, il partito di estrema destra diventerebbe la prima forza politica in Assemblée Nationale anche se i sondaggisti non sono al momento in grado di stabilire il numero dei seggi e quindi quale tipo di maggioranza il RN sia in grado di ottenere.

 

marion marechal le pen

Al secondo posto, arriverebbe la sinistra unita NUPES (22%) mentre la coalizione macroniana sarebbe terza con il 19% dei suffragi, 7 punti in meno del 2022 e 13 rispetto al 2017. Non avrebbe più, quindi, secondo questi dati, neppure la maggioranza relativa che ha attualmente. I Républicains manterrebbero il 9%, Reconquète! (estrema destra di Eric Zemmour e Marion Maréchal) il 4%.

 

4. IL FRONTE DELLA SINISTRA "CANDIDATI UNITARI" E LE PEN E ZEMMOUR TRATTANO L'INTESA

Estratto dell’articolo di A. G. per “la Repubblica”

 

La grande avanzata della destra rimescola tutte le carte della politica francese. Mentre Le Pen cerca una "coalizione Meloni" per battere Macron la sinistra si unisce in un fronte popolare per sbarrare la strada ai lepenisti. Il Partito socialista, il Partito comunista francese, Europe Ecologie-Les Verts e La France insoumise annunciano «candidature uniche» in «ogni collegio elettorale» Insieme alla Place publique di Glucksman e a Générations le opposizioni invocano «un nuovo fronte popolare che riunisca tutte le forze della sinistra umanista, sindacale, associativa e cittadina» .

 

Raphael Glucksmann 49

I lepenisti non stanno a guardare. «Se a Roma le destre si sono unite e ha funzionato, perché non possiamo farlo noi?» dice Marion Maréchal. Subito dopo aver tirato un sospiro di sollievo nel superare la soglia di sbarramento (con il 5,5% per la lista Reconquête), la nipote di Marine Le Pen lanciava già appelli a una «coalizione delle destre» sul modello italiano. Reconquête, partito fondato meno di tre anni fa da Eric Zemmour, è ormai alleato di Fratelli d'Italia nell'Ue, sodalizio che aveva indispettito il partito di Le Pen. Ora però è tutto diverso.

 

C'è l'urgenza di inseguire una conquista del potere che non è mai sembrata così vicina. Un traguardo che fa improvvisamente cadere vecchie rivalità e persino liti famigliari. Maréchal – tenuta a distanza dalla zia durante la campagna elettorale - è arrivata ieri pomeriggio al quartier generale del Rassemblement National. Obiettivo: trovare un accordo elettorale per radunare le forze dell'estrema destra francese.

 

MARION MARECHAL LE PEN ERIC ZEMMOUR

Passare dagli attuali 88 deputati del Rn ai 289 necessari per avere una maggioranza assoluta non sarà facile. «Abbiamo un'occasione storica di radunare i patrioti che vogliono mettere fine alle politiche tossiche di Emmanuel Macron» ha sottolineato ieri sera in tv Le Pen. L'intesa con Reconquête dovrebbe essere solo il primo tassello. La tappa successiva è cannibalizzare i Républicains.

 

Se un patto di governo con lo storico partito della destra è al momento escluso dal segretario Eric Ciotti, alcuni deputati hanno aperto discussioni, preoccupati di essere spazzati via da un ciclone lepenista nelle urne. Domenica la lista Rn ha conquistato 8 milioni di voti, record assoluto, in testa in tutte le regioni francesi, compresa la Bretagna, feudo della sinistra.

 

Marine Le Pen Jordan Bardella

Sui sessanta attuali parlamentari dei Républicains, almeno una ventina […] sarebbero tentati di fare il grande salto. In un sistema maggioritario a doppio turno – si vota il 30 giugno e il 7 luglio – Sébastien Chenu, vicepresidente del Rn, ipotizza accordi collegio per collegio, attraverso "una piattaforma elettorale che si rivolge a tutti".

 

Se finora Le Pen aveva sempre voluto correre in solitaria, rifiutando qualsiasi alleanza, il suo delfino Jordan Bardella ha imposto un cambio di strategia. Il ventottenne che si vede già premier di un futuro governo delle destre ha spiegato di voler costituire una «coalizione più ampia possibile».

 

Gerald Darmanin

[…] La strategia di Macron era spiazzare i lepenisti con tempi brevissimi per lanciare la loro conquista del potere ma loro sostengono di essersi preparati all'ipotesi di elezioni anticipate.

 

E' il «Plan Matignon», dal nome della sede dell'esecutivo, l'Hotel Matignon: una lista di 577 nomi di candidati. Tutti pronti a lanciarsi nella corsa delle legislative. I candidati sono ora al vaglio dei vertici del partito ed è possibile qualche aggiustamento in funzione di alleanze politiche.

 

«Siamo pronti per governare» continua a ripetere Le Pen. Il suo partito ha cercato in questi anni di creare una nuova classe dirigente, facendo leva sul successo alle ultime elezioni legislative. «Ha una scuola di formazione politica, quando altri partiti non ne hanno più» osserva Erwan Lecoeur, specialista dell'estrema destra. «Sono anche più preparati a una campagna express come quella che inizia […] perché hanno due leader noti e popolari come Le Pen e Bardella, che metteranno su volantini e schede, evitando di addentrarsi nel programma».

 

Raphael Glucksmann 45

I macronisti puntano a far paura, i lepenisti a rassicurare. «L'estrema destra è l'impoverimento dei francesi e il declassamento del nostro Paese» ha detto Emmanuel Macron domenica sera. «Il programma del Rn costerà 100 miliardi di euro ai francesi» ha allertato ieri il ministro Gérald Darmanin. L'attuale maggioranza esalterà i timori nel mondo economico e finanziario. Ieri l'indice della Borsa di Parigi ha registrato un forte calo del 2,37% prima di ridurre leggermente le perdite.

 

Dopo che S&P aveva tagliato a fine maggio il rating della Francia a da ‘AA' a AA-‘, l'impatto sullo spread a dieci anni tra Btp francesi e Btp tedeschi era rimasto invariato. Ieri lo spread è aumentato, salendo da 47 a 53,60 punti base. I lepenisti voglino rispondere presentando una compagine di governo in cui potrebbero essere inseriti anche ministri tecnici e un programma per il «risanamento» della Francia.

Jordan Bardella e Marine Le Penmarion marechal le penproteste per il discorso di marion marechal le pen a oxford 8MARION MARECHAL LE PEN CON VINCENZO SOFO marion marechal le pen 1ERIC ZEMMOUR MARION MARECHAL LE PEN

jordan bardella

MARION MARECHAL LE PEN CON VINCENZO SOFO

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...