HO UN GRILLO PER LA TESTA: "NON SOLO AUTOSTRADE, VOGLIAMO RIPRENDERE IN MANO ANCHE LE TELECOMUNICAZIONI" – BEPPE MAO IN SCENA ALLA VERSILIANA CITA IL CROLLO DI GENOVA PER ATTACCARE IL CARDINAL BAGNASCO – BORDATE CONTRO LA SINISTRA “CHE OGGI CI ROMPE IL CAZZO CONTRO LE NAZIONALIZZAZIONI E SCOMPARE PERCHE’ BORIOSA” - E SUI MIGRANTI: “SERVE MENO CUORE E PIU’ CERVELLO”
Matteo Pucciarelli per www.repubblica.it
Anche il governo giallo-verde ha la sua enclave "radical chic", eccola qui alla Versiliana, a cento metri in linea d'aria dal Twiga di Flavio Briatore. Una settimana esatta prima della kermesse ufficiale promossa dal Fatto Quotidiano - ospiti tra gli altri Luigi Di Maio, Alessandro Battista in collegamento dal Guatemala, Giancarlo Giorgetti ma pure Maurizio Landini e Nicola Gratteri - tocca a Beppe Grillo inaugurare la stagione in questa pineta benissimo frequentata, tra mostre, installazioni, sculture, apericene e laboratori per la raccolta di pomodori e cetrioli.
Il fondatore del M5S porta in scena il suo "Insomnia", che nelle ultime settimane in machette ha l'aggiunta "ora dormo!". La politica c'è, ovviamente, ma sempre un po' di sbieco e in pillole, come se il comico non volesse esporsi troppo. Per dire: Grillo non utilizza mai la parola "governo" né "Cinque Stelle" in un'ora e mezzo di show. Però benedice l'eventuale nazionalizzazione di Autostrade, attacca la sinistra ("scompare perché è boriosa") e il cardinale di Genova Angelo Bagnasco, sul caso della nave Diciotti e sul tema immigrazione in generale si limita ad un "serve meno cuore e più cervello".
beppe grillo in prima persona contro la gronda
Il crollo di Ponte Morandi viene citato al volo, però poi Grillo si sofferma sui funerali e racconta di essersene andato dalla Fiera quando ha visto arrivare Bagnasco con la scorta e il suo abbigliamento sfarzesco, "era lì col suo cappello dorato per celebrare la morte di operai, di povera gente che andava in vacanza, non ce l'ho fatta a rimanere...". Riguardo alla Diciotti, "sta diventando un caso mondiale, ci sono 60 milioni di persone che si spostano nel mondo, lasciando da parte un po' di cuore e mettendoci il cervello dobbiamo ragionare sul da farsi". Che sentita così, senza nota critica rispetto all'operato di Matteo Salvini, appare un sostanziale via libera alla faccia dura del vicepremier leghista (peraltro supportato da buona parte del M5S).
beppe grillo chiama salvini: c'e' un nero in spiaggia 2
Grillo ha ricordato gli albori del Movimento, quando ancora non si chiamava così, "noi facevamo battaglie di sinistra, andai a iscrivermi al Pd ma Piero Fassino ci chiuse la porta in faccia. Oggi la sinistra è noiosa, non emoziona più nessuno, non ha parole". La platea applaude convinta, ancor di più quando aggiunge che "il jobs act ha legalizzato lo sfruttamento del lavoro". Quella sinistra che "oggi ci rompe il cazzo contro le nazionalizzazioni, invece noi vogliamo riprendere in mano settori centrali del nostro Paese come anche le telecomunicazioni".
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Un po' comico e un po' padre del primo partito italiano, Grillo saluta la platea dicendo che "abbiamo davanti la più grande occasione di tutti i tempi". Ovvero ripensare completamente stili di vita e organizzazione della società. È il suo registro di sempre; alla fine sul palco per caso sale e si aggira anche un gatto. Scuro, ma non nero.
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