IERI CONTRO IL MAGNA MAGNA, OGGI CONTRO LA GNAM - IL PIDDINO ANZALDI DENUNCIA: ''NEL SILENZIO TOTALE DELLA SINDACA RAGGI, IL GOVERNO A GUIDA GRILLINA HA INFERTO UN COLPO MORTALE AL SISTEMA CULTURALE DI ROMA, TAGLIANDO 3 DEI 4 MILIONI DESTINATI AL MUSEO MAXXI E ALLA GALLERIA NAZIONALE DI ARTE MODERNA, DIROTTATI PER LA "PROMOZIONE DELL'ARTE CONTEMPORANEA ALL'ESTERO". CHE VUOL DIRE SOLO UNA COSA…''
Michele Anzaldi, deputato Pd, per www.huffingtonpost.it
Nel silenzio totale della sindaca Raggi, il governo sta per assestare un pesante colpo al sistema culturale di Roma. Mi riferisco al taglio dei fondi per il Maxxi e per la Galleria nazionale d'Arte moderna. Un subemendamento dei senatori grillini redistribuisce le risorse del Pac, il Piano per l'arte contemporanea, prelevando 3 dei 4 milioni a cui il fondo ammonta. Questo significa, di fatto, svuotare i fondi (i due musei potranno contare solo su 500 mila di euro all'anno) che tengono in vita il Maxxi e la Gnam.
Si tratta dei due più importanti musei della Capitale nel campo dell'arte contemporanea e di quella moderna. E nel nel caso del Maxxi, all'importanza delle opere si aggiunge l'attrazione esercitata dal "contenitore", progettato dalla compianta archistar Zaha Hadid. Questi due poli avrebbero dovuto colmare i ritardi accumulati da Roma, la cui offerta culturale tende spesso a concentrarsi solo sul passato, rispetto al presente dell'arte contemporanea.
la sindaca virginia raggi sul red carpet del teatro dell opera (2)
Ma l'arte contemporanea crea attorno a se stessa una sorta di indotto peculiare. E non solo perché un grande evento di arte contemporanea può essere un'occasione per tornare in città già visitate. Anche perché quello interessato ai grandi eventi contemporanei è un turista spesso facoltoso interessato a tutti i prodotti e i servizi dell'eccellenza ricettiva ed enogastronomica, oltre che artistica.
Ora, il governo ha deciso di rinunciare a tutto questo. Ha deciso cioè di affossare uno dei potenziali pilastri economici della Roma del futuro, quella in cui la cultura, il turismo e l'enogastronomia occupino il posto che in passato spettava al sistema industriale. E per che cosa?
I 3 milioni sottratti al fondo per il Pac verranno dirottati per la "promozione dell'arte contemporanea all'estero". Una formula roboante quanto sfuggente, che non vorremmo nascondesse l'intenzione di faraonici viaggio-premio all'estero per qualche dirigente amico. In altre parole, viene il sospetto che il governo del cambiamento intenda passare dal sostegno del Maxxi ai maxi viaggi premio. Quel che è certo è che viene assestato un colpo a Roma senza che la Raggi proferisca una sola parola.
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