INTRIGO INTERNAZIONALE A LUCCA! – SULLE COLLINE TOSCANE C’È UNA VILLA DA 6 MILIONI DI EURO INTESTATA A DEBORA MENICUCCI, BOMBASTICA MOGLIE 26ENNE DI MORENO PEREZ, EX 007 VENEZUELANO, AMICO DEL PRESIDENTE MADURO, ACCUSATO DI DUE OMICIDI E DI ESSERE UN NARCOS – L’UOMO, 57 ANNI, È STATO PRESIDENTE DEL TRIBUNALE DI GIUSTIZIA DEL VENEZUELA NONOSTANTE NEGLI STATI UNITI SIA IMPUTATO ANCHE PER CORRUZIONE INTERNAZIONALE – LA DONNA, ITALO-VENEZUELANA FU INCORONATA COME "MISS VENEZUELA" NEL 2014 - ORA LA CASA SULLE COLLINE DI LUCCA È STATA SEQUESTRATA DALLA GUARDIA DI FINANZA…
Estratto dell’articolo di Antonella Mollica per www.corriere.it
VILLA INTESTATA A Debora Menicucci A LUCCA
Lui è uno dei ricercati numero uno degli Stati Uniti. Sulla sua testa pende una taglia da 5 milioni di dollari. Sua moglie è Miss Venezuela 2014 e ha nome e origine italiani. Ufficialmente è lei la proprietaria di quella villa di pregio del valore di 6 milioni di euro sulle colline di Capannori. Da ieri L’Uccelliera è stata «congelata» dalla Guardia di Finanza.
Destinatario del provvedimento disposto dal Comitato di sicurezza finanziaria — istituito al Ministero dell’economia e composto da rappresentanti dei vari ministeri, Bankitalia, Guardia di Finanza, Carabinieri, Dia e direzione nazionale antimafia — è Maikel Josè Moreno Perez, 57 anni, un passato nei servizi segreti, fedelissimo del presidente Nicolas Maduro.
Accusato di due omicidi, fino all’anno scorso è stato presidente del tribunale supremo di giustizia del Venezuela. Negli Stati Uniti è imputato per corruzione internazionale e riciclaggio ed è stato anche accusato di far parte di una rete di narcotrafficanti internazionali.
Le indagini del Gruppo della Guardia di Finanza di Lucca, insieme al nucleo speciale di polizia valutaria, sono partite dal 2016 quando la villa viene venduta da un Trust a 2 milioni e 350 mila euro a fronte del valore di mercato di 6 milioni, alla moglie italo venezuelana di Moreno Perez, Debora Menicucci.
La donna, hanno ricostruito gli investigatori attraverso rogatorie internazionali e accertamenti bancari, non ha alcuna fonte di reddito. L’acquisto era stato saldato con bonifici provenienti da un conto corrente svizzero intestato a una società panamense, il cui cda era già finito nel mirino delle autorità statunitensi. […] L’immobile adesso sarà nella disponibilità dell’Agenzia del Demanio.