
GIGLIO TRAGICO - PUR DI AVERE VICINO (MA NON A PALAZZO CHIGI) MARCO CARRAI, MATTEUCCIO RICORRE AD UN PAPOCCHIO - PER NON INDISPETTIRE TROPPO MARIA ETRURIA, ACERRIMA NEMICA DI MARCO, RENZI AVREBBE RISPOLVERATO LA "STRUTTURA DI MISSIONE" (UN'INVASIONE DI CAMPO CHE FARA' FELICI I SERVIZI SEGRETI DI PANSA)
Aspirina per Dagospia
Pur di avere vicino Marco Carrai, Matteuccio ricorre ad un papocchio. Secondo "Il Fatto", sarebbe pronto il decreto di nomina. Ma per non indispettire troppo Maria Etruria - acerrima nemica di Marco - Renzi avrebbe rispolverato la "struttura di missione".
Vale a dire, una struttura burocratica, ampiamente utilizzata ai governi Prodi, Berlusconi e Letta (Monti ne soppresse buona parte), che consente di acquisire professionalità esterne alla pubblica amministrazione; e metterle a coordinamento di funzionari pubblici.
Nella sostanza, Carrai verrebbe messo a guida di una nuova "struttura di missione", dedicata alla cyber security, dalla quale potrebbero dipendere una ventina di spioni distaccati da Aise, Aisi e Dis.
In pratica, il consigliere militare del presidente del Consiglio, Carmine Masiello, accetterebbe uno spin off delle competenze sullo spionaggio elettronico (oggi dipendono dal suo ufficio) che finirebbero in questo nuovo ufficio.
Piccolo particolare. Le "strutture di missione" non sono ospitate a Palazzo Chigi, ma negli uffici della Presidenza di Largo Chigi. In tal modo, Renzi avrebbe garantito a Maria Etruria di non avere fra le scatole a Palazzo Carrai.
Stessa promessa, Matteuccio l'avrebbe fatta a Luca Lotti: anche lui ha sulle scatole Marco; non foss'altro perchè lo oscura agli occhi del Capo.
Da un punto di vista formale, la nuova struttura avrebbe una "dipendenza funzionale" da Marco Minniti, sottosegretario ai Servizi segreti. A lui spetterebbe la firma sulle note spese e le ferie. In realtà, Carrai risponderebbe soltanto a Renzi.
Ed avrebbe accesso a tutte le informazioni ed a tutti gli uffici dell'inteligence nazionale.