giuseppe conte luigi di maio dario franceschini matteo salvini

“VENDUTO, VENDUTO” – BAGARRE ALLA CAMERA DURANTE LA REPLICA DI CONTE, TRA QUALCHE SALUTO ROMANO E ARIA FRIZZANTINA (COPY CLAUDIO BORGHI) - “GIUSEPPI” MANDA FRECCIATINE MANCO TROPPO VELATE A SALVINI E ALLA LEGA: “PARLARE DI TRADIMENTO È MISTIFICAZIONE. ABBIAMO LAVORATO IN MANIERA LINEARE CON PD, M5S E LEU” - “DALLA LEGA ESPRESSIONI VOLGARI. VOLEVATE ANDARE ALLE ELEZIONI PER AVERE PIÙ POLTRONE?” - VIDEO

 

 

 

 

 

Governo, deputati Lega interrompono Conte: Venduto! Elezioni!

giuseppe conte luigi di maio

(LaPresse) - "Dignità, dignità". "Elezioni, elezioni". Sono questi i coro che i deputati leghisti hanno a lungo scandito nell'aula alla Camera nel corso della replica del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. "Venduto", è un'altra accusa dei parlamentari del Carroccio.

 

Alessandro Sala per www.corriere.it

 

Revisione del decreto sicurezza, un ruolo nuovo in Europa, una nuova legge elettorale. Una manovra economica che proverà a conciliare sviluppo sostenibile, riduzione delle tasse e controllo del debito pubblico. L’avvio di un «green new deal» per puntare sull’economia circolare e sulla salvaguardia del territorio. E la trasformazione dell’Italia in una «smart nation», con una grande opera di digitalizzazione e di apertura all’innovazione tecnologica.

 

discorso di conte alla camera per la fiducia al governo

Il capo del governo, Giuseppe Conte, ha presentato alla Camera le linee programmatiche del suo nuovo esecutivo e ora attende la prima fiducia. Un voto che non dovrebbe riservare sorprese, essendo la nuova maggioranza M5S-Pd-Leu piuttosto solida, almeno in questo ramo del Parlamento. Ma che viene accompagnato dalle tensioni scatenate dalla Lega e da Fratelli d’Italia prima nella manifestazione all’esterno di Montecitorio, tra slogan e qualche saluto romano, e poi in Aula con la dura contestazione allo stesso Conte, apostrofato con un «Venduto, venduto!» durante la replica del pomeriggio.

 

luciana lamorgese giuseppe conte luigi di maio 1

Il premier ha risposto ai contestatori spiegando che l’Italia è una democrazia parlamentare e ha accusato i deputati della destra di avere fatto carta straccia della Costituzione e di avere sbagliato giuramento («perché i ministri che hanno giurato letteralmente hanno giurato di tutelare l’interesse esclusivo della nazione non del proprio partito»). Conte ha ricordato che andare al voto sarebbe stato irresponsabile perché non si può chiamare il Paese alle urne solo perché lo decidono una forza politica o il suo leader.

 

giuseppe conte

E, senza citarlo direttamente, ha punzecchiato più volte Matteo Salvini ricordando che dopo la mozione di sfiducia i ministri leghisti non si sono dimessi e che «ai Consigli europei ci si deve andare sempre e bisogna andarci preparati ed è quello che noi faremo», riferimento neppure troppo velato alle assenze dell’ex ministro dell’Interno sulla scena Ue. Il leader della Lega, dal canto suo, aveva preso parte alla mobilitazione in piazza e aveva annunciato di voler fare «una opposizione in modo serio in Parlamento e in mezzo alla gente, da nord a sud, città per città». «Se per far dispetto a me si dovesse tornare indietro su quota 100 e tornare alla Fornero, o sul decreto sicurezza — aveva aggiunto —, non li lasceremo uscire da quel Palazzo, ci staranno giorno e notte, Natale e Ferragosto».

matteo salvini gelato

 

A seguire i passaggi fondamentali delle dichiarazioni programmatiche illustrate dal capo del governo.

 

***

 

«Mattarella saggio e equilibrato»

Alle 11.11 inizia l’intervento del premier Conte con un ringraziamento al presidente della Repubblica «che anche in queste ultime fasi determinanti per la vita della nostra Repubblica ha guidato il Paese con equilibrio e saggezza ed è stato riferimento imprescindibile per tutti». Conte esordisce parlando di un progetto politico «per una nuova fase riformatrice» e di un programma «che è una sintesi per l’Italia del futuro». Insiste sull’aggettivo «nuovo», che ripete più volte, parlando di un diverso metodo e di una correzione di quanto non ha funzionato nella precedente esperienza. Un’evoluzione ci sarà, assicura, e sarà anche e soprattutto di tipo «culturale».

 

Un nuovo linguaggio

giuseppe conte luigi di maio dario franceschini

Il primo sentito applauso arriva quando Conte dichiara di volere lasciare alle spalle «il frastuono dei proclami inutili e le dichiarazioni roboanti» a favore di «un nuovo lessico» e di una «lingua mite» perché «siamo consapevoli che la forza della nostra azione non si misurerà con l’arroganza delle nostre parole» (un appello in tal senso era stato lanciato nei giorni scorsi sul Corriere da un gruppo professori e ricercatori universitari). Precisa poi che la squadra, accomunata dall’obiettivo di un «nuovo umanesimo», sarà unita per il resto della legislatura. L’appello alla sobrietà è esteso anche alla comunicazione in Rete: «Mi auguro che la sobrietà» della maggioranza «possa essere contagiosa e orientare positivamente i comportamenti dei cittadini, a iniziare dall’uso responsabile dei social-network, che non di rado diventano ricettacoli di espressioni ingiuriose e di aggressioni verbali. Non posso non stigmatizzare, ancora una volta, gli ignobili attacchi indirizzati, nei giorni scorsi, a due mie ministre, la senatrice Teresa Bellanova e l’onorevole Paola De Micheli, alle quali rinnovo la mia partecipe vicinanza».

luciana lamorgese matteo salvini 4luciana lamorgese giuseppe conte luigi di maio

 

«Si parte dagli asili nido»

Le prime misure che il nuovo governo si appresta ad adottare, spiega il premier, sono però nel campo della famiglia e dell’educazione. «Partiremo dagli asili nido — dice —. Non possiamo indugiare oltre. Bisogna lavorare per una integrazione sempre maggiore delle donne nella vita sociale e produttiva». Conte, che ricorda come la crescita dell’Italia non sia sufficiente a garantire sviluppo, parla poi della necessità di insistere sul tema della formazione e della preparazione dei giovani e annuncia un innalzamento dell’obbligo scolastico con un sempre maggiore sostegno alle famiglie a basso reddito.

 

«L’Italia sarà una smart nation»

la pochette di giuseppe conte

Conte ricorda che «questo è il governo più giovane della storia della Repubblica, e non per merito di chi parla che alza la media anagrafica». E per questo dovrà lavorare soprattutto per i giovani, «soprattutto quelli del Sud, costretti ad espatriare con conseguente declino della nazione». Primo obiettivo, in questo campo, la lotta al precariato, con un coordinamento tra azione pubblica e privata. Il governo dovrà dettare le regole del gioco e elaborare una politica industriale: «Rilanceremo gli investimenti — dice — e opereremo per trasformare l’Italia in una smart nation». Per questo, ricorda, è stato fortemente voluto il nuovo ministero dedicato all’innovazione tecnologica e alla digitalizzazione.

 

 

GIUSEPPE CONTE FIDUCIA 2018

 

Autostrade e ponte Morandi

Conte poi sgombra il campo sulla posizione del governo nel campo delle concessioni autostradali: la linea non cambia, in particolare in relazione alla tragedia del ponte Morandi di Genova. Non cita mai Atlantia o i Benetton, ma spiega che non ci sarà nessun cedimento agli interessi privati, anche per rispetto alla memoria delle vittime del crollo. «Renderemo più efficiente e razionale il sistema delle concessioni — annuncia — operando una progressiva e inesorabile revisione di tutto il sistema». Applausi calorosi dai banchi del M5S, più tiepidi da quelli del Pd (in passato i pentastellati avevano accusato i dem di fare melina sulla condanna di quanto accaduto proprio per una vicinanza politica alla famiglia Benetton).

matteo salvini irina osipova gianluca savoini claudio d'amico

 

 

 

Il «green new deal»

sergio mattarella giuseppe conte 8

Il premier, evocando Roosevelt, anticipa poi l’avvio di un «green new deal per la rigenerazione urbana», un’azione articolata per lo sviluppo sostenibile che parta dalla salvaguardia dell’ambiente. Per esempio con lo stop a nuove concessioni per trivellazioni legate all'estrazione di idrocarburi, con conseguente riconversione energetica verso le fonti rinnovabili. Tra gli altri obiettivi «verdi» indicati come prioritari, la «protezione della biodiversità e dei mari», «il contrasto ai cambiamenti climatici» e l’avvio di una politica di economia circolare «che favorisca la cultura del riciclo e dismetta definitivamente la cultura del rifiuto».

MATTEO SALVINI SMARTPHONE

 

Evasione fiscale e salario minimo

giuseppe conte

Conte rilancia anche il tema della lotta all’evasione fiscale: «Tutti devono pagare le tasse, ma proprio tutti, affinché poi tutti ne paghino di meno». Non si parla più di flat tax ma di riduzione del cuneo fiscale, ovvero gli oneri sul costo del lavoro, a favore dei lavoratori. E annuncia una legge sulle relazioni sindacali e una «applicazione erga omnes dei contratti collettivi», sostanzialmente il salario minimo. «Occorre anche contrastare le odiose forme di sfruttamento dei lavoratori che finiscono col creare quelle che una volta avremmo chiamato condizioni di schiavitù — spiega il premier — e realizzare un piano strategico di prevenzione degli infortuni sul lavoro: il numero ancora troppo elevato di decessi e di gravi infortuni non può essere tollerato, non possiamo accettare che in Italia si possa morire nello svolgimento della propria attività legislativa».

Nicola Zingaretti Luigi Di Maio Giuseppe Conte

 

I vincoli di bilancio

I tanti propositi dovranno però confrontarsi con la situazione del bilancio pubblico. Conte conferma di volere neutralizzare le clausole di aumento automatico dell'Iva e ammette che «sarà una manovra impegnativa». «Realizzeremo questa visione tenendo conto dei vincoli di finanza pubblica e della sostenibilità del debito — puntualizza — che avvieremo lungo un percorso di riduzione. In questo modo potremo arrivare a liberare nuove risorse da reinvestire». E quanto ai vincoli europei, «occorre migliorare il Patto di stabilità e di crescita e la sua applicazione, per semplificarne le regole, evitare effetti pro-ciclici, e sostenere gli investimenti a partire da quelli legati alla sostenibilità ambientale e sociale».

 

La riduzione dei parlamentari

giuseppe conte riccardo fraccaro giancarlo giorgettiiva garibaldi luca morisi matteo salvini

Capitolo riforme: «Intendiamo introdurre il disegno costituzionale che prevede la riduzione del numero dei parlamentari — fa presente Conte —. E questo prevedendo un percorso volto a garantire le garanzie costituzionali». L’aula rumoreggia: applausi dalla maggioranza, critiche e insulti dall’opposizione, con riferimenti al caso Bibbiano. Il premier parla espressamente di agevolare l’accesso al Parlamento delle forze politiche minori evocando dunque l’approvazione di una nuova legge elettorale. Un passaggio delicato, questo, perché presuppone che — salvo incidenti di percorso — la legislatura avrà tempi lunghi per evitare un ritorno alle urne con le attuali regole, più favorevoli a Salvini e al centrodestra. Non dice, Conte, a quale modello si ispirerà la riforma, che dovrà uscire da un percorso «quanto più possibile condiviso in sede parlamentare», ma ipotizza «una riforma dei requisiti di elettorato attivo e passivo per l’elezione del Senato e della Camera» (per esempio la riduzione dei requisiti di età per eleggere ed essere eletti al Senato).

Il ritorno del Biscontematteo salvini andrea crippa

 

L’Italia e l’Europa

Molta enfasi è dedicata all’adesione al progetto europeo, uno dei punti di svolta rispetto alla precedente alleanza. «È dentro il perimetro dell’Unione europea e non fuori da esso che si deve operare per il benessere degli italiani — spiega Conte —, rilanciando un progetto che per decenni ha assicurato pace e prosperità». Avanza poi l’idea di una conferenza sul futuro dell’Europa per rilanciare «un nuovo protagonismo del nostro continente». Ribadisce poi la fedeltà all’alleanza atlantica e auspica «una stabilizzazione e uno sviluppo del Mediterraneo allargato» pur non rinunciando a «continuare a sviluppare i rapporti con i grandi attori globali, come India, Russia e Cina, e con le aree di maggiore interesse per il nostro sistema produttivo».

giuseppe conte abbraccia di maio e festeggia la vittoria del m5s alle elezioni 2018 5

 

DENIS VERDINI MATTEO SALVINI GIANCARLO GIORGETTI

«Rivediamo il decreto sicurezza»

Altro tema di svolta è l’immigrazione: «Non possiamo più prescindere da un’effettiva solidarietà tra gli Stati dell’Unione europea — dice Conte —. Solidarietà che è stata più volte annunciata ma mai realizzata concretamente». Il capo del governo parla della necessità di affrontare «l’epocale fenomeno migratorio» con una vera integrazione «per chi ha il diritto di rimanere» e il rimpatrio «per coloro che non lo hanno». E qui si arriva inevitabilmente al Decreto Sicurezza bis, ultimo atto del precedente esecutivo a trazione leghista: «Rivedremo la disciplina in materia di sicurezza alla luce delle osservazioni critiche formulate dal Presidente della Repubblica — annuncia Conte — , il che significa recuperare, nella sostanza, la formulazione originaria del più recente decreto legge, prima che intervenissero le integrazioni che, in sede di conversione, ne hanno compromesso l’equilibrio complessivo».

MATTEO SALVINIgiuseppe conte riceve l'incarico per la formazione del suo secondo governo 9

 

«È il tempo del coraggio»

Infine una considerazione sul nuovo esecutivo: «Le forze politiche che hanno dichiarato la propria disponibilità a sostenere questo governo hanno dato prova di coraggio. Hanno messo da parte i pregiudizi», che come riconosceva Hanna Arendt, esistono in politica, sono in parte ineliminabili e sono un pezzo del nostro passato». E ancora: «Una squadra di ministri competenti, provenienti da forze politiche differenti, avrà l’onore e la responsabilità di offrire al Paese un governo stabile e autorevole. Dovremo mostrare coesione di spirito e unità di azione, nel segno della collaborazione e della lealtà». Le parole conclusive di Conte scatenano però la protesta della Lega dai cui banchi parte un coro «elezioni elezioni» (poco prima lo slogan era «poltrona, poltrona») che non si interrompe fino a quando il presidente dell’Aula, Roberto Fico, chiude la seduta.

 

GIUSEPPE CONTE DONALD TRUMP

 

 

meme su luigi di maio

I prossimi passi

Le dichiarazioni programmatiche di Conte sono state trasmesse al Senato, dove non sarà ripetuto l’intervento. Al termine degli interventi dei gruppi la Camera si esprimerà sulla fiducia con votazione nominale. Un procedimento piuttosto lungo: tutti i 630 deputati vengono chiamati al banco della presidenza per esprimere il voto. La prima chiama dovrebbe essere attorno alle 19,30, la procedura prevede che l’appello venga ripetuto per due volte. L’esito della votazione è atteso per le 21. Non ci dovrebbero però essere sorprese: la maggioranza a Montecitorio è di 316 deputati e M5S, Pd e Leu ne contano complessivamente 341, a cui si aggiungerà buona parte di quelli del gruppo misto in cui siedono tra gli altri +Europa, le minoranze linguistiche, il Psi e gli eletti nei collegi esteri.

PAPEETE COCKTAIL: LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE NICOLA ZINGARETTI BY GIANBOYgiuseppe conte al senato con pochette a 3 puntegiuseppe conte al g7 di biarritz con pochette a 4 puntegiuseppe conte contro salvini in senatomeme matteo salvini giuseppe conte al g7 di biarritz con pochette a 4 punte 1IL RITORNO DEL CONTE

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