matteo salvini giuseppe conte antonio di pietro

“SE SALVINI VA A PROCESSO, PERCHÉ NON CI VANNO PURE GLI ALTRI MINISTRI?” - ANTONIO DI PIETRO STRAPPA LA POCHETTE A CONTE: “MI DISTURBA IL COMPORTAMENTO PILATESCO DI CHI ADESSO VUOLE SCARICARE SOLO SU SALVINI UNA RESPONSABILITÀ POLITICA CHE È ANCHE DI ALTRI MEMBRI DEL GOVERNO” - “IL PUBBLICO UFFICIALE HA L’OBBLIGO DI IMPEDIRE IL REATO, IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DOVEVA IMPEDIRLO. NON POTETE FARE DUE PESI E DUE MISURE ALTRIMENTI…”

Da “Radio Cusano Campus”

 

antonio di pietro 7

Antonio Di Pietro è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

 

Sul caso Gregoretti. “Dobbiamo partire da un presupposto tecnico: tenere bloccate delle persone sul suolo italiano è un atto di prepotenza che si chiama sequestro di persona. Stabilito questo la legge dice: se tu che sei al governo lo fai per difendere i confini e l’indipendenza dello Stato, anche se questo è reato tu non sei perseguibile.

conte salvini

 

Questo è il tema. Stabilito che nel caso di specie, la nave militare era italiana e non una nave da guerra straniera, stabilito che sopra alla nave non c’erano kamikaze ma dei poveracci che morivano di fame, a me disturba il comportamento pilatesco di chi adesso vuole scaricare solo su Salvini una responsabilità politica che è anche di altri membri del governo.

antonio di pietro

 

Il pubblico ufficiale ha l’obbligo di impedire il reato, il presidente del Consiglio e gli altri ministri dovevano impedirlo. Se Salvini va a processo per stabilire se è reato o no, perché non ci vanno pure gli altri ministri? Oggi fanno finta di dire che Salvini ha fatto tutto da solo, ma quella politica scellerata che è abuso delle proprie funzioni è una responsabilità costituzionale che riguarda tutti i componenti del governo. Se Salvini deve essere giudicato penalmente, devono essere chiamati in corresponsabilità tutti gli altri.

GIUSEPPE CONTE E MATTEO SALVINI A FIRENZE (DAL PROFILO INSTAGRAM DI GIUSEPPE CONTE)

 

Se un carabiniere vede uno che sta rubando non è che dice: no, non intervengo perché sono fuori servizio. Il silenzio di Conte e degli altri ministri mi ricorda Ponzio Pilato, si sono girati dall’altra parte e hanno fatto finta di niente. Personalmente ritengo che il blocco della nave Gregoretti sia stato un abuso, detto questo, hanno fatto una scelta politica così come con la Diciotti. O questo abuso ha soltanto una valenza politica, allora votate e assumetevi la responsabilità davanti al popolo, oppure non potete fare due pesi e due misure altrimenti trasformate Salvini in una vittima. Io fossi stato al governo o all’opposizione avrei votato per lasciare giudicare ai magistrati”.

antonio di pietro 4

 

LA PAPPAGORGIA DI MATTEO RENZI

Sulla prescrizione. “Mettendo da parte la reciproca antipatia personale con Renzi, non si può dire sempre che Renzi sbaglia ogni volta che parla. A mio avviso, quando c’è un rinvio a giudizio io cittadino voglio sapere se ho a che fare con una persona innocente o colpevole. Il problema di fondo è che oggi non lo vengo a sapere perché non si sa quando comincia e quando finisce il processo. Volete che ci sia la prescrizione? Bene, però stabilite che il termine iniziale della prescrizione cominci da quando il reato viene scoperto non da quando viene commesso. La maggior parte dei reati vengono scoperti anche anni dopo. Persone come Andreotti e Berlusconi hanno beneficiato la prescrizione per reati che sono stati scoperti molti anni dopo rispetto a quando sono stati commessi”.

GIUSEPPE CONTE PINOCCHIO IN MEZZO AL GATTO (LUIGI DI MAIO) E LA VOLPE (MATTEO SALVINI) MURALE BY TVBOYFRANCESCO SAVERIO BORRELLI E ANTONIO DI PIETRO

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...