ian bremmer gaza

“HAMAS E' UN'ORGANIZZAZIONE CHE DEVE ESSERE DISTRUTTA. MA QUANDO 2,3 MILIONI DI PALESTINESI VIVONO IN UNA SITUAZIONE DISPERATA E NESSUNO SI PREOCCUPA DI LORO, LA SITUAZIONE NON PUO' FINIRE BENE” – IAN BREMMER, POLITOLOGO AMERICANO VICINO A JOE BIDEN, PARLA DEL CONFLITTO IN MEDIO ORIENTE E DEGLI ERRORI DI ISRAELE: "ANNUNCIARE L’ASSEDIO DI GAZA È STATO UN ERRORE. L'EVACUAZIONE IN 24 ORE NON È REALISTICA. NETANYAHU? È RESPONSABILE DI NON..."

Estratto dell’articolo di Serena Danna per www.open.online

 

IAN BREMMER

«Non c’è alcuna giustificazione per i mostruosi attacchi terroristici di Hamas, un’organizzazione che dovrebbe essere distrutta. Ma so che quando 2,3 milioni di palestinesi vivono in una situazione disperata e nessuno – né in Israele, né in altri Paesi del Medio Oriente – si preoccupa di loro, la situazione non finirà bene. E questo è un pezzo importante della storia».

 

A parlare via Zoom, dalla sua casa di New York, è il politologo Ian Bremmer, presidente dell’Eurasia Group, uno degli analisti più lucidi dei disordini del presente. Mentre la comunità internazionale assiste a nuove testimonianze del massacro operato il 7 ottobre dai terroristi di Hamas al confine con Gaza, in molti si interrogano sulle conseguenze degli attacchi che hanno riportato all’attenzione del mondo un territorio spesso dimenticato.

PERSONE FUGGONO DA GAZA

 

La risposta di Israele alle atrocità dei crimini di Hamas è cominciata. Il governo di Netanyahu ha ordinato l’evacuazione di oltre un milione di persone dal nord di Gaza in 24 ore: un obiettivo impossibile da raggiungere. Lei cosa pensa?

«Certamente un annuncio che dice a più di 1 milione di palestinesi presenti a Gaza City che devono evacuare in 24 ore non è realistico, se l’intento è proteggere questa popolazione. Le popolazioni civili devono essere protette, una responsabilità che non riguarda solo gli israeliani: è anche un problema di Hamas.

 

Se Hamas opera direttamente nelle aree civili e si rifiuta di permettere ai palestinesi che vivono a Gaza di evacuare, sta tenendo queste persone in ostaggio. Dunque non sequestrano solo 150 israeliani e cittadini internazionali, ma anche milioni di civili palestinesi. Quindi, innanzitutto, la responsabilità è di Hamas. Detto questo, credo sia stato un errore per gli israeliani annunciare l’assedio di 2,3 milioni di palestinesi di Gaza. La maggior parte di queste persone non sono terroristi, ma civili.

 

IAN BREMMER

Il 50% di loro sono bambini: innocenti e impotenti che vengono usati in questa guerra. Saranno loro a subire i danni peggiori, come è sempre successo ai palestinesi di Gaza, che hanno sopportato il danno principale di decenni di questo conflitto. Se si guarda ai dati, il 50% degli abitanti di Gaza soffre la fame. Il 90% non ha accesso all’acqua potabile.

 

E questo accadeva prima della guerra: vivevano come animali e nessuno si prendeva cura di loro. Sono profondamente solidale con il desiderio israeliano di distruggere i terroristi di Hamas, credo che abbiano il diritto di farlo, ma hanno anche l’obbligo di fare tutto il possibile per proteggere i civili. E nei primi giorni di questa guerra il governo israeliano non è riuscito a farlo».

 

israele bombardamenti su gaza

Che giudizio ha di Netanyahu e del suo governo?

«Credo che non abbia fatto tutto ciò che era in suo potere per proteggere i civili israeliani. Negli ultimi sei mesi ha distolto lo sguardo dalla sicurezza israeliana, dalla sicurezza dei confini israeliani, dall’intelligence. Si è concentrato sui suoi casi di corruzione, sulla sua riforma giudiziaria, sui suoi alleati di destra, sull’interesse per l’espansione degli insediamenti, sulla Cisgiordania. E così ha distolto lo sguardo dalla palla.

 

Israele ha storicamente la migliore sicurezza delle frontiere al mondo, la migliore intelligence al mondo. Il fatto che un’organizzazione come Hamas possa arrivare e uccidere 1300 civili israeliani è anche colpa di Netanyahu. È responsabile di non aver protetto i civili israeliani. E il popolo israeliano lo biasima per questo».

 

IAN BREMMER

 

Che ruolo ha l’America in questo conflitto?

«L’America vuole innanzitutto stabilità. Di certo non possiamo considerarla un mediatore imparziale: Israele è il suo più importante alleato nella regione. Ma la verità è che nessuno si aspetta che gli americani siano imparziali in questo conflitto…Vuole limitare il più possibile il numero di civili uccisi e di abusi dei diritti umani: una scelta in parte valoriale, in parte dovuta al timore che il conflitto possa espandersi a spirale e minare la posizione di Israele, e non solo, nella regione.

 

[…] Tuttavia, da quando la Russia ha invaso l’Ucraina, gli Usa hanno riportato l’attenzione in Europa, una scelta che ha creato anche molti problemi al presidente Biden. Non vogliono essere coinvolti in dispiegamento di risorse anche in Medio Oriente».

 

BENJAMIN NETANYAHU

Putin ha detto che quello che accade in Israele è la dimostrazione del fallimento delle politiche americane in Medio Oriente. Il presidente russo – che sembra dimenticare di aver avuto un ruolo importante nella regione, a cominciare dalla Siria – riuscirà a trarre vantaggio da questa situazione? In generale crede che il blocco anti-occidentale sia più forte dopo l’attacco a Israele?

«L’ultima settimana probabilmente è stata la migliore per Putin da quando ha invaso l’Ucraina. Non tanto perché sta migliorando la sua posizione in Medio Oriente, quanto perché solo una settimana fa l’Ucraina era il problema principale a Washington. Oggi, se tutto va bene, è il terzo problema…Ecco perché Zelensky sta facendo un viaggio veloce in Israele: vuole assicurarsi di essere ancora rilevante. Ma se mi chiede se la Russia avrà un ruolo maggiore in Medio Oriente, non credo. […]».

 

BOMBARDAMENTI ISRAELIANI SU GAZA

La questione palestinese è la grande dimenticata della “normalizzazione” sancita dagli Accordi di Abramo?

«La responsabilità è condivisa dagli israeliani e dagli altri regimi della regione. Negli ultimi anni ho passato molto tempo a parlare con persone di Medio Oriente, e quasi nessuno si è preoccupato di chiedermi dei palestinesi, anche se Netanyahu stava espandendo gli insediamenti illegali in Cisgiordania. Israele è stato più che felice di continuare ad andare avanti nel processo di “normalizzazione” senza preoccuparsi della posizione dei palestinesi. […]».

bombardamenti israeliani a gaza foto di motaz azaiza 8

 

Chi sono i protagonisti di questo confitto? Quelli che possono avere un ruolo attivo per limitarne o ampliarne il raggio?

«Ovviamente quasi tutto dipende dagli israeliani e dai palestinesi. Hamas sta combattendo contro i civili israeliani. Ma finora non abbiamo visto, ad esempio, azioni in Cisgiordania. E speriamo ancora che Hezbollah e il Libano rimangano ai margini. Più la violenza peggiora, maggiore è la possibilità che si radicalizzino segmenti ampi delle popolazioni che circondano Israele. Certamente se gli iraniani decidono di contribuire a promuovere il coinvolgimento di Hezbollah, allora il potenziale per l’espansione della guerra all’Iran diventerà reale. Penso però che sia una probabilità molto bassa al momento. […]».

SISTEMA ANTI MISSILE ISRAELIANO IRON DOME bombardamenti israeliani a gaza foto di motaz azaiza 9bombardamenti israeliani a gaza foto di motaz azaiza 14bombardamenti israeliani a gaza foto di motaz azaiza 15

 

bombardamenti israeliani a gaza foto di motaz azaiza 17

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...

gianfranco zinzilli silvia calandrelli giampaolo rossi rai

FLASH - GRANDE INCAZZATURA NEL CENTRODESTRA, IN PARTICOLARE TRA I FRATELLINI D’ITALIA: TRA OGGI E DOMANI IN RAI DEVONO DECIDERE IL PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ E L’AD ROSSI VUOLE NOMINARE SILVIA CALANDRELLI, IN QUOTA PD, COME PRESIDENTE  DELLA CASSAFORTE PUBBLICITARIA DELLA RAI (IL FILOSOFO DI COLLE OPPIO LE AVEVA PROPOSTO LA DIREZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ, MA LEI HA RIFIUTATO) - LA LEGA VORREBBE PIAZZARE GIANFRANCO ZINZILLI, ATTUALMENTE VICE DIRETTORE VICARIO DELLA DIREZIONE OFFERTA ESTERO RAI ITALIA...

milano fdi fratelli d'italia giorgia meloni carlo fidanza ignazio la russa francesco gaetano caltagirone duomo

DAGOREPORT - PIJAMOSE MILANO! E CHE CE' VO'! DALL’ALTO DELLE REGIONALI LOMBARDE DEL 2023, CON IL TRIONFO DI FRATELLI D'ITALIA (25,18%), MENTRE LA LEGA SI DEVE ACCONTENTARE DEL 16,5 E FORZA ITALIA DEL 7,23, L’ASSALTO DI FRATELLI D’ITALIA ALLA MADUNINA ERA INEVITABILE - LA REGIONE È IN MANO DEL LEGHISTA ATTILIO FONTANA CHE, CON L’ASSESSORE ALLA SANITÀ GUIDO BERTOLASO, HA SBARRATO LA PORTA ALLE MIRE DELLA MELONIANA FAMIGLIA ANGELUCCI - EPPOI, SAREBBE PURE ORA DI DARE SEPOLTURA A ’STI POTERI FINANZIARI CHE SE NE FOTTONO DI ROMA: ED ECCO L’ASSALTO DI CALTAGIRONE A GENERALI E DI MPS-CALTA-MEF A MEDIOBANCA - IN ATTESA DI PRENDERSI TUTTO, LE MIRE DELLA DUCETTA PUNTANO AD ESPUGNARE ANCHE PALAZZO MARINO: AHÒ, ORA A MILANO CI VUOLE UN SINDACO ALLA FIAMMA! - ALLA FACCIA DEL POTERE GUADAGNATO SOTTO IL DUOMO IN TANTI ANNI DI DURO LAVORO DAI FRATELLI LA RUSSA, IL CANDIDATO DI GIORGIA SI CHIAMA CARLO FIDANZA. UN “CAMERATA” GIÀ NOTO ALLE CRONACHE PER I SALUTI ROMANI RIPRESI DALLE TELECAMERE NASCOSTE DI FANPAGE, NELL’INCHIESTA “LOBBY NERA” - UNA NOTIZIA CHE L’IMMARCESCIBILE ‘GNAZIO NON HA PER NULLA GRADITO…