enrico rossi con la mascherina

“POTEVANO ASPETTARE 7 GIORNI MA FONTANA E SALA HANNO FATTO LA CORSA ALLA RIAPERTURA E IL GOVERNO SI È ADEGUATO…” - IL GOVERNATORE DELLA TOSCANA, ENRICO ROSSI: “UN PO’ DI PRUDENZA NON AVREBBE FATTO MALE. IL PESO DELLA LOMBARDIA NELLE SCELTE C'È, È INUTILE NEGARLO. CERTO QUALCHE RIFLESSIONE, ANCHE AUTOCRITICA, NON AVREBBE GUASTATO DA PARTE DI QUELLA REGIONE - DE LUCA ED EMILIANO? HANNO FATTO GAZZARRA…”

Maria Teresa Meli per il “Corriere della Sera”

 

ENRICO ROSSI CON LA MASCHERINA

Enrico Rossi, presidente della Toscana, lei era contrario a questa riapertura generalizzata, ma l' ha accettata.

«Tocca al governo decidere. Non si possono fare fughe in avanti o fare i pierini, gli sceriffi o, peggio ancora, proporre passaporti sanitari che non esistono e patenti di immunità che sono delle sciocchezze. Tutto questo non funziona e comunque non si può creare un clima di contrapposizione tra regioni. Sarebbe sbagliato».

attilio fontana beppe sala

 

Però lei è preoccupato della riapertura della Lombardia.

«L' esperienza ci dice che la diffusione del virus in Toscana, come in altre regioni, è stata il prodotto della fuga dalla Lombardia poco prima del lockdown . Quindi un po' di prudenza e la pazienza di aspettare una settimana in più non so a chi avrebbero potuto far male. La verità è che Fontana e Sala hanno fatto la corsa per la riapertura e alla fine il governo si è adeguato. Invece una maggiore gradualità terrebbe insieme meglio il Paese».

 

Ce l' ha con la Lombardia e con Sala?

VINCENZO DE LUCA

«Non voglio ergermi a giudice, ma come si fa a dire "ce ne ricorderemo" in polemica con la Sardegna? Comunque no, non ce l' ho con la Lombardia. Anzi, mi ha colpito in positivo Mattarella che cerca di farci sentire tutti partecipi di una vicenda nazionale andando a celebrare il due giugno a Codogno».

 

Lei critica anche i governatori «sceriffi», si riferisce a Vincenzo De Luca e Michele Emiliano?

«Si, hanno fatto un po' di gazzarra. Del resto, tutti sanno che ci sono due atteggiamenti che portano un facile consenso: uno quello improntato a una rigidità assoluta, l' altro quello di chi spinge per riaprire e che intercetta un bisogno vero. Però così facendo si rischia di alimentare una democrazia emozionale: un pendolo che sbanda una volta da una parte, una volta dall' altra. E quindi così si genera più confusione che altro».

MICHELE EMILIANO ILVA

 

E se fosse stato il Sud a trovarsi nella condizione della Lombardia?

«Bella domanda. Il peso della Lombardia nelle scelte c' è, è inutile negarlo. Certo qualche riflessione, anche autocritica, non avrebbe guastato da parte di quella regione».

 

La Lombardia ora è nel mirino dei magistrati...

«Capisco che c' è l' obbligatorietà dell' azione penale, ma penso che non ci siano responsabilità di omicidio colposo o doloso. Sono stati fatti errori da parte della politica, ma non certo per cattiva volontà. Non si possono fare processi staliniani e cercare capri espiatori».

 

PIERPAOLO SILERI GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA

In generale che giudizio dà del governo in questa emergenza?

«Nella prima fase l' azione del governo ha avuto una qualche efficacia. Forse avremmo dovuto chiudere prima le zone colpite. Ora secondo me il fallimento maggiore si registra sul fronte della scuola. Bene, invece per quanto riguarda la liquidità e sussidi. Ci saranno ritardi, ma è normale. Però si deve sapere che non si può vivere tutta la vita di sussidi. Né si può dire che con il recovery fund si possono finalmente abbassare le tasse perché poi l' Europa ci spernacchia».

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO