NEGLI STATI UNITI C'E' ARIA DI FAR WEST IN VISTA DELLE PRESIDENZIALI DEL 2024: “IL VOTO NON FUNZIONA, PROSSIMA VOLTA PALLOTTOLE” - NON SI TROVANO GLI SCRUTATORI PER I SEGGI: UNO SU SEI E' STATO MINACCIATO DAGLI INVASATI TRUMPIANI CHE ANCORA CREDONO DI AVER VINTO NEL 2020 - A PREOCCUPARE L'FBI, PIU' DELLE INGERENZE RUSSE, SONO I TERRORISTI CHE HANNO ASSALTATO IL CONGRESSO E CHE POTREBBERO REPLICARE...
Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”
a seattle si brucia la bandiera americana
Sul muro dell'ufficio elettorale di Medford in Oregon, Stato che nelle ultime 9 presidenziali ha sempre votato democratico, dopo la vittoria di Biden è comparsa una scritta: «Il voto non funziona: la prossima volta pallottole».
Vuota minaccia da delusione post-elettorale come i tanti messaggi che promettevano bombe nei seggi nei quali è maturata la sconfitta di Trump? Probabile, ma la speranza di una rapida fine dell'onda delle minacce dopo il voto è andata delusa.
supporter armati di trump davanti agli uffici dell fbi in arizona 2
Oggi l'America deve preoccuparsi non solo di possibili nuovi assalti al Congresso o di rivolte e contestazioni dei risultati delle presidenziali 2024, chiunque vinca: a essere in pericolo è la stessa possibilità di svolgere le elezioni in modo corretto. In diversi Stati funzionari responsabili dell'organizzazione del voto e degli scrutini si stanno dimettendo spaventati da minacce, pedinamenti, picchetti fuori dalle abitazioni.
Dietro i casi noti, come il segretario di Stato della Georgia Brad Raffensperger, costretto a lasciare l'abitazione insieme alla famiglia per le minacce e le aggressioni seguite al suo rifiuto di «trovare» gli 11780 voti necessari a Trump per capovolgere il risultato delle presidenziali in quello Stato, ce ne sono centinaia sconosciuti.
supporter di trump fuori dall ufficio elettorale
Come Leslie Hoffman: ha lasciato la guida dell'ufficio elettorale della contea Yavapay in Arizona per le minacce e le aggressioni subite dai fan di Trump «nonostante io sia repubblicana in una contea nella quale il candidato della destra ha stravinto».
In una recente audizione parlamentare sui rischi delle elezioni di mid term i capi dell'Fbi e dei servizi segreti hanno detto che temono sempre interferenze di Russia, Cina e Iran via social media, ma a questo punto secondo loro il rischio principale è quello interno: l'attenzione è concentrata sulla protezione degli election official che minacciano di disertare in massa se non adeguatamente tutelati.
La Reuters ha censito 900 minacce di morte mentre, secondo un'indagine del Brennan Center for Justice della New York University, uno scrutatore su 6 è stato minacciato e uno su 5 pensa di ritirarsi prima delle presidenziali del 2024.
Trovare sostituti è diventato quasi impossibile mentre molti degli 8800 uffici elettorali Usa rischiano di essere paralizzati dalla valanga di richieste di dati dettagliati sulle votazioni degli anni scorsi formulate dai supporter di Trump. Richieste di trasparenza che diventano spesso guerriglia condotta da società specializzate.