INGHIL-TERRA DELLE OPPORTUNITÀ - PUR DI FRENARE L’IMMIGRAZIONE, CAMERON MODIFICA LA PROCEDURA DI CITTADINANZA - BISOGNA SUPERARE UN TEST SULLA CULTURA E SULLA STORIA DEL PAESE – NON SOLO: PER SCORAGGIARE CHI VUOLE TRASFERIRSI, PENSANO DI FARE PUBBLICITÀ NEGATIVA SUL CLIMA, PIOVE E FA FREDDO, E SULLA SITUAZIONE ECONOMICA – TROPPO SOLE IN ITALIA...

F. Cav. Per il "Corriere della Sera"

Attenzione, attenzione. Chi ha intenzione di emigrare nel Regno Unito e di diventarne cittadino sarà bene che si metta a studiare la storia di quel Isambard Kingdom Brunel che la Bbc in un suo sondaggio ha collocato al secondo posto, dietro Winston Churchill, nella classifica dei britannici più famosi.

Se non si impara che fu questo elegante ingegnere dell'Ottocento a progettare la prima nave oceanica spinta a elica, la Great Britain nel 1843, e che fu sempre lui a costruire la Galleria sotto il Tamigi nonché un bel po' di ponti ferroviari, si rischia di essere bocciati all'esame della vita, l'esame che ti regala la possibilità di diventare una volta per sempre e per tutte suddito di sua maestà. E poi, ovviamente, occorre avere conoscenza di William Shakespeare, di Isaac Newton, di Alexander Fleming, di Robert Burns, di Clement Attlee e di Winston Chirchill, di letterati e di poeti, di scienziati e di illustri uomini politici.

Insomma, bisogna comperare il libro «Vita nella Gran Bretagna», da oggi in vendita, leggerselo di buona lena e presentarsi preparati se si vuole superare il test di 45 minuti e conquistare il diritto al passaporto e alla cittadinanza britannica. Occorrono almeno 75 punti su 100, uno di meno e si torna a casa.

Si cambia. Severità e niente sconti. Il ministero dell'Interno detta le nuove regole: porte aperte o quasi ma l'immigrato dovrà sudare per apprendere «valori, principi, tradizioni, costumi che sono il cuore della nostra società, e dovrà dimostrare di avere capacità di integrazione», spiega Mark Harper, il viceministro con la delega sui flussi e i permessi d'ingresso.

È finita la stagione dei test che misuravano l'abilità a usare internet (scontata), l'abilità a utilizzare le scappatoie per i contributi concessi dal welfare (facile), l'abilità a leggere i misuratori dell'acqua potabile e della luce (elementare), adesso conta sia esprimersi correttamente in inglese (non basta la striminzita sufficienza) sia avere le conoscenze della storia (i Romani, i Normanni, la Magna Charta, la Riforma, le Guerre), delle istituzioni (chi presiede i Comuni? Il primo ministro, il leader della Camera o lo speaker? Oppure: come si chiama il secondo ramo del parlamento? Senato o Lords?), dei monumenti (la statua in Trafalgar è di Drake, Cook o Nelson?), dei simboli e dei patroni (chi è il santo patrono di Scozia? Sant'Andrea, San Davide, san Patrizio o San Giorgio?), della bandiera (qual è il vessillo del Regno Unito dal 1801? La croce di San Giorgio o l'Union Jack?).

Senza dimenticare lo spettacolo e la televisione (che cosa è Monty Python? E i Two Ronnies?), l'architettura (Norman Foster), oltre alla musica, i compositori (da Henry Purcell a Benjamin Britten e Andrew Lloyd Weber), i gruppi pop e rock (i Beatles, i Rolling Stones, gli Who, i Queen). Per niente una passeggiata.

Il giro di vite ha una sua ragion d'essere nelle intenzioni del governo. «Abbiamo un saldo migratorio molto alto, centinaia di migliaia di persone ogni anno. Entro il 2015 e 2016 intendiamo ridurlo drasticamente a poche migliaia». Promette il viceministro Mark Harper. E sarà forse per non disattendere un impegno tanto importante e solenne che l'esecutivo ha in mente un'altra carta da giocarsi, in aggiunta ai nuovi test: una pubblicità con intenti dissuasivi rivolta in modo particolare ai migranti dell'Est europeo (bulgari e rumeni in particolare).

Dovrebbe suonare più o meno così: per carità non venite nel Regno Unito, piove sempre, il lavoro è scarsissimo e per giunta sottopagato. Spot in televisione e alla radio, spazi sui giornali e sulle riviste. «È un'opzione che abbiamo», hanno confermato fonti governative. L'arma dell'ironia a fini politici: proiettare nelle aree di maggiore «rischio migratorio» l'immagine di un paese allo stremo, di un paese triste, di un paese che sfrutta. Chissà se abboccheranno.

 

DAVID CAMERON A DAVOS londra pioggialondra neveClandestinoimmigrati1WILLIAM SHAKESPEAREMonty Python

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