tajani meloni giorgetti

GOVERNO A PEZZI: COME DAGO DIXIT, FORZA ITALIA RIBOLLE E DIVENTA UN PROBLEMA PER LA MELONI DOPO L’AFFONDO CONTRO GIORGETTI SUL SUPERBONUS: “ABBIAMO GIÀ PRESO UN CEFFONE CON IL MES, NON POSSIAMO USCIRE INDEBOLITI DI NUOVO” - I MINISTRI DI FORZA ITALIA SONO PRONTI A RILANCIARE L’ASSALTO IN CDM SE IN MATTINATA NON MATURERÀ UN ACCORDO CON IL MEF. MA L’IPOTESI DI UN ALLUNGAMENTO DEL 110% FINO A FINE MARZO, COME CHIEDONO GLI AZZURRI, NON VIENE PRESA IN CONSIDERAZIONE DA GIORGETTI CHE CONSIDERA "RADIOATTIVO" IL SUPERBONUS...

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/flash-ndash-se-rsquo-opposizione-sinistra-scomparsa-379384.htm

 

Giuseppe Colombo per la Repubblica-Estratti

 

antonio tajani foto di bacco

La rabbia rimbalza sulle chat dei parlamentari a metà pomeriggio. Ribolle, Forza Italia. “Non possiamo essere trattati come cavie, sul Superbonus qualcosa ci deve dare, almeno il Sal straordinario”, recita il messaggio più velenoso. “Ci deve dare”. L’innominato è Giancarlo Giorgetti.

 

 

Il whatsapp parte dalla Sala del Mappamondo di Montecitorio, dove il ministro dell’Economia ha appena finito di ricordare i danni causati dal 110%. È la leva su cui monta lo stop all’ipotesi di una proroga di 2-3 mesi, per chi completerà il 70% dei lavori al 31 dicembre, che i forzisti chiedono a gran voce.

 

 

"Io ho i dati”, chiosa. Io, il custode dei conti pubblici. E i numeri sono peggiori di quelli messi in fila appena due mesi fa, con la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza. Un conto, per quest’anno, di 36 miliardi, che intanto potrebbe essere cresciuto di almeno altri venti. Per questo l’altolà: “Poi il Parlamento deciderà, ma in cuor mio - si impunta il titolare del Tesoro - so qual è il limite che posso fare e che proporrò al Cdm perché questa è la realtà dei numeri”.

GIANCARLO GIORGETTI - GIORGIA MELONI

 

 

Il Consiglio dei ministri in questione è quello che si terrà oggi pomeriggio a Palazzo Chigi. È qui che i ministri di Forza Italia sono pronti a rilanciare l’assalto se in mattinata non maturerà un accordo con il Mef. La traccia del malcontento recita grosso modo così, stando a quanto riferiscono fonti di partito: "Abbiamo già preso un ceffone con il Mes, non possiamo uscire indeboliti di nuovo”.

 

 

Ma quando Giorgetti parla, al Cdm mancano ancora ventiquattro ore. Troppe per allentare il pressing. Solo che le armi sono spuntate, la strategia da riadattare in corsa. È a quel punto che la catena dei parlamentari si scalda.

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani atreju

 

La linea in chiaro, affidata a una batteria di comunicati stampa, resta quella che Antonio Tajani ha inaugurato al mattino, quando ha provato a giocare d’anticipo rispetto all’audizione del ministro alla Camera. "Stiamo lavorando per una proroga del Superbonus, soprattutto per chi ha i lavori oltre il 70% vedremo se nel Milleproproghe o in altre soluzioni legislative”, l’indirizzo impartito.

 

Ma al ministero dell’Economia, l’ipotesi di un allungamento del 110% fino a fine marzo non è mai stata presa in considerazione. Sollecitarla, nelle intenzioni del leader dei forzisti, è quasi un modo per riesumarla. "Anche un modo per puntare a cento per poi ottenere cinquanta”, si lascia sfuggire il mite deputato Roberto Pella, tra i primi ad assorbire il dato di realtà che Giorgetti rovescia a Montecitorio.

giancarlo giorgetti giorgia meloni

 

Ecco perché nelle chat dei deputati spunta l’idea di convergere sul Sal (Stato avanzamento lavori) straordinario. Da tenere in gran riserbo, ma da testare nei messaggi che a sera raggiungono anche il telefonino del ministro dell’Economia. Scrive anche Tajani, per capire quali sono i margini effettivi.

 

(...)

È un’opzione al ribasso per gli azzurri, ma di fatto l’unica possibile. Solo che i numeri non tornano e per questo solo stamattina, a poche ore dal Cdm, si capirà se saranno riusciti a strappare qualche decimale in più.

GIANCARLO GIORGETTI - GIORGIA MELONI

 

Il Mef è disposto ad aprire solo a chi ha registrato un avanzamento dei lavori a ridosso del 100% (intorno al 90%), mentre Forza Italia vuole tenere l’asticella al 70%.

 

(...)

 

Una prospettiva che Forza Italia respinge prima ancora che possa prendere forma. Sarebbe un segnale insignificante, nullo di fatto. Al contrario un’altra sconfitta sul tema della casa, caro agli azzurri, che già la manovra ha messo nel mirino, con l’aumento della cedolare secca per gli affitti brevi.

 

GIANCARLO GIORGETTI GIORGIA MELONI ANTONIO TAJANI - QUESTION TIME SENATO

È di fronte a questa prospettiva che il partito si sfalda. Pella evoca anche il rinvio dell’intervento, con un emendamento al decreto Milleproroghe, nel 2024. È l’immagine plastica della soluzione al Superbonus che dilania i forzisti.

giorgia meloni antonio tajani

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...