GALLETTI ALLA DIAVOLA, L’AMBIENTE VA AL DIAVOLO - SOTTO L’OCCHIO DEL MINISTRO, LO “SBLOCCA ITALIA” È PIENO DI TRIVELLAZIONI, CEMENTO, INCENERITORI - DAL NUCLEARE AI CONDONI, VITA E (POCHE) OPERE DEL COMMERCIALISTA DI CASINI FINITO AL GOVERNO

Emiliano Liuzzi per “il Fatto Quotidiano

 

Ministro GianLuca Galletti Ministro GianLuca Galletti

Ha definito i condoni edilizi dei tentati omicidi, salvo esserne a favore quando stava al governo, insieme all’Udc, il suo grande amore, e a Silvio Berlusconi. Oggi vive di entusiasmo renziano, fatto d'arcobaleno e fantasia, ma quando nel 2010 si candidò alla presidenza della Regione in Emilia Romagna era favorevole al nucleare, salvo quattro anni dopo, diventare ecologista più degli ecologisti. Ha fatto anche un po’ di confusione sull'acqua pubblica o privata, nel senso che ha cambiato idea.

 

gianluca galletti maurizio lupigianluca galletti maurizio lupi

Ma soprattutto, d’intesa col governo che rappresenta, con lo Sblocca Italia, ha varato uno dei peggiori decreti in materia d’ambiente della storia della Repubblica: trivellazioni, cemento senza controllo, inceneritori. Lui si chiama Gian Luca Galletti, bolognese, 53 anni, conosciuto in Transatlantico come “il commercialista di Casini”. Ha un suo perché anche nella fase Renzi: è versatile, adattabile a qualsiasi opinione, democristianissimo nell’esporre i concetti: “Si potrebbe fare, ma si potrebbe anche non fare”.

 

   Ha stupito tutti quando, nel commentare l’ennesimo nubifragio sulla Liguria, le altre due vittime, per la prima volta nella sua vita politica è riuscito a essere perentorio: “Basta con le sanatorie, sono tentati omicidi”. Ma tutti sono rimasti a bocca aperta quando ha annunciato che per la messa in sicurezza del disastro ambientale ci saranno sette miliardi in sette anni.

 

Gianluca Galletti Gianluca Galletti

Verrebbe da chiedersi dove il ministro riesca a trovare un miliardo di euro da qui a pochi giorni, quando dovrebbe dare il via ai lavori, dove concentrare le priorità. Quando poi si unisce a Graziano Delrio, compagno di Dc, i toni diventano debordanti: “La tutela dell’Italia che cade a pezzi è priorità assoluta anche per la politica, che per anni ha finto di non vedere e anzi spesso ha contributo alla situazione attuale, con concessioni e zero controlli. Basta con le promesse”. Messa così ci si aspetterebbe di vedere Galletti sui luoghi del disastro, blocchetto degli assegni alla mano per eludere un eventuale assalto. Dai conti del governo improbabile che escano fuori così tanti miliardi dalla sera alla mattina.

 

   Ma si sa e Matteo Renzi lo insegna: qualsiasi argomento ci si trovi a trattare deve essere una “priorità” e “per il bene del Paese”. Così Galletti, all’inizio dell’anno scolastico, aveva spiegato l'importanza dell'educazione all'ambiente per i bambini con tanto di due ore aggiuntive proprio per parlare del verde. Lo ha fatto il 15 settembre, alle scuole elementari Marconi di Bologna, le stesse che lui frequentò. Ma delle due ore aggiuntive non se ne parla. Se è per questo, lui e il presidente del Consiglio avrebbero dovuto visitare anche due scuole alla settimana, ma i bambini sono ancora lì che aspettano.

casini fregenecasini fregene

 

   Impietoso il ritratto che ne fece Monica Fassoni, presidente dei verdi europei: “Galletti e i centristi di Casini sono stati sponsor entusiasti del ritorno al nucleare, paladini sistematici dei condoni edilizi, mentre nelle città e regioni dove governano sono d’abitudine tra i principali fautori della deregulation urbanistica e del consumo forsennato di territorio. Nel Lazio, ai tempi della giunta Polverini, proprio l'assessore Udc ai lavori pubblici, varò un piano casa terrificante che consentiva di costruire ovunque senza regole né limiti”. Il commercialista di Casini , a sua volta genero di Caltagirone: la somma dice cemento e lascia un certo stupore oggi che lo senti parlare così.

 

   Senza andare a cercare il passato c'è lo Sblocca Italia sul piatto. E oltre al cemento c’è l’elettrosmog, che il governo ha trattato come un problema minore. All’articolo 6 si specifica delle “agevolazioni per la realizzazione di reti di comunicazione elettronica a banda ultralarga”.

 

matteo renzi graziano delriomatteo renzi graziano delrio

Questo vuol dire insinuare una mimetizzata deregulation per l’avanzata delle prossime infrastrutture a supporto della connettività permanente via cellulare, visto che manca visto che non è prevista la parola autorizzazioni sulle per le multinazionali delle telecomunicazioni assegnatarie delle frequenze bandite dall’ultimo governo Berlusconi. Inoltre lo stesso decreto toglie alle toglie alle Regioni il potere di veto sulla ricerca e sulla trivellazione di pozzi di petrolio e di metano.

 

Questo vuol dire più petrolio per tutti, nella fantasia, ma nella pratica il primo step è appunto perforare i terreni senza nessun controllo da parte degli enti locali. Anche questo il ministro Galletti dovrebbe spiegare nelle scuole che aveva annunciato di visitare.

 

ANTENNE TELEFONICHE
ANTENNE TELEFONICHE

   Petrolio e cemento, capitolo contestato da tutti, per la prima volta sulla stessa linea i Verdi e i costruttori. I primi parlano del rischio di “cementificazione del demanio” e di “sostegno a interventi devastanti per il territorio”. I secondi invece si limitano a criticare il governo sui fondi destinati all’edilizia, troppo pochi per parlare di ripresa. Galletti non ne fa un grave problema. Va avanti. Anche perché cerca di farsi vedere poco. E quando appare l’idea può variare.

 

Ultimi Dagoreport

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...

gianfranco zinzilli silvia calandrelli giampaolo rossi rai

FLASH - GRANDE INCAZZATURA NEL CENTRODESTRA, IN PARTICOLARE TRA I FRATELLINI D’ITALIA: TRA OGGI E DOMANI IN RAI DEVONO DECIDERE IL PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ E L’AD ROSSI VUOLE NOMINARE SILVIA CALANDRELLI, IN QUOTA PD, COME PRESIDENTE  DELLA CASSAFORTE PUBBLICITARIA DELLA RAI (IL FILOSOFO DI COLLE OPPIO LE AVEVA PROPOSTO LA DIREZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ, MA LEI HA RIFIUTATO) - LA LEGA VORREBBE PIAZZARE GIANFRANCO ZINZILLI, ATTUALMENTE VICE DIRETTORE VICARIO DELLA DIREZIONE OFFERTA ESTERO RAI ITALIA...

milano fdi fratelli d'italia giorgia meloni carlo fidanza ignazio la russa francesco gaetano caltagirone duomo

DAGOREPORT - PIJAMOSE MILANO! E CHE CE' VO'! DALL’ALTO DELLE REGIONALI LOMBARDE DEL 2023, CON IL TRIONFO DI FRATELLI D'ITALIA (25,18%), MENTRE LA LEGA SI DEVE ACCONTENTARE DEL 16,5 E FORZA ITALIA DEL 7,23, L’ASSALTO DI FRATELLI D’ITALIA ALLA MADUNINA ERA INEVITABILE - LA REGIONE È IN MANO DEL LEGHISTA ATTILIO FONTANA CHE, CON L’ASSESSORE ALLA SANITÀ GUIDO BERTOLASO, HA SBARRATO LA PORTA ALLE MIRE DELLA MELONIANA FAMIGLIA ANGELUCCI - EPPOI, SAREBBE PURE ORA DI DARE SEPOLTURA A ’STI POTERI FINANZIARI CHE SE NE FOTTONO DI ROMA: ED ECCO L’ASSALTO DI CALTAGIRONE A GENERALI E DI MPS-CALTA-MEF A MEDIOBANCA - IN ATTESA DI PRENDERSI TUTTO, LE MIRE DELLA DUCETTA PUNTANO AD ESPUGNARE ANCHE PALAZZO MARINO: AHÒ, ORA A MILANO CI VUOLE UN SINDACO ALLA FIAMMA! - ALLA FACCIA DEL POTERE GUADAGNATO SOTTO IL DUOMO IN TANTI ANNI DI DURO LAVORO DAI FRATELLI LA RUSSA, IL CANDIDATO DI GIORGIA SI CHIAMA CARLO FIDANZA. UN “CAMERATA” GIÀ NOTO ALLE CRONACHE PER I SALUTI ROMANI RIPRESI DALLE TELECAMERE NASCOSTE DI FANPAGE, NELL’INCHIESTA “LOBBY NERA” - UNA NOTIZIA CHE L’IMMARCESCIBILE ‘GNAZIO NON HA PER NULLA GRADITO…

donald trump friedrich merz giorgia meloni

DAGOREPORT - IL FINE GIUSTIFICA IL MERZ... – GIORGIA MELONI HA FINALMENTE CAPITO CHE IL DAZISMO DI TRUMP È UNA FREGATURA PER L’ITALIA. AD APRIRE GLI OCCHI ALLA DUCETTA È STATA UNA LUNGA TELEFONATA CON IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ - DA POLITICO NAVIGATO, L’EX NEMICO DELLA MERKEL È RIUSCITO A FAR CAMBIARE IDEA ALLA DUCETTA, PUNTANDO SUI GROSSI PROBLEMI CHE HANNO IN COMUNE ITALIA E GERMANIA (TU HAI SALVINI, IO I NAZISTI DI AFD) E PROPONENDOLE DI FAR DIVENTARE FRATELLI D’ITALIA UN PUNTELLO PER LA MAGGIORANZA PPE ALL’EUROPARLAMENTO, GARANTENDOLE L'APPOGGIO POLITICO ED ECONOMICO DELLA GERMANIA SE SOSTERRA' LA ROTTA DI KAISER URSULA, SUPPORTATA DALL'ASSE FRANCO-TEDESCO – CON TRUMP OLTRE OGNI LIMITE (LA FRASE SUI LEADER “BACIACULO” HA SCIOCCATO “AO’, IO SO' GIORGIA”), COME SI COMPORTERÀ A WASHINGTON LA PREMIER, IL PROSSIMO 17 APRILE?