joe biden donald trump

JOE FROM THE BASEMENT – BIDEN È COSTRETTO A FARE CAMPAGNA ELETTORALE DAL PIANO INTERRATO DELLA SUA ABITAZIONE ED È PRATICAMENTE SCOMPARSO – TRUMP INTANTO STA PROVANDO A SFRUTTARE LA SOVRAESPOSIZIONE MA LE SPARA UN PO’ TROPPO GROSSE – IL RINVIO DEL VOTO E IL NODO DELLA VICEPRESIDENZA DEM (SI È AUTOCANDIDATA LA PUPILLA DI OPRAH STACEY ABRAMS) – VIDEO-BONUS: LA STREPITOSA PARODIA DI RANDY RAINBOW SULLE INIEZIONI DI DISINFETTANTE DEL PRESIDENTE

 

DOPO LE ULTIME USCITE SULLE INIEZIONI DI DISINFETTANTE ALLA CASA BIANCA STANNO CERCANDO IN TUTTI I MODI DI CONVINCERE IL PRESIDENTE A METTERE FINE AL SUO BRIEFING GIORNALIERO CON I MEDIA. DI SICURO, PER ORA, SARANNO ACCORCIATE – COME FARÀ IL TYCOON, CHE VOLEVA USARE LA SOVRAESPOSIZIONE DEL VIRUS PER FARE CAMPAGNA ELETTORALE? BIDEN È CONVINTO CHE ALLA FINE IL SUO AVVERSARIO CHIEDERÀ IL RINVIO DELLE ELEZIONI…

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/vogliono-zittire-trump-fanno-bene-dopo-ultime-uscite-iniezioni-234558.htm

 

 

IL LOCKDOWN DI JOE BIDEN

LE INIEZIONI DI DISINFETTANTE DI DONALD TRUMP BY SPINOZA

Articolo di “The New York Times” – dalla rassegna stampa estera di “Epr comunicazione”

 

Il New York Times dedica oggi un lungo articolo a come sta invece portando avanti la sua campagna e il suo lockdown il probabile avversario di Trump, il democratico Joe Biden. Biden, nella sua casa in Delaware, sta conducendo la campagna sostanzialmente dal suo basement, ovvero il piano interrato della sua abitazione.

 

JOE BIDEN FA CAMPAGNA ELETTORALE DAL SEMINTERRATO DI CASA

Biden sta cercando di condurre una campagna basata su qualcosa di simile alle chiacchiere dell'era digitale, offrendo se stesso come una figura tranquillamente autorevole piuttosto che come un attaccabrighe come il suo avversario. In privato, egli esprime una combinazione di ottimismo sulla resilienza americana e il riconoscimento del fatto che il Paese si troverà probabilmente in uno stato desolante nell’immediato futuro.

 

trump

Resta da vedere se questo approccio verrà visto come adeguatamente sobrio o pericolosamente passivo nei confronti di un avversario tenace e imprevedibile. Molti Democratici rimangono preoccupati per i limiti della posizione di Biden, anche se Trump è scivolato notevolmente nei sondaggi e affronta la crescente disapprovazione per la sua risposta alla pandemia. Solo poche persone hanno visto Biden, 77 anni, in carne e ossa nelle ultime settimane.

 

trump meme

È sorvegliato dai servizi segreti e un paio di collaboratori fidati lo assistono nelle sue attività quotidiane. I rari visitatori esterni indossano maschere e guanti come misura di sicurezza. Come molti professionisti in questi giorni, l'ex vicepresidente riempie il suo tempo di conferenze telefoniche. Ci sono almeno quattro chiamate nel suo programma giornaliero, tra cui una con Jennifer O'Malley Dillon, la sua nuova responsabile della campagna. Ci sono briefing giornalieri sull'economia, la salute pubblica e la strategia elettorale, e una sessione meno frequente sulla sicurezza nazionale.

DONALD TRUMP JOE BIDEN

 

 

Biden utilizza una video connessione di qualità televisiva dalla sua lobby rinnovata recentemente per interviste ed eventi della campagna online. Ma per le conversazioni private, preferisce le conferenze telefoniche, di solito in vivavoce nel suo studio. A volte, chi chiama deduce dai rumori di fondo chiassosi che Biden lavora accanto ai suoi pastori tedeschi, Major e Champ. L'ex vicepresidente telefona anche a sindaci e governatori, a leader del Congresso come il rappresentante della Carolina del Sud James E. Clyburn, ad Al Gore, a potenziali compagni di corsa, a donatori e ad ex rivali come Sanders e Warren. Alcuni governatori sono diventati i punti di contatto preferiti, tra cui Andrew M. Cuomo di New York, Jay Inslee di Washington e Gretchen Whitmer del Michigan.

 

ABRAMS ALL'ARREMBAGGIO: «SARÒ IO LA VICE DI BIDEN»

Giuseppe Sarcina per il “Corriere della Sera”

 

donald trumplivestream di joe biden con bernie sanders

Stacey Abrams si fa avanti per il posto da vice nel ticket di Joe Biden: «Guardate che cosa abbiamo fatto in Georgia, quante persone abbiamo mobilitato tra le minoranze. Io metterei questa mia capacità di vincere un' elezione come vice presidente a fianco di chiunque.

BIDEN SANDERS

Serve un team che rispecchi le diversità». In realtà l' afroamericana Abrams perse quelle elezioni del 2018 per la carica di governatore in Georgia.

 

Ma non lo ha mai riconosciuto, accusando il suo rivale Brian Kemp di aver sfruttato i cavilli legislativi e burocratici per impedire l' esercizio del voto a larghe fasce della comunità nera. È il tema del suo ultimo libro, in uscita il 9 giugno: «Our Time is now» (Henry Holt and Company editore). Nei suoi piani dovrebbe essere la piattaforma per una campagna presidenziale vibrante, movimentista.

 

michelle obama joe biden

Figlia di due pastori della Chiesa metodista, 46 anni, laurea in legge alla Yale University, al momento non ha cariche istituzionali. Nel febbraio 2019, Nancy Pelosi le affidò il compito di pronunciare la replica al discorso sullo «Stato dell' Unione» di Donald Trump. Da quel momento Abrams è entrata nella riserva pregiata del partito democratico. Ora il suo nome fa parte della rosa di donne tra cui Biden dovrebbe scegliere la vice entro il primo maggio.

 

STACEY ABRAMS OPRAH WINFREY

Ma c' è una controindicazione. Nella fase iniziale delle primarie, raccontavano al Congresso qualche mese fa, Biden cercò l' appoggio di Abrams, ma senza successo.

Anzi la star georgiana ostentò la sua neutralità, collocandosi al di sopra dello scontro.

Biden, poi, stravinse in South Carolina, grazie al sostegno di James Clyburn, leader locale degli afroamericani, il cui consenso, quindi, l' ex vice presidente ha dimostrato di averlo già in casa.

 

STACEY ABRAMS

Certo, Abrams potrebbe fare da ponte con il mondo di Bernie Sanders, al suo fianco nella battaglia del 2018 in Georgia. Inoltre Stacey è una pupilla di Oprah Winfrey, l' influente star televisiva della cultura progressista. Biden dovrà tenere conto di diverse esigenze politiche. Per esempio, ha stretto un patto con la senatrice del Minnesota, Amy Klobuchar, che gli lasciò campo libero alla vigilia del Super Martedì.

 

E il Nord industriale è il versante più vulnerabile nella sfida a Trump. Anche per questo resta in piedi l' opzione Gretchen Whitmer, governatrice del Michigan.

Infine nella lista continuano a galleggiare la senatrice Kamala Harris, pure lei espressione delle minoranze, ed Elizabeth Warren, esponente dell' ala radical.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…