giuseppe conte roberto speranza

IL GOVERNO FA FUORI COMMISSARI COME CARAMELLE MA SAPEVA BENISSIMO CHE IN CALABRIA NESSUNO STAVA ATTUANDO IL PIANO ANTI-COVID: È QUANTO EMERGE DAL VERBALE DEL TAVOLO TECNICO PER LA VERIFICA DEGLI ADEMPIMENTI REGIONALI DEL 8 E 9 OTTOBRE 2020. LA RIVELAZIONE DI ''POLICY MAKER'': IL COMMISSARIO COTTICELLI ERA INADEMPIENTE, MA È SCRITTO NERO SU BIANCO CHE I TECNICI DI TESORO E MINISTERO DELLA SANITÀ ERANO A CONOSCENZA DEL BUCO FIN DA MAGGIO

Giacomo Di Mola per https://www.policymakermag.it/

 

Il Governo sapeva perfettamente che in Calabria nessuno stava attuando il Piano anti-Covid: è quanto emerge dal verbale della “Riunione congiunta del tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali con il comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza” del 8 e 9 ottobre 2020, alla quale hanno preso parte (tra gli altri) tecnici dei Ministeri dell’Economia e dalla Sanità e del dipartimento degli Affari Regionali di Palazzo Chigi, che Policy Maker ha visionato.

GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA

 

Lo stato drammatico della sanità in Calabria

Una fotografia drammatica della sanità Calabrese ed una condanna senza appello per l’operato dell’allora Commissario ad acta Saverio Cotticelli, ma soprattutto un documento che mette nero su bianco che i tecnici di Ministero dell’Economia e Ministero della Sanità sapevano fin dal maggio che nessuno si stava occupando di quel piano, perchè quello che senza alcun dubbio ne era responsabile, ovvero il Commissario Saverio Continelli, denunciava “l’impossibilità di predisporre la bozza”. Non la mancanza di competenza in materia, la impossibilità.

 

Il documento rende chiaro un altro aspetto: al Governo sono ben consci dei risultati disastrosi della gestione commissariale di Cotticelli. Alla Riunione prendono parte, per il Tavolo di verifica degli adempimenti regionali, i tecnici del Ministero dell’Economia e del Ministero della Salute, Agenzia nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, del Dipartimento per gli Affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome, del Coordinamento salute per le regioni (se ci fossero nomi meglio).

SAVERIO COTTICELLI

 

Per il Comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza i rappresentanti di Ministero dell’Economia e del Ministero della Salute, dipartimento Affari Regionali di Palazzo Chigi, Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. idem

 

E nonostante un disastro dei debiti, pagamenti in forte ritardo e livelli essenziali di assistenza (ovvero le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini) in caduta libera, poco meno di un mese dopo, il 3 novembre, Saverio Cotticelli sarà confermato nel ruolo. I tecnici dei Ministeri dell’Economia e della Sanità non hanno dubbi sulle sue responsabilità, eppure il Ministro Roberto Speranza ed il Governo Conte vuole lasciare Cotticelli al suo posto.

cotticelli

 

La responsabilità del piano anti Covid19

Fino alla inverosimile intervista del 6 Novembre, nella quale Cotticelli dichiara di non sapere di essere responsabile per l’attuazione del piano anti-covid, segnando la fine del suo incarico. Ma già nella prima decade di ottobre a Tavolo e comitato ribadiscono al Commissario Cotticelli che il responsabile per il piano anti-Covid è lui.

 

Su questo il verbale della riunione dell’8 e 9 ottobre non lascia spazio a dubbi. Si legge infatti, dopo 4 pagine di argomentazioni tecniche e giuridiche: “Tavolo e comitato, pertanto, ribadiscono che nelle regioni sottoposte a piano di rientro e commissariate, il potere-dovere di predisporre e adottare il programma operativo covid-19, compete esclusivamente alla struttura commissariale, rientrando negli “atti organizzativi e gestionali” che la normativa richiamata riserva in via esclusiva al commissario ad acta designato. Si invita, pertanto, la struttura commissariale a trasmettere, con ogni sollecitudine, il Programma Operativo per la gestione dell’emergenza Covid-19″.

PIERPAOLO SILERI GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA

 

Non basta: “Tavolo e comitato ricordano alla struttura commissariale che in occasione della riunione del 25 maggio 2020 aveva invitato la struttura commissariale a trasmettere la bozza del programma operativo per la gestione dell’emergenza Covid-19 da approvarsi da parte del Ministero della salute, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze da monitorirarsi da parte dei predetti Ministeri congiuntamente”.

 

Guerra tra istituzioni sulla sanità in Calabria

A Maggio la struttura commissariale non si sarebbe detta “non competente”, come il Commissario Cotticelli dichiara ai microfoni dei giornalisti Rai, ma “rappresenta l’impossibilità di predisorre la bozza del Programma Operativo per la gestione dell’emergenza Covid-19, da approvarsi da parte del Ministero della salute, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, dal momento che la relativa gestione sarebbe stata già posta in essere dal soggetto attuatore”. Ovvero dal Presidente della Regione.

 

SAVERIO COTTICELLI A TITOLO QUINTO

La guerra intestina alle istituzioni regionali è un terzo capitolo di questo documento dai contorni agghiaccianti, se si pensa ai 2 milioni di Calabresi ai quali viene negata una sanità degna di un paese occidentale.

 

Si legge nelle conclusioni: “Tavolo e Comitato, nel rilevare il permanere delle criticità nei rapporti tra la struttura commissariale e il Dipartimento regionale, che sembrano essere peggiorati, invitano il Dipartimento regionale a fornire adeguato e tempestivo supporto alla struttura commissariale. Ricordano ancora una volta che un mancato e adeguato supporto alla struttura commissariale non può che ripercuotersi significativamente sul Servizio sanitario regionale della Regione Calabria”.

 

ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE

Nelle 118 pagine che abbiamo potuto leggere non c’è solo un dramma di una regione nella quale la sanità è sotto i livelli essenziali di assistenza, nella quale la pubblica amministrazione non paga i debiti e nella quale non si sta facendo nulla per affrontare la crisi pandemica. In queste 118 pagine, come spiega Roberto Rizza, che nelle scorse settimane è stato tra i promotori delle tante proteste che hanno attraversato la Calabria, all’indomani dello scoppio dell’affaire Conticelli, è scritto nero su bianco che “in Calabria nel 2019 e nel 2020, senza contare l’emergenza pandemica, non vi era personale medico e sanitario sufficiente a soddisfare il fabbisogno minim di assistenza di 2 milioni di Calabresi”.

Ultimi Dagoreport

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...