giuseppe conte decreto

IL GOVERNO LAVORA CON IL FAVORE DELLE TENEBRE – APPROVATO IN PIENA NOTTE (TANTO PER CAMBIARE) IL DECRETO LEGGE CHE CONTIENE LE NORME SULLA APP ANTI-CONTAGIO E SULLO STOP ALLE SCARCERAZIONI – I DATI RACCOLTI “IMMUNI” SERVIRANNO SOLO PER FINI DI RICERCA E TRACCIAMENTO, E OVVIAMENTE SARANNO ANONIMI. SARANNO DISTRUTTI ENTRO IL 2020

 

 

Mario Ajello per “il Messaggero”

 

conte meme

Il via libera del Consiglio dei ministri arriva nella notte. Non è il primo, anzi viene da dire: come al solito. Il pacchetto di norme su cui Conte e i suoi hanno lavorato varato contiene, anzitutto, quelle sulla app anti-contagio. Chi vorrà scaricare l'app riceverà «informazioni dettagliate e trasparenti al fine di raggiungere una piena consapevolezza sulle finalità e sulle operazioni di trattamento».

 

alfonso bonafede francesco basentini 1

Ecco l'articolo 6 del decreto legge in cui si stabiliscono le regole di base per Immuni, il sistema per il tracciamento dei contatti scelto dal governo. Il decreto stabilisce che i «dati personali raccolti siano esclusivamente quelli necessari ad avvisare gli utenti di rientrare tra i contatti stretti di altri utenti risultati positivi». Conferma che il «tracciamento dei dati sia basato sul trattamento di dati di prossimità dei dispositivi, resi anonimi oppure, ove ciò non sia possibile, pseudonimizzati» e che «è esclusa in ogni caso la geolocalizzazione dei singoli utenti».

app coronavirus 2

 

Tutela della salute ma anche della privacy: questa l'intenzione su cui Conte si è soffermato e che accomuna con diverse sfumature tutto il governo. Secondo il testo, devono essere «garantite su base permanente la riservatezza, l'integrità, la disponibilità e la resilienza dei sistemi e dei servizi di trattamento dei dati» nonché «misure adeguate ad evitare il rischio di reidentificazione degli interessati».

app coronavirus

 

Si stabilisce anche la distruzione dei dati, anche se una data al momento non può essere fissata: «I dati relativi ai contatti stretti sono conservati, anche nei dispositivi mobili, per il periodo strettamente necessario al trattamento, la cui durata è stabilita dal ministero della Salute ma comunque non oltre il 31 dicembre 2020».

giuseppe conte stappa

 

Il decreto conferma che i dati «non possono essere utilizzati per finalità diverse» da quelle del tracciamento dei contatti per l'emergenza Coronavirus. E che chi non scaricherà l'app non subirà «alcuna limitazione o conseguenza in ordine all'esercizio dei diritti fondamentali».

 

GLI ASCOLTI

PIERPAOLO SILERI GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA

Il decreto - approvato nella notte - fa anche slittare dal 30 aprile al primo settembre l'entrata in vigore della riforma delle intercettazioni. Molto più spinosa invece la terza parte del decreto. S'è decisa la concessione degli arresti domiciliari, ai condannati al 41 bis, con il parere della Direzione nazionale antimafia e delle procure distrettuali. Così il governo intende mettere un argine alle scarcerazioni di boss della criminalità organizzata, disposte per gravi ragioni di salute dalla magistratura di sorveglianza.

 

francesco basentini alfonso bonafede

Tema spinosissimo e il Guardasigilli, Alfonso Bonafede, insieme a Conte ha deciso di intervenire con questa norma, contenuta nel decreto che ha diverse misure in materia di giustizia. Non solo. La stretta potrebbe andare anche oltre e prevedere il parere preventivo dell'ufficio diretto da Federico Cafiero De Raho e delle procure distrettuali anche per la concessione dei permessi per i mafiosi che sono in carcere. «Il governo risponde con i fatti», ha detto Bonafede alla Camera, in seguito alle contestazioni di FdI (secondo cui il governo starebbe scarcerando i mafiosi).

 

giuseppe conte meme

Ma non mancano dissensi su questa misura nella maggioranza rossogialla e perfino dentro i singoli partiti che la compongono. Se Cosimo Ferri di Italia Viva pensa che le misure annunciate dal ministro siano «finalmente serie», Gennaro Migliore sempre del gruppo renziano ritiene invece, al pari di FI, che così si rischi di compromettere l'autonomia della magistratura. Migliore chiede anche la rimozione dei vertici del Dap, «veri responsabili delle improvvide scarcerazioni» e ne chiede la rimozione. Anche Valter Verini, del Pd, punta l'indice sul Dap, al cui vertice arriva come vice capo il pm Roberto Tartaglia, con il via libera del Csm: «La vicenda del monitoraggio di tutti i carcerati ultra settantenni gravemente malati è stata gestita in modo sbagliato».

pasquale zagaria 1

 

Nel decreto legge c'è un'altra proroga. Per cui la data ultima per il rinvio delle udienze dei procedimenti civili e penali pendenti, e lo stop al decorso dei termini «per il compimento di qualsiasi atto» (previsti dal Cura Italia), sarà il 12 maggio. È autorizzato poi fino al 31 luglio, presso ciascun ufficio del pubblico ministero che ne faccia richiesta, il deposito con modalità telematica.

giuseppe conte meme

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…