giorgia meloni alessio butti intelligenza artificiale

IA IA OH! IL GOVERNO INVESTE UN MILIARDO PER CREARE UN “CAMPIONE NAZIONALE” DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE: UNA SOMMA RIDICOLA, CONSIDERANDO I FIOR DI QUATTRINI CHE GIRANO NEL SETTORE (OPENAI, LA SOCIETÀ DI CHATGPT, DA SOLA, POTREBBE VALERE 100 MILIARDI) – IL DDL APPROVATO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI ACCENTRA TUTTI I POTERI A PALAZZO CHIGI…

1. CARCERE PER CHI PRODUCE DANNI CON L’IA STRETTA SU FAKE E MANIPOLAZIONI

Estratto dell’articolo di Filippo Santelli per "la Repubblica"

 

ALESSIO BUTTI GIORGIA MELONI

Tanti principi, un “vecchio” miliardo e diversi nuovi reati. Si potrebbero sintetizzare così le anime - non per forza armoniche della legge italiana sull’Intelligenza artificiale approvata ieri in dal governo. Quella che vuole spingere lo sviluppo nel nostro Paese della tecnologia che cambierà tutto.

 

Quella che vuole renderla “antropocentrica”, scongiurando rischi noti o futuri. E quella che punta a evitare utilizzi distorti, portando gli algoritmi nel Codice penale ancora prima che entrino dentro case e uffici.

 

INTELLIGENZA ARTIFICIALE - PREVISIONI

Il miliardo per la «via italiana all’IA » era stato preannunciato dalla premier Meloni. Non risorse nuove, ma già presenti nel fondo nazionale per il venture capital e ora assegnate all’Intelligenza artificiale.

 

Le gestirà il ramo di Cassa depositi e prestiti dedicato agli investimenti in startup e Pmi innovative, e con il coinvolgimento dei capitali privati il governo si aspetta che crescano fino a 3 miliardi, avvicinando l’Italia agli altri big europei, pur senza colmare la distanza, e aiutandola a creare almeno un “campione nazionale” dei grandi modelli linguistici. Per competere nell’altra battaglia decisiva, quella per i talenti, gli sgravi fiscali per il rientro dei cervelli sono estesi agli esperti di IA.

 

intelligenza artificiale

[…] Dove non si tornerà indietro è sull’accentramento dei poteri a Palazzo Chigi. Spetterà al dipartimento innovazione oggi guidato dal sottosegretario Alessio Butti, padre della norma, scrivere ogni due anni la strategia nazionale sull’AI (la prima a breve), coordinarne l’attuazione e monitorare.  E saranno l’Agenzia per l’Italia digitale e quella per la Cybersicurezza, entrambe di orbita governativa, le autorità deputate a vigilare sul settore. […]

 

Un tema su cui il Parlamento potrebbe intervenire è la tutela dei contenuti protetti da diritto d’autore, che finora le grandi aziende tecnologiche hanno rastrellato dal web per addestrare i loro algoritmi senza remunerare chi li produce.

 

legge ue per regolare l intelligenza artificiale

Il principio a cui si rifà la norma – in linea con l’AI Act europeo – è l’opt-out, la facoltà per i titolari dei diritti di escludere l’utilizzo dei propri materiali. Ma […] il testo definitivo è ancora più asciutto, togliendo l’obbligo di indicare le fonti utilizzate. Radio e televisioni dovranno “bollinare” i contenuti generati o modificati con l’IA, rendendoli riconoscibili quando li trasmettono.

 

[…] l’approccio della legge appare sbilanciato su controllo e prevenzione. Nasce un reato, pena fino a cinque anni, per chi «al fine di creare nocumento» diffonde contenuti manipolati; l’utilizzo degli algoritmi si aggiunge alle aggravanti generiche; e reato sarà pure quello di chi sviluppa o utilizza l’IA senza adeguarsi alle misure di sicurezza. Pugno duro, su un’innovazione che ancora evolve velocissima.

 

intelligenza artificiale 1

2. AI, DUE AGENZIE PER LA SICUREZZA UN MILIARDO PER SPINGERE LE START-UP

Estratto dell’articolo di Arcangelo Rociola per "la Stampa"

 

[…]  Il disegno di legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri contiene molte conferme e poche novità rispetto alla bozza circolata nelle scorse settimane.

 

Pochi gli interventi restrittivi. Più corposi quelli a favorire un'industria dell'Ai che in Italia è in buona parte da costruire. Per facilitare questo processo, ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alessio Butti, «è previsto un investimento di circa un miliardo con la collaborazione di Cpd».

 

ALESSIO BUTTI GIORGIA MELONI

Soldi che, ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, serviranno a far nascere e crescere «startup che operano nel settore e consentire la nascita di un campione nazionale del settore». Ed è in direzione di facilitare la nascita di una filiera dell'Ai che andrebbe letta in particolare la decisione di dare all'Agenzia per l'Italia digitale (Agid) e all'Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) il ruolo rispettivamente di propulsore e controllore.

 

La scelta di due agenzie governative ha creato qualche malumore. Ma il testo, ha detto Butti, «è assolutamente in linea con quanto votato dall'Europarlamento, quello italiano è il primo governo che legifera in materia di intelligenza artificiale». Un ddl che per Butti «definisce senza equivoci chi elabora la strategia» e «chi monitora, chi vigila e chi notifica e sanziona».

 

INTELLIGENZA ARTIFICIALE NELL ASSISTENZA SANITARIA

[…] Niente accesso a queste tecnologie per i minori di 14 anni, senza consenso dei genitori. Mentre chi creerà un danno alle persone diffondendo video o audio modificati sarà punito con la «reclusione da uno a cinque anni», ha ricordato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Il guardasigilli ha ribadito la necessità del provvedimento, perché «ci troviamo davanti a una vera rivoluzione di cui non conosciamo gli esiti».

 

Forse la parte più coraggiosa del ddl riguarda la sanità. Il trattamento dei dati, anche personali eseguiti da soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro, sono dichiarati «necessari ai fini della realizzazione e dell'utilizzo di banche dati e modelli di base», quindi, «di rilevante interesse pubblico».

 

meloni butti

I dati personali quindi si potranno usare per l'addestramento di modelli in grado di fare diagnosi e immaginare cure, «restando fermi i poteri ispettivi e sanzionatori dell'Autorità garante per la protezione dei dati personali».

 

Il motivo è consentire ricerca e potenziamento di questi strumenti. E sempre per potenziare le competenze in ambito Ai, il disegno di legge estende il regime di agevolazioni fiscali per far tornare in Italia ricercatori dall'estero. Sempre lato formazione, una curiosità: il testo prevede che studenti ad «alto potenziale cognitivo» possano seguire corsi di formazione superiori vedendosi riconosciuti crediti formativi. Una pratica già diffusa negli Stati Uniti.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...