nirenstein

EFFETTI COLLATERALI DELLA NIRENSTEIN – LA FUTURA AMBASCIATRICE D’ISRAELE HA UN FIGLIO NEI SERVIZI SEGRETI ITALIANI – IN BASE ALLE REGOLE INTERNE, IL RAMPOLLO DOVREBBE LASCIARE L’AISE PERCHÉ PARENTE STRETTO DI UN DIPLOMATICO STRANIERO

1.DAGONEWS

 

Grande imbarazzo ai vertici dei servizi segreti italiani per la designazione di Fiamma Nirenstein come prossimo ambasciatore d’Israele in Italia. La giornalista con doppio passaporto ha infatti un figlio nell’Aise, il servizio segreto estero, che presta servizio a Roma dopo essere stato impiegato in piazze importanti come Washington e Bruxelles.

Fiamma NirensteinFiamma Nirenstein

 

Il figlio di primo letto della Nirenstein, ricordano a Forte Braschi, entrò per volontà del prefetto Emilio Del Mese e si è fatto ben volere da tutti. Il problema è che per i regolarmenti interni del Servizio le nostre spie non possono avere relazioni o rapporti di parentela stretta con personale diplomatico estero. Ragioni di elementare prudenza e riservatezza.

 

Funzionari di Aise o Aisi che si sono sposati anche con l’ultima dattilografa di un’ambasciata straniera sono stati rimandati agli uffici e ai corpi di provenienza. Figurarsi il caso di un funzionario che si ritrova la madre ambasciatore, e per di più di un Paese non appartenente alla Nato come Israele.  

 

Insomma, Nirenstein junior andrebbe spedito in qualche ufficio civile di Palazzo Chigi, ma c’è già chi dice che invece resterà tra le barbe finte, seppure “a distanza di sicurezza”: Tokyo.

VIGNETTA DI VAURO SU FIAMMA NIRENSTEINVIGNETTA DI VAURO SU FIAMMA NIRENSTEIN

 

2."PUÒ ALIMENTARE IL SOSPETTO ODIOSO CHE SIAMO PRIMA EBREI E POI ITALIANI"

Francesca Paci per "la Stampa"

 

Fiamma Nirenstein ambasciatore d'Israele a Roma? Gli ex colleghi parlamentari italiani non si scompongono, alleati e avversari politici ripetono che ogni governo si sceglie legittimamente i propri rappresentanti. Posizioni diverse ma non polemiche.

 

Così laddove Marta Grande dei 5Stelle auspica «l' apertura di un dialogo a livello diplomatico sul riconoscimento della Palestina», Antonio Tajani di Forza Italia plaude alla «scelta molto positiva d' una professionista per un paese fondamentale per la pace e la stabilità della regione» e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Sandro Gozi, che ha lavorato con la Nirenstein a Bruxelles, parla di una buona notizia «per il lavoro contro l' antisemitismo da continuare a fare insieme in Italia e in Europa».

WALTER VELTRONI AMBASCIATORE NOAR GILAN FIAMMA NIRENSTEIN WALTER VELTRONI AMBASCIATORE NOAR GILAN FIAMMA NIRENSTEIN

 

La questione muta all'interno della comunità ebraica, dove al netto di orientamenti diversi si respira la comune preoccupazione per l'incarico affidato a una persona di doppio passaporto che può ravvivare l' atavico sospetto di doppia lealtà alla base del peggior antisemitismo.

 

A quale paese è più fedele un ebreo, a quello in cui è nato o a Israele, alias alla sua religione? Il rabbino capo Riccardo Di Segni sorvola sul merito della Nirenstein («è una bravissima giornalista, stop») ma ammette l' inquietudine: «Temo che ci possano essere problemi, basta leggere cosa circola già in Rete sulla sua doppia cittadinanza».

 

FRANCO FRATTINI FIAMMA NIRENSTEIN WALTER VELTRONI FRANCO FRATTINI FIAMMA NIRENSTEIN WALTER VELTRONI

Cambia poco che l'interessata sia pronta a rinunciare al passaporto italiano. On o off the record, i correligionari che guardano il mondo da sinistra si dicono allarmati e non per le idee politiche della Nirenstein: «Anche se rappresenta un governo che non avrei votato ha le carte in regola.

 

Il problema non è cosa farà, ma la sovrapposizione pesante che può rinfocolare il pregiudizio». Paradossalmente Fiamma Nirenstein ambasciatore d' Israele unisce nella preoccupazione animi politicamente assai diversi.

FIAMMA NIRENSTEIN GIOVANNI SABBATUCCI FIAMMA NIRENSTEIN GIOVANNI SABBATUCCI

 

A confermarlo c' è anche Giorgio Gomel , ala liberal dell' ebraismo italiano alla guida dell' associazione JCall (che sostiene la soluzione «a due stati» del conflitto israelo-palestinese): «È una scelta molto vicina alle posizioni di Netanyahu e del Likud da cui io dissento.

 

Ma mi colpisce soprattutto che una persona candidata fino a poco tempo fa alla guida della comunità romana diventi ambasciatore d' Israele alimentando quella confusione di ruoli e quell' equazione tra Stato d' Israele e ebrei della diaspora contro cui ci battiamo da sempre».

 

Il tema è delicato, concede Riccardo Pacifici , ex presidente della comunità romana che alle elezioni per la sua successione ha sostenuto Ruth Dureghello contro la stessa Nirenstein: «È una nomina a distanza atipica e sorprendente ma sono convinto che quando si concretizzerà, nell' estate del 2016, sarà per noi ebrei italiani un' opportunità di volta per rafforzare il legame tra due paesi amici.

FIAMMA NIRENSTEIN FRANCO FRATTINI FIAMMA NIRENSTEIN FRANCO FRATTINI

 

Fiamma è intellettualmente onesta e farà bene. Eppure...». Eppure? «Eppure sento già montare quell' odioso sospetto che mi accompagna sin da piccolo, quando i compagni mi chiedevano se essendo ebreo tifassi Italia o Israele e io scherzando ripetevo di essere romanista.

 

riccardo pacifici con mogliericcardo pacifici con moglie

Nessuno sospetterebbe mai Obama di lealtà agli Usa ma noi ebrei dobbiamo sempre dimostrare di essere più leali degli altri. Per questo ho voluto fortemente la mostra "Prima di tutto italiani" e i manifesti per il ritorno a casa dei marò affissi su tutti i muri del ghetto a Roma».

Ultimi Dagoreport

elon musk steve bannon village people donald trump

KITSCH BUSSA ALLA NOSTRA PORTA? – LA MOTOSEGA DI MUSK, I SALUTI ROMANI DI BANNON, IL BALLO DI TRUMP COI VILLAGE PEOPLE: FARSA O TRAGEDIA? - VINCENZO SUSCA: ‘’LA CIFRA ESTETICA DELLA TECNOCRAZIA È IL KITSCH PIÙ SFOLGORANTE, LOGORO E OSCENO, IN QUANTO SPETTACOLARIZZAZIONE BECERA E GIOCOSA DEL MALE IN POLITICA - MAI COME OGGI, LA STORIA SI FONDA SULL’IMMAGINARIO. POCO IMPORTANO I PROGRAMMI POLITICI, I CALCOLI ECONOMICI, LE QUESTIONI MORALI. CIÒ CHE IMPORTA E PORTA VOTI, PER L’ELETTORE DELUSO DALLA DEMOCRAZIA, TRASCURATO DALL’INTELLIGHÈNZIA, GETTATO NELLE BRACCIA DI TIK TOK, X, FOX NEWS, È EVOCARE NEL MODO PIÙ BRUTALE POSSIBILE LA MORTE DEL SISTEMA CHE L'HA INGANNATO”

friedrich merz ursula von der leyen manfred weber giorgia meloni

DAGOREPORT - CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO DEI NAZI DI AFD NELLE FILE DELL’OPPOSIZIONE, TUTTO È CAMBIATO - E DAVANTI A UN’EUROPA DI NUOVO IN PIEDI, DOPO IL KNOCKOUT SUBITO DAL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, PER LA ‘DUCETTA’ SI PREPARANO GIORNI ALL’INSEGNA DELLE INVERSIONI A U – L’ITALIA HA VOTATO CON L'EUROPA LA RISOLUZIONE SULL'INTEGRITÀ TERRITORIALE DI KIEV, CONTRO GLI STATI UNITI – CHI HA CAPITO L’ARIA NUOVA CHE TIRA, E' QUEL “GENIO” DI FAZZOLARI: “LA VOGLIA DI LIBERTÀ DEL POPOLO UCRAINO CHE È STATA PIÙ FORTE DELLE MIRE NEO IMPERIALI DELLE ÉLITE RUSSE” - SE NON AVESSE DAVANTI QUELL’ANIMALE FERITO,  QUINDI PERICOLOSO, DI SALVINI, LA STATISTA DELLA GARBATELLA FAREBBE L’EUROPEISTA, MAGARI ALL’ITALIANA, CON UNA MANINA APPOGGIATA SUL TRUMPONE – MA ANCHE IN CASA FDI, C’È MARETTA. IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI EDMONDO CIRIELLI HA IMPLORATO MERZ DI FARE IL GOVERNO CON I POST-NAZI DI AFD…

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?