luigi di maio sergey lavrov

LUIGINO L’AMERICANO – IACOBONI: “A MOSCA, NEL COLLOQUIO CON LAVROV, DI MAIO HA POSTO, CON UNA CERTA NETTEZZA, LA QUESTIONE NAVALNY SUL TAVOLO, E LA COSA NON È PIACIUTI AI RUSSI. DI MAIO STA MARCANDO NETTAMENTE UNA DISTANZA DA MOSCA E STA RINFORZANDO UN PROFILO MOLTO VICINO AGLI AMERICANI” – “IL CUORE DEL COLLOQUIO È STATO IL PASSAGGIO SU NAVALNY. UN PASSAGGIO CHE CONTE NON HA MAI FATTO”

 

 

 

Dal profilo Twitter di Jacopo Iacoboni

 

luigi di maio sergey lavrov 3

A Mosca, nel colloquio Di Maio-Lavrov, è accaduta una cosa che merita di essere segnalata. Il ministro degli esteri italiano ha posto, con una certa nettezza, la questione Navalny sul tavolo, e la cosa non è piaciuti ai russi. Di Maio sta marcando nettamente una distanza da Mosca.

 

Le parole di Di Maio ("l'avvelenamento è un accadimento inquietante, che ha molto colpito l'opinione pubblica italiana. è una grande violazione del diritto internazionale sulle armi chimiche. Una vicenda che non può restare senza conseguenze") non hanno compiaciuto Mosca .

luigi di maio sergey lavrov 2

 

Soprattutto l'accenno al fatto che l'evento avrà delle "conseguenze" è un tono e un accento diverso dalla linea tenuta da Giuseppe Conte nelle sue telefonata (compresa la più recente) con Vladimir Putin.

 

giuseppe conte vladimir putin

Di Maio sta rinforzando un profilo molto vicino agli americani. E sono tante le fonti terze che confermano che a Pompeo, Di Maio non dispiace. Naturalmente tutto fa anche parte anche delle vicende di bottega della politica italiana, le differenze tra Conte (che continua a ostentare l'ottimo legame con Putin) e il ministro degli esteri. Fermo restando che nella nostra carta la responsabilità geopolitica è del premier.

LUIGI DI MAIO, ROCCO CASALINO E GIUSEPPE CONTE GUARDANO ADORANTI E OMAGGIANO VLADIMIR PUTIN

 

Ovviamente, il tutto condito anche con frasi rituali di Di Maio sulla necessità di "mantenere aperti i canali di dialogo con la Federazione russa". Ma il cuore del colloquio è stato il passaggio su Navalny. Un passaggio che Conte non ha mai fatto.

LUIGI DI MAIO SERGEY LAVROVluigi di maio sergey lavrov 4gli aiuti russi all'italialuigi di maio sergey lavrovPUTIN CONTE 1LUIGI DI MAIO SERGEY LAVROVLUIGI DI MAIO SERGEY LAVROV

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...