donald trump tpp

E IL TERZO GIORNO, INVECE DI RESUSCITARLO, TRUMP AFFONDA IL TPP - IL NEOPRESIDENTE FIRMA UN ORDINE ESECUTIVO CHE RITIRA GLI STATI UNITI DALL’ACCORDO DI LIBERO SCAMBIO CON IL PACIFICO, FORTISSIMAMENTE VOLUTO DA OBAMA - VIDEO: L’INCONTRO CON GLI INDUSTRIALI ALLA CASA BIANCA: ‘AVETE 30 GIORNI PER PORTARMI UN PIANO DI RIFORMA DEL SETTORE MANIFATTURIERO. IO VI PROMETTO DEREGULATION’

 

 

Da www.ilsole24ore.com

 

TPP L ACCORDO TRANS PACIFICOTPP L ACCORDO TRANS PACIFICO

E’ ufficiale: Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che sancisce il ritiro degli Stati Uniti dalla Trans-Pacific Partnership, l'accordo di libero scambio voluto dal suo predecessore Barack Obama e undici Paesi affacciati sul Pacifico ma non ancora ratificato dagli Stati Uniti per l’opposizione del Congresso. Su questo fronte, il 45esimo presidente americano ha mantenuto la sua promessa fatta durante la campagna elettorale: «Ne abbiamo parlato per molto tempo«, ha detto Trump nelle immagini trasmesse dallo Studio Ovale: «Così facendo, facciamo grandi cose per i lavoratori americani», ha aggiunto. L'obiettivo della Casa Bianca è siglare accordi bilaterali con le nazioni asiatiche.

 

L’incontro con gli industriali

Trump ha dato 30 giorni fi tempo ai leader del settore manifatturiero perché presentino un piano per il rilancio dell’industria. Lo ha fatto nell'incontro che c'e' stato oggi alla Casa Bianca con un gruppo di leader tra cui quelli di Dow Chemical, Ford e Tesla. È stato il numero uno del colosso chimico ha dirlo alle tv; a loro ha spiegato che Trump «ha ascoltato attentamente» e ha chiesto «come mettersi in azione per risolvere alcuni problemi» del comparto. Il Ceo di Ford - gruppo preso di mira dal miliardario di New York durante la campagna elettorale per volere trasferire in Messico la produzione della Focus - è uscito dall'incontro «con molta fiducia» nella nuova amministrazione Usa.

il giorno dell insediamento di donald trump  5il giorno dell insediamento di donald trump 5

 

Secondo Mark Fields - che a inizio mese aveva espresso un “voto di fiducia” nel governo Trump investendo 700 milioni di dollari in Usa e facendo saltare un piano da 1,6 miliardi di dollari per la costruzione di una nuova fabbrica in Messico - il successore di Barack Obama è «serio» nel volere rendere forte l'economia americana. Stando a quanto comunicato dalla Casa Bianca, al meeting odierno c'erano anche Michael S. Dell (Dell Technologies), Jeff M. Fettig (Whirlpool), Alex Gorsky (Johnson & Johnson), Marillyn A. Hewson (Lockheed Martin), Klaus Kleinfeld (Arconic), Mario Longhi (U.S. Steel), Elon Musk (SpaceX), Kevin Plank (Under Armour), Mark S. Sutton (International Paper) e Wendell P. Weeks, (Corning).

il giorno dell insediamento di donald trump  23il giorno dell insediamento di donald trump 23

 

No a fondi federali per l’aborto

Il presidente ha inoltre firmato un ordine esecutivo con cui ristabilisce il divieto di finanziare con fondi federali le Organizzazioni non governative internazionali che praticano aborti o forniscono informazioni a riguardo. Si tratta di un provvedimento che, da quando fu introdotto dall'amministrazione repubblicana nel 1984, è stato revocato dalle amministrazioni democratiche e reintrodotto da quelle repubblicane che si sono succedute. L'ultima volta era stato il presidente Barack Obama a cancellare il divieto.

 

 

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…