beppe grillo giuseppe conte luigi di maio

I GRILLINI RIUSCIRANNO A PREPARARE LE LISTE PER LE COMUNALI? IN MOLTI TERRITORI C'È IL RISCHIO CHE IL MOVIMENTO NON FACCIA IN TEMPO A PRESENTARSI - NEI PROSSIMI GIORNI CI SARA’ IL VOTO SU SKYVOTE PER LO STATUTO DI CONTE MA SARA’ NECESSARIO RAGGIUNGERE IL QUORUM - SERVE LA MAGGIORANZA ASSOLUTA DEGLI ISCRITTI (COME PREVISTO DALL'ARTICOLO 6 DELLO STATUTO ATTUALE), OSSIA PIÙ DI 50 MILA PERSONE (VISTO CHE I MILITANTI ABILITATI AL VOTO DOVREBBERO ESSERE CIRCA 100 MILA) - SI STUDIA LA DATA PER ELEGGERE CONTE PRESIDENTE M5S: SE SARÀ RAGGIUNTO IL QUORUM SI VOTERÀ IL 5-6 AGOSTO, ALTRIMENTI IL 9-10…

Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”

 

beppe grillo giuseppe conte luigi di maio

Un altro confronto, stavolta con i parlamentari e (indirettamente) con gli attivisti perplessi per via dell'accordo raggiunto sulla riforma Cartabia: Giuseppe Conte incontrerà oggi alle 18.30 su Zoom deputati e senatori 5 Stelle. Oggetto della riunione congiunta proprio l'intesa sulla giustizia siglata nei giorni scorsi. Un incontro deciso e voluto dall'ex premier nelle ultime ore dopo il montare dei malumori nel Movimento. I militanti, soprattutto, hanno preso di mira i social, ma anche nelle chat territoriali non sono mancati commenti velenosi e minacce di addio.

 

ALFONSO BONAFEDE

Dal Veneto alla Sicilia, la base si è fatta sentire con pesanti rimostranze nei confronti dei parlamentari eletti nelle diverse Regioni. Un malessere che deputati e senatori hanno trasmesso di riflesso ai vertici pentastellati. Si parla di qualche decina di eletti (tra i 30 e i 50) pronti a farsi sentire, anche se nel M5S minimizzano sostenendo che siano al massimo 4-5 malpancisti. Ecco allora la scelta di Conte - già nell'aria venerdì sera - di convocare quanto prima una riunione. Il premier dovrebbe ribadire ai parlamentari che il Movimento voterà sì alla fiducia e che si aspetta un «voto granitico».

 

L'ex premier non vuole nemmeno un voto contrario, anche perché - questo è il ragionamento che dovrebbe fare ai parlamentari - le scelte sono state condivise con i rappresentanti delle Commissioni e con altri esponenti a partire dai capigruppo Davide Crippa ed Ettore Licheri. Decisioni assunte quindi insieme agli eletti: proprio per questo motivo, di conseguenza, secondo Conte sarebbe «grave» sfilarsi.

 

giuseppe conte beppe grillo luigi di maio

Un cambio di registro rispetto agli ultimi mesi con il Movimento allo sbando. Una linea decisa, che va in antitesi rispetto agli undici senatori che nei giorni scorsi - compresi alcuni big fedelissimi di Conte - si sono assentati al momento della fiducia sul Sostegni bis. Conte probabilmente durante la riunione congiunta insisterà sulla «responsabilità» del Movimento e racconterà le fasi concitate della definizione dell'accordo: dalle telefonate di Beppe Grillo e Mario Draghi, al confronto con i ministri, alla cabina di regia in presenza di capigruppo ed esperti M5S come Alfonso Bonafede, Vittorio Ferraresi e Giulia Sarti.

 

davide crippa

Ma quello dell'ex premier non sarà un discorso per i soli parlamentari: c'è l'ipotesi che il leader M5S si rivolga anche alla base, che il suo intervento possa essere trasmesso in streaming proprio per stemperare le tensioni e offrire delle spiegazioni. Per il voto in Aula nel M5S in realtà non ci sono timori. Anzi, proprio per blindare la linea è probabile che il discorso in Aula con la dichiarazione di sostegno alla fiducia sia appannaggio dell'ex guardasigilli Bonafede, uno dei più critici sul testo, nonché l'autore anche della precedente norma che la riforma Cartabia va a modificare.

 

BEPPE GRILLO GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO

Nel Movimento, intanto, si guarda avanti: nelle ultime ore è stata lanciata la campagna per presentare le liste alle Comunali. Sul sito dei pentastellati sono elencate le regole per la certificazione delle liste ed è possibile scaricare un kit dei documenti richiesti. Rispetto all'ultima tornata elettorale nel regolamento scompare un comma che riguardava le alleanze: «Il voto degli iscritti è comunque obbligatorio nei comuni sopra i 100 mila abitanti». Questa norma non è più presente.

 

Le Comunali sono in realtà motivo di preoccupazione, perché in molti territori - a causa del prolungato stallo interno al M5S - c'è il rischio che il Movimento non faccia in tempo a presentarsi. Ma l'attenzione, però, sarà catalizzata nei prossimi giorni sul voto su Skyvote per lo statuto. L'attesa è soprattutto sul quorum dei partecipanti.

 

mario draghi giuseppe conte

Difficile che le modiche vengano approvate alla prima convocazione perché serve la maggioranza assoluta degli iscritti (come previsto dall'articolo 6 dello statuto attuale), ossia più di 50 mila persone. Infatti, i militanti abilitati al voto dovrebbero essere secondo le indiscrezioni raccolte dal Corriere circa 100 mila, ossia tra il 15 e il 20% in meno rispetto alle ultimi votazioni su Rousseau.

 

A febbraio gli utenti chiamati a vidimare le ultime modifiche allo statuto e a scegliere se dare il sostegno al governo Draghi furono oltre 119 mila. I passaggi statutari furono votati in prima istanza da 29 mila attivisti e in seconda convocazione da quasi 12 mila, mentre il voto su Draghi coinvolse oltre 74 mila militanti. In ogni caso, si sta già studiando la data per eleggere Conte presidente del Movimento: se sarà raggiunto il quorum si voterà il 5 e 6 agosto, altrimenti il 9-10 agosto.

Ultimi Dagoreport

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….

mario draghi ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI: IL DISCORSO DI MARIO DRAGHI A HONG KONG ERA UNA TIRATA D’ORECCHIE A BRUXELLES E ALLA DUCETTA DELLE "DUE STAFFE" - PER "MARIOPIO", SE TRUMP COSTRUISCE UN MURO TARIFFARIO INVALICABILE, È PREFERIBILE PER L'EUROPA TROVARE ALTRI SBOCCHI COMMERCIALI (CINA E INDIA), ANZICHE' TIRAR SU UN ALTRO MURO – SUL RIARMO TEDESCO, ANCHE GLI ALTRI PAESI DELL'UNIONE FAREBBERE BENE A SEGUIRE LA POLITICA DI AUMENTO DELLE SPESE DELLA DIFESA - IL CONSIGLIO A MELONI: SERVE MENO IDEOLOGIA E PIÙ REAL POLITIK  (CON INVITO A FAR DI NUOVO PARTE DELL'ASSE FRANCO-TEDESCO), ALTRIMENTI L’ITALIA RISCHIA DI FINIRE ISOLATA E GABBATA DA TRUMP CHE SE NE FOTTE DEI "PARASSITI" DEL VECCHIO CONTINENTE...