GAZA, STRISCIA DI MORTE: UCCISO UN GIORNALISTA ITALIANO - SIMONE CAMILLI LAVORAVA COME VIDEOREPOERTR PER AP - INVESTITO DALLA DEFLAGRAZIONE DI UN MISSILE ISRAELIANO CHE NON ERA ESPLOSO
Da "Lastampa.it"
Sette morti a Beit Lahiya, tra cui un videoreporter italiano, Simone Camilli. La strage nel nord di Gaza è avvenuta durante un tentativo di smantellare un missile israeliano da parte di esperti palestinesi.
La notizia è confermata dai portavoce del ministero dell’Interno palestinese e dei servizi di emergenza. L’esplosione ha causato anche numerosi feriti, alcuni in gravi condizioni. Tre delle vittime sono palestinesi.
Il giornalista italiano ucciso lavorava per Ap. Il primo a riferire della sua morte è stato su Facebook il portavoce del ministero della Sanità palestinese a Gaza Ashraf al-Qedra, precisando che le vittime sarebbero tre palestinesi, un giornalista italiano e un quinto di nazionalità sconosciuta. Il portavoce riferisce che le vittime sono state investite dalla deflagrazione di un missile israeliano che non era esploso.
Oggi è il terzo e ultimo giorno di tregua nella Striscia di Gaza, mentre al Cairo i negoziatori israeliani e palestinesi riprendono i colloqui per tentare di trasformare il cessate il fuoco in una formula di pace più duratura che soddisfi obiettivi quasi opposti, quelli della sicurezza di Israele e la revoca del blocco di Gaza.
Il cessate il fuoco in vigore, complessivamente rispettato, scade alla mezzanotte locale, le 23 in Italia. Il bilancio delle vittime di oltre un mese di guerra si è fermato per ora a 2.000 morti palestinesi, in maggioranza civili, e 67 morti israeliani, quasi tutti soldati.
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