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BARROSO E CORROSO - JUNCKER TAGLIA ALCUNI BENEFIT ALL’EX PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE DIVENTATO LOBBISTA DI “GOLDMAN SACHS” - LA BANCA D’AFFARI SI DIFENDE (“RISPETTIAMO GLI STANDARD ETICI”) MA 140 MILA PERSONE CHIEDONO DI TOGLIERE A BARROSO LA BUONUSCITA DI 10 MILA EURO AL MESE (PER 30 MESI)
L’Europa accende un faro sul contratto di consulenza tra l’ex presidente della Commissione Josè Manuel Barroso e Goldman Sachs. Jean Claude Juncker, il suo successore, ha inviato una lettera all’ex-numero uno di Bruxelles chiedendo «chiarimenti» sul nuovo rapporto di lavoro e annunciando che la questione finirà all’esame del Comitato etico dell’Unione per valutare se esistano «conflitti di interesse». Le procedure - ha ribadito ieri la banca d’affari sono state rispettate «assieme ai più elevati standard etici».
Juncker però ha alzato l’asticella: gli obblighi previsti dall’articolo 245 del Trattato per gli ex-membri della Commissione (tra cui «rispettare il loro dovere di comportarsi con integrità e discrezione per quanto riguarda l’accettazione, dopo la fine del loro incarico, di certi incarichi o benefici») «durano a vita», ha precisato un portavoce di Bruxelles. «E c’è un chiaro dovere - ha scritto il Commissario - di rispettare queste regole».
Il caso Barroso è stato “risollevato” in queste settimane da una petizione con 140mila firme che chiedeva all’Unione di sospendere la buonuscita del politico portoghese (secondo indiscrezioni un assegno di circa 10mila euro al mese per 30 mesi) per i profili di scarsa trasparenza legati al ruolo di Goldman nella crisi dei subprime e nel crac della Grecia. L’ex-Commissario ha già iniziato la sua attività di consulenza su temi legati alla Brexit.
E Juncker gli ha fatto sapere via posta che - al di là dei giudizi del Comitato Etico cui nelle prossime ore verrà trasmesso il suo contratto di lavoro - sarà d’ora in poi trattato come «un rappresentante di interessi e sarà sottoposto alle regole di tutti gli altri lobbisti, in relazione al registro della trasparenza». Tradotto in soldoni, subirà tutti i controlli di sicurezza riservati agli estranei e non potrà arrivare in auto o entrare in foto ufficiali.