ECCO I DIARI DI BIN LADEN! (AVVERTITE DELL’UTRI) - A UN ANNO DALLA SUA MORTE, IN PERFETTO TEMPISMO CON LA STRATEGIA ELETTORALE DI OBAMA, L’ACCADEMIA DI WEST POINT SCODELLA 17 DOCUMENTI TROVATI NEL RIFUGIO DI ABBOTTABAD - SONO GLI ULTIMI ANNI DI OSAMA: LA GESTIONE DI AL QAEDA, LE “INUTILI VITTIME CIVILI TRA I MUSULMANI”, L’ANTIPATIA PER IL TERRORISTA YEMENITA AL AWLAKI (POI UCCISO DAI DRONI USA) - UNA SETTIMANA PRIMA DI MORIRE ESULTAVA PER LA PRIMAVERA ARABA: “ALLONTANATEVI DALLE DEMOCRAZIE SECOLARI” (DETTO, FATTO) - I LINK AI FILE INTEGRALI…

1 - QUI LA VERSIONE INTEGRALE DEI DOCUMENTI DI BIN LADEN, TRADOTTI IN INGLESE (IN PDF ZIPPATI)
Dal "Combating Terrorism Center" dell'Accademia di West Point -

http://bit.ly/IJ4PWb

2 - QUI IL REPORT "LETTERE DA ABBOTTABAD" SCRITTO DAGLI ESPERTI DELL'ACCADEMIA DI WEST POINT

http://bit.ly/IFKyQv


3 - BIN LADEN: PENTAGONO SVELA LE LITI E DELUSIONI DEGLI ULTIMI ANNI DI OSAMA - SU SITO ACCADEMIA WEST POINT PUBBLICATI 17 DOCUMENTI TROVATI AD ABBOTTABAD
(Adnkronos) - Un leader di al Qaeda allarmato dal "numero crescente di errori" commessi dai "fratelli" delle filiali di altri paesi, compreso Iraq e Yemen. E' questa l'immagine di un Osama Bin Laden preoccupato e deluso, sicuramente isolato, che emerge dalla lettera che scrisse nel 2010 ai suoi principali luogotenenti. La lettera e' tra i 17 file, tutti datati tra il 2006 e il 2011 scelti tra i 6mila trovati ad Abbottabad, e oggi pubblicati dal sito del Combating Terrorism Center dell'Accademia militare di West Point, ad un anno dal raid in un cui e' rimasto ucciso Bin Laden.

I documenti mostrano come, negli ultimi suoi anni, il leader terrorista abbia dovuto assisteste ad divisioni e contrasti interni all'organizzazione soprattutto riguardo al modo di gestire i nuovi gruppi affiliati, alcuni lontani geograficamente e non solo, che non mostravano molta disciplina o desiderio di seguire la linea dettata dall'alto. Bin Laden e gli altri leader storici quindi si mostravano delusi e irritati per gli attacchi contro i musulmani, per una strategia mediatica definita goffa e, soprattutto, per la riluttanza mostrata da questi gruppi a concentrarsi maggiormente negli attacchi contro gli Usa e gli alleati occidentali.

Tra gli esponenti della vecchia guardia che mostravano la propria frustrazione per la scarsa 'ortodossia' dei nuovi gruppi e' Adam Gadahn, il 33enne californiano convertito che e' diventato il portavoce americano di al Qaeda e per anni il volto e la voce delle minacce di Bin Laden contro l'Occidente. E' lui, insieme ad altri luogotenenti, a rivolgere un appello al capo affinche' sconfessi pubblicamente i gruppi affiliati che si rifiutano di essere fedeli alla linea, testimoniano ancora i documenti che l'amministrazione Usa ha deciso di mettere online.

Questi rappresentano una minima porzione dei documenti, dischetti ed altro materiale informatico portato via dai Navy Seal, insieme al corpo di Bin Laden, al termine del raid e che gli esperti di intelligence hanno definito il tesoro piu' grande mai rivenuto dall'inizio della guerra al terrorismo. La pubblicazione conferma, dopo il viaggio a sorpresa di Barack Obama a Kabul da dove ha pronunciato il discorso ad un anno dalla morte di Bin Laden, mostra come il presidente intenda fare dalla lotta al terrorismo uno degli argomenti centrali della campagna per la rielezione.


4 - BIN LADEN: DOCUMENTI SVELATI, SI VOLEVA CAMBIARE NOME AL QAEDA TROPPO LAICO, SI PENSAVA A QUALCOSA DI PIU' RELIGIOSO
(Adnkronos) - Al Qaeda come marchio, "la base" usato per la prima volta dai mujaheddin che combattevano contro i sovietici negli anni ottanta, ha ormai fatto il suo tempo, bisogna trovare un nome che esalti di piu' i sentimenti religiosi. E' quanto afferma l'ignoto autore di uno dei documenti trovati nell'ultimo covo di Osama Bin Laden ad Abbottabad e pubblicati oggi dai un sito militare americano. Nel documento si argomenta che il nome di al Qaeda ha fatto "diminuire tra i musulmani la sensazione che noi apparteniamo" alla loro fede mancando di un evidente collegamento religioso.

E si avanzano anche delle possibili alternative che abbiano chiari diferimenti islamici: Gruppo jihad e monoteismo, Gruppo dell'unita' musulmana, Partito dell'unificazione della naziona islamica e Gruppo di liberazione Al-Asqa. Con un marchio del genere - conclude il suo ragionamento l'ignoto autore del documento - la guerra condotta dagli americani contro al Qaeda potrebbe essere rappresentata in modo piu' efficace ed evidente come una guerra contro l'Islam.

Sono in tutto 175 le pagine pubblicate sul sito del Combating Terrorism Center dell'Accademia militari West Point, accompagnate da un rapporto, dal titolo "Lettere da Abbottabad: Bin Laden emarginato?", che fa un'analisi dei documenti, il piu' vecchio del settembre 2006 e l'ultimo all'aprile 2011, vale a dire nelle ultime settimane prima del raid. "Il dato piu' rilevante di questi documenti e' il fatto che rappresentano la frustrazione di Bin Laden con i gruppi regionali e la sua evidente inabilita' di esercitare controllo sulla sua azione - si legge nel rapporto - mentre tentava di convincerli ad evitare attacchi interni che provocano vittime tra i civili musulmani per concentrarsi invece contro gli Stati Uniti, definiti "il nostro obiettivo desiderato".


5 - AD OSAMA NON PIACEVA AL AWLAKI E LA SUA 'ISPIRE' LA SETTIMANA PRIMA DELLA MORTE SCRIVEVA SU PRIMAVERA ARABA
(Adnkronos) - Osama Bin Laden non aveva una grande opinione di Anwar al-Awlaki, il leader terrorista, cittadino americano, che e' stato ucciso in un attacco con i droni nello Yemen nel settembre del 2011. E il leader di Al Qaeda ammoniva i suoi seguaci sulle "pericolose conseguenze" della diffusione di 'Ispire', la rivista in lingua inglese pubblicata da al Qaeda della penisola arabica, accusata di avere dei contenuti assolutamente non appropriati.

E' questo un altro degli elementi dei documenti pubblicati oggi dai militari americani che mostrano anche una certa mancanza di confidenza nei confronti di Ayman al Zawahiri, diventato poi il suo successore. Il nome del medico egiziano ricorre poche volte nelle lettere di Osama, mai indicato come un punto di riferimento. Anzi il rapporto del centro anti-terrorismo suggerisce che forse sia stato proprio al Zawahiri ad agire contro i voleri di Bin Laden avviando la politica, rafforzata durante il suo mandato, di inglobare in al Qaeda i gruppi affiliati.

Nell'ultimo documento redatto appena una settimana prima del raid Usa, Bin Laden affronta la questione piu' calde del momento, quella della primavera araba, sottolineando la necessita' di riuscire a cavalcare la rivolta. L'obiettivo - scrive Bin Laden - e' quello di incoraggiare "le persone che non si sono ancora rivoltate ed esortandoli a ribellarsi contro i governi", cercando pero' di allontanarli dalle "mezze soluzioni" delle democrazie secolari.


6 - TERRORISMO: TORNA SUL WEB 'INSPIRE' LA RIVISTA DI AL-QAEDA IN YEMEN
(Adnkronos/Aki) - E' stato pubblicato oggi sul web l'ultimo numero di 'Inspire', la rivista di al-Qaeda in Yemen fondata dall'imam americano di origini yemenita, Anwar al-Awlaki, ucciso in un raid aereo il 30 settembre scorso a Mareb. Dopo la sua morte si riteneva che la rivista online di al-Qaeda in lingua inglese fosse stata chiusa. Invece, a sorpresa, e' stato pubblicato in formato Pdf sui principali forum jihadisti l'ottava e la nona edizione dopo mesi di assenza dal web. Nell'editoriale del magazine, nato nel 2010, si legge infatti che 'deludendo i nostri nemici, il numero nove e' disponibile. Inspire e' e sara' uno strumento efficace per il Jihad a prescindere da chi ne sara' responsabile''.

Nel numero 8 della rivista, l'ultimo firmato da al-Awlaki, l'imam e ideologo del gruppo invita ad usare "armi biologiche e chimiche contro gli Stati Uniti, la Francia e la Gran Bretagna". Scrive infatti che "l'uso di veleni, armi chimiche o biologiche contro le zone urbane e' lecito (in arabo Halal) e fortemente raccomandato visto l'enorme impatto sul nemico che potrebbe avere. Le popolazioni dei Paesi che sono in guerra contro i musulmani, e in particolare quelli che guidano questa guerra come Stati Uniti, Regno Unito e Francia, devono essere prese di mira dai nostri mujahidin".

Nel numero 9 della rivista si chiede invece l'editoriale, alla vigilia del primo anniversario della morta di Osama Bin Laden, se "l'assassinio di figure jihadiste di alto livello possa mai confermare le affermazioni di Obama? Dopo un decennio di guerra feroce, che ha piu' diritto alla sicurezza?".


7 - BIN LADEN: OBAMA, GIORNO UCCISIONE IL PIU' IMPORTANTE PRESIDENZA
(AGI/EFE) - Ad un anno dall'uccisione di Osama bin Laden in Pakistan Barack Obama rivela che quello "e' stato il giorno piu' importante della mia presidenza". Cosi' Obama in un'intervista alla Nbc (ripresa tra mille polemiche nella 'situation room', il cuore piu' segreto della Casa Bianca), che andra' in onda domani e di cui sono stati anticipati alcuni estratti. Il presidente ha spiegato che la ragione principale per cui ha dato l'ordine di lanciare l'operazione, "lancia di Nettuno" e' perche "in ultima istanza, mi fidavo al cento per cento dei Navy Seals", i commando della marina Usa che eliminarono il capo di al Qaeda ad Abbottabad.

 

OSAMA BIN LADEN - LETTERE DA ABBOTTABADOSAMA BIN LADENosama operationSITUATION ROOM - SUPEREROIosama-bin-laden-homeOSAMA BIN LADENabbottabad L'elicottero Usa abbandonato per un problema tecnico nei pressi del complesso in cui era nascosto Osama Bin Laden ad Abbottabad (Epa)elicotteroCOVO OSAMA COVO OSAMA amd imam anwar al awlaki COVO OSAMA FESTA PER LA MORTE DI OSAMAObama ha beccato Osama

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