gianfranco fini giorgia meloni

“GIORGIA MELONI? IN PARLAMENTO A VOLTE HA TONI OPPOSITORI - GIANFRANCO FINI: “NON SONO INVIDIOSO DI LEI. NÉ MI CHIAMA PER CHIEDERMI CONSIGLI NÉ IO LA CHIAMO PER DARLE CONSIGLI, I GIOVANI HANNO IL DIRITTO DI RAGIONARE E SBAGLIARE CON LA TESTA LORO - VIVA L'ITALIA ANTIFASCISTA, È INDUBBIO, DA SCRIVERE SUI MURI, TUTTI I DEMOCRATICI SONO ANTIFASCISTI MA NON TUTTI GLI ANTIFASCISTI SONO DEMOCRATICI - SE LA DESTRA DI AN A FIUGGI NON AVESSE AFFERMATO CERTE COSE…"

meloni fini

FINI, MELONI IN PARLAMENTO A VOLTE HA TONI OPPOSITORI

 (ANSA) - ROMA, 17 DIC - 'La politica internazionale è il dato più significativo, ha stupito tutti, oggi tutti riconoscono la sua statura, la capacità di dialogo. L'Italia ha un premier che è all'altezza della situazione, poi puo' accadere che nel confronto in Parlamento con l'opposizione si risponde in toni oppositori, certo c'è anche un'opposizione che favorisce il fallo di reazione". Lo afferma Gianfranco Fini intervistato a 'In altre parole'.

 

FINI, NON TUTTI GLI ANTIFASCISTI SONO DEMOCRATICI

 (ANSA) - ROMA, 17 DIC - "Viva l'Italia antifascista, è indubbio, storicamente accertato, da scrivere sui muri, tutti i democratici sono antifascisti, non tutti gli antifascisti sono democratici". Lo dice Gianfranco Fini su LA7 nel corso della trasmissione 'In altre parole', sottolineando l'importanza del "rispetto della dignità umana".

gianfranco fini a mezzora in piu 4

 

FINI,NON SONO INVIDIOSO DI MELONI, HA SEMPRE AVUTO I NUMERI

 (ANSA) - ROMA, 17 DIC - "No, non sono invidioso e né Meloni mi chiama per chiedermi consigli né io la chiamo per darle consigli, i giovani hanno il diritto di ragionare e sbagliare con la testa loro". Così Gianfranco Fini nel corso della trasmissione su LA7 'In altre parole', racconta del rapporto con la premier. Fini ricorda gli inizi in politica di Giorgia Meloni: 'vinse un congresso complesso, non fu nominata e il fatto che una ragazza, con il voto dell'assemblea, prevalesse rispetto a un militante faceva capire che aveva i numeri.

gianfranco fini parla di giorgia meloni a mezzora in piu

 

Ha dimostrato che aveva carisma, capacità e guida politica". Fini dice di non provare invidia nei confronti degli attuali risultati raggiunti da FdI: 'No, provo soddisfazione. Per chi si è iscritto al MSI a Bologna nel 1969 - perché era convintamente di destra - vedere oggi un governo dichiaratamente di destra dà una legittima soddisfazione, anche perché se la destra di An a Fiuggi non avesse affermato certe cose e dichiarato che aveva fatto conti con certe cose forse la storia sarebbe stata diversa".

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO