boris johnson corre col cane

JOHNSON È SEMPRE PIÙ NEI GUAI (E SCAPPA DALLE INCHIESTE CORRENDO VIA COL CANE, IN RIVEDIBILE TENUTA DA JOGGING) - IL PREMIER BRITANNICO È STATO INTERROGATO PER IL PARTY GATE, MENTRE SPUNTANO NUOVE ACCUSE: AVREBBE TENUTO UN DISCORSO DAVANTI A DIVERSE PERSONE A UN'ALTRA FESTA NEI FATIDICI GIORNI PRECEDENTI IL NATALE 2020, MENTRE IL PAESE ERA IN LOCKDOWN - IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE NEGA CHE CI SIA UN PIANO DI MISURE POPOLARI E POPULISTE PER DISTRARRE L'OPINIONE PUBBLICA E SALVARE IL CULO A "BOJO"…

Da www.ansa.it

 

Boris Johnson 2

Il premier britannico Boris Johnson è stato sentito da Sue Gray, l'alta funzionaria indipendente che guida l'inchiesta sul party-gate, alle cui conclusioni viene di fatto rinviato il destino di ciò che resta dell'attuale leadership di governo.

 

Lo rivela oggi il Daily Telegraph, citando fonti ministeriali.

 

BORIS JOHNSON CORRE COL CANE

Il primo ministro conservatore ha rivelato quanto in sua conoscenza, si legge sul quotidiano filo-Tory, in attesa che in tempi rapidi venga pubblicato il rapporto sulla serie di eventi tenuti dai funzionari di Downing Street e di altre sedi istituzionali in apparente violazione delle misure anti-Covid vigenti in quelle circostanze.

 

BORIS JOHNSON CON UNA PINTA DI BIRRA

E la situazione per il leader conservatore potrebbe aggravarsi, mentre a ritmo serrato escono nuove rivelazioni. L'ultima è quella del Daily Mirror, giornale vicino al partito laburista, secondo cui Johnson ha tenuto un discorso ad un evento per celebrare la partenza da Downing Street del capitano Steve Higham, consulente per la Difesa, nei fatidici giorni precedenti il Natale 2020, già finiti sotto accusa per alcuni party organizzati nonostante le restrizioni anti-Covid. Resta inteso che il primo ministro è rimasto "lì per alcuni minuti per ringraziarlo per il suo servizio" e che era presente un ridotto numero di dipendenti del n. 10.

 

BORIS JOHNSON DERISO DAI PARLAMENTARI

Sulla stampa si è anche parlato di un piano di annunci da ultima chance, ribattezzato Operazione Red Meat, per il superamento di questo momento di grave difficoltà in cui versa il capo di governo, puntando su una serie di misure popolari o populiste. Indicazione smentita dal ministro dell'Istruzione, Nadhim Zahawi, secondo cui "l'esecutivo non agisce certo in questo modo" e quindi non ci sarebbe connessione fra l'adozione delle nuove misure e l'immediato tornaconto politico.

  

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