femminicidio

I FEMMINICIDI SONO “UN’EMERGENZA”? PER UN ITALIANO SU QUATTRO, NO - PER IL 46,7% ALLA BASE DEL FENOMENO C’E’ LA RESPONSABILITA’ INDIVIDUALE, SOLO PER IL 31,4% LA COLPA E’ DELLA CULTURA MASCHILISTA E DEL PATRIARCATO - IL 49% DEI CITTADINI È CONVINTO CHE LA GELOSIA DEI PARTNER SIA UNA MANIFESTAZIONE DI AMORE - IL SONDAGGIO BY ALESSANDRA GHISLERI

Estratto dell’articolo di Alessandra Ghisleri per “la Stampa”

 

alessandra ghisleri a omnibus 1

Per il 35,8% degli italiani il femminicidio è un problema legato al degrado della società e dei suoi valori, ne sono convinti quasi il 40% degli uomini e il 43,6% di coloro che hanno un'età compresa tra i 45 e i 64 anni. Per il 30,2% si tratta invece di un fatto strettamente legato alla cultura e al contesto familiare; un ragazzo su 2 tra i 18 e i 24 anni aderisce a questa tesi.

 

Inoltre, a una lettura attenta non sfugge che il 22,3% delle donne e il 25,6% del target più giovane riconosce che manca una certezza della pena e in molti casi le condanne, una volta accertata la colpevolezza, si sono dimostrate troppo esigue e con facili scappatoie.

 

SONDAGGIO SUL FEMMINICIDIO

[…] L'81% delle donne interpreta il femminicidio come una vera emergenza, mentre per un uomo su quattro (27,3%) è una tematica "semplicemente" enfatizzata. Più di 100 donne uccise dall'inizio dell'anno, senza parlare delle violenze sessuali e psicologiche all'ordine del giorno; eppure, ancora esiste una certa resistenza anche tra i giovani (32,9%) a riconoscere il problema.

 

SONDAGGIO SUL FEMMINICIDIO

La denuncia più forte arriva dalla Sicilia (84%), dove più forte si alza il richiamo a educare la società alla cultura del rispetto e della non-violenza. […] La morte di Giulia Cecchetin […] Per un italiano su 3 (32,2%) si tratta dell'ennesimo femminicidio. Per una donna su 4 (24,5%) quest'onda emotiva che ha coinvolto l'intero Paese è strettamente connessa al fatto che non si trovino soluzioni possibili. Tuttavia, esiste un lato ancora più sentimentale in questa vicenda, se così possiamo definirlo, che mette al centro Filippo, il suo ex fidanzato.

 

SONDAGGIO SUL FEMMINICIDIO

In questo atto di violenza non ci siamo trovati di fronte a un branco di ragazzi ubriachi o drogati, siamo di fronte a un insospettabile, un "bravo ragazzo", con apparentemente tutte le debolezze tipiche dell'età e con un pedigree che non avrebbe potuto spaventare nessuno. […] Non sappiamo se ci troviamo di fronte a un caso di disturbo della personalità, ma siamo spaventati perché potrebbe essere nascosto in un amico di nostra figlia o addirittura in nostro figlio.

 

SONDAGGIO SUL FEMMINICIDIO

Sicuramente il delitto è una responsabilità individuale, lo riconosce anche un italiano su due (46,7%), ma il 40,2% del target femminile è convinto che alla base di tutto ciò ci sia una cultura maschilista e patriarcale costruita in secoli e secoli di storia. La risposta più semplice e che sembra non violare alcun principio si ottiene in quella metà della popolazione (49,1%) che è convinto che la gelosia nei confronti del partner sia una manifestazione di amore, se non impone l'altrui volontà e che comunque può mostrarsi come una minaccia per una relazione se considerata essenziale dal soggetto geloso. Su questa linea abbiamo quasi il 60% della popolazione di sesso maschile e il 73,1% dei più giovani con un'età tra i 18 e i 24 anni. […]

SONDAGGIO SUL FEMMINICIDIO

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…