michela murgia dror eydar alessandro di battista

“SE LA MURGIA FOSSE STATA NELLA STRISCIA DI GAZA SAREBBE STATA DISCRIMINATA SIA IN QUANTO DONNA SIA IN QUANTO CRISTIANA” - L’AMBASCIATORE ISRAELIANO IN ITALIA DROR EYDAR BOMBARDA LA SCRITTRICE E GLI ALTRI FILO-PALESTINESI DE NOANTRI: “CI SONO INTELLETTUALI, O PERSONE CHE VORREBBERO ESSERLO, CHE FANNO DELLA LORO IGNORANZA UN'IDEOLOGIA. DI BATTISTA PARLA DI APARTHEID VERSO I PALESTINESI? CI SONO PERSONE CHE RIPETONO IN CONTINUAZIONE SIMILI BUGIE. IN ISRAELE UN GIUDICE ARABO HA MANDATO IN PRIGIONE IL PRESIDENTE DELLO STATO DI ISRAELE. QUESTA SAREBBE APARTHEID?”

Fausto Carioti per “Libero quotidiano”

 

DROR EYDAR

Dror Eydar, 54 anni, ambasciatore israeliano a Roma dal settembre 2019, è innanzitutto un umanista. Cita Dante a memoria e nella sua residenza capitolina abbondano i libri sulla storia romana, scritti in ebraico, in inglese e in italiano.

 

«Storicamente», dice mostrando alcuni di quei volumi antichi, «i rapporti tra Italia e Israele sono molto forti. Gli intellettuali ebrei si ispirarono al meraviglioso Risorgimento italiano. Nel 1861 Moses Hess, un ebreo tedesco, pubblicò Roma e Gerusalemme: 9 anni prima della presa di Roma, scrisse che con la liberazione della Città eterna sul fiume Tevere sarebbe iniziata la liberazione della Città eterna sul monte Moriah. Un profezia che si è realizzata».

 

YAIR LAPID DROR EYDAR

E oggi, ambasciatore? Come sono i rapporti tra i nostri popoli?

«Italia e Israele collaborano in molti settori. Le aziende hanno interessi economici comuni, ma la componente fondamentale resta l'amicizia. Un mese fa, al termine dell'esercitazione congiunta, i piloti militari israeliani mi hanno detto cose meravigliose sui loro colleghi italiani.

 

È così anche nell'agricoltura, nella sanità, nella cybersecurity, nella ricerca. La prima visita ufficiale del nostro ministro degli Esteri, Yair Lapid, è stata qui. Abbiamo tante cose in comune».

 

yair lapid naftali bennett

C'è dell'altro, mi pare di capire.

 «C'è una domanda che mi faccio. Perché noto una discrepanza tra questi rapporti così stretti e l'attitudine dell'Italia verso Israele nell'arena internazionale, a cominciare dall'Onu. Io non capisco, noi non capiamo.

 

Ogni anno sono adottate oltre venti risoluzioni contro Israele, non c'è altra nazione che riceva un simile trattamento. Tutti sanno che le decisioni dell'Onu contro Israele sono un teatro dell'assurdo, eppure tutti, Italia inclusa, partecipano alla scena».

 

Soldati di Hamas

È accaduto anche di recente, dopo l'operazione a Gaza.

«È stata l'operazione di uno Stato democratico contro Hamas, organizzazione terroristica di stampo nazista. Eppure il Consiglio per i diritti umani dell'Onu ha varato una risoluzione per investigare su Israele, accusandolo di avere commesso "crimini di guerra".

 

Senza dedicare una parola ai quattromila razzi lanciati contro Israele. E l'Italia si è astenuta, mettendo così Israele e Hamas sullo stesso piano».

 

DROR EYDAR

Ne ha parlato con i nostri politici, presumo.

«Il capo della commissione Esteri al Senato, Vito Petrocelli (esponente del M5S, ndr), mi ha detto: "Non ho sostenuto né Israele né Hamas, io sono contro la violenza"».

 

E lei?

«Gli ho risposto che il popolo ebraico, quando finisce Shabbat, prega Dio di dargli l'abilità di distinguere tra la luce e il buio. Perché se una persona non sa distinguere tra uno Stato democratico che non vuole combattere ed è costretto a farlo, e un'organizzazione la cui ragion d'essere consiste nel distruggere Israele e gli ebrei, il problema non è nostro: è questa persona ad avere un grosso problema morale. Appartiene a quelli di cui scrive Dante nel Terzo Canto».

israele attacca la striscia di gaza 13

 

Gli ignavi.

«"Coloro che visser sanza 'nfamia e sanza lodo". Quelli che non meritano nemmeno di entrare all'Inferno, perché non hanno mai preso posizione».

 

Per l'Italia è una tradizione. Nel 2016 si astenne sulla risoluzione Unesco che negava il legame tra gli ebrei e i luoghi sacri di Gerusalemme.

 «Tutto il mondo occidentale vuole intervenire nel rapporto storico, religioso e sentimentale che lega gli ebrei a Gerusalemme. Ma Gerusalemme non è una capitale come le altre: è la ragion d'essere degli ebrei. Durante l'esilio la ricordavamo ogni volta che mangiavamo e ancora oggi, dopo aver ringraziato Dio per il cibo, aggiungiamo: "E non dimenticare di costruire Gerusalemme"».

ambasciata gerusalemme ivanka trump e jared kushner con la delegazione usa

 

Gerusalemme è sacra anche per musulmani e cristiani, ambasciatore.

«Ma questo riguarda la religione, non la politica. Gerusalemme è stata una capitale politica solo per il nostro popolo. E solo la sovranità di Israele ha garantito che vi fosse libertà di religione e movimento per tutti».

 

Razzi di Hamas su Tel Aviv

Donald Trump ha spostato l'ambasciata degli Stati Uniti a Gerusalemme. È stato il primo, ma anche l'unico.

 «Trump ha fatto un grande gesto. È entrato nella Storia come il nuovo Assuero, il re persiano che dopo l'esilio babilonese permise agli ebrei di tornare a Gerusalemme. Riconoscerla come capitale politica eterna del popolo ebraico è la ricompensa per tutti i disastriche abbiamo sofferto».

GAZA - HAMAS UCCIDE ALCUNE SPIE 2

 

Matteo Salvini ha promesso di fare lo stesso. È questo che vi attendete dall'Italia?

«So che l'Italia non è l'impero romano, ma da Roma fu mandato Tito a distruggere Gerusalemme. Dopo quasi duemila anni il popolo ebraico è tornato a casa e ha ricostruito Gerusalemme. Cosa manca? Che anche Roma e l'Italia partecipino a questo miracolo. È il mio sogno».

matteo salvini dror eydar marco carrai

 

In Italia, comunque, chi prende posizione c'è. Una scrittrice di sinistra, Michela Murgia, nei giorni scorsi ha scritto: «La penso come Hamas».

«È sorprendente, da parte di una scrittrice di origine cristiana. Se fosse stata nella striscia di Gaza sarebbe stata discriminata sia in quanto donna, che per Hamas non deve avere diritti, sia in quanto cristiana, perché Hamas ha perseguitato tutti i cristiani di Gaza».

michela murgia su hamas

 

La Murgia non è certo l'unica a pensarla così. Come se lo spiega?

«Ci sono intellettuali, o persone che vorrebbero esserlo, che fanno della loro ignoranza un'ideologia. Basterebbe che leggessero lo statuto di Hamas, scritto nel 1988. In quella carta ci sono due principi.

l ambasciatore d israele dror eydar foto di bacco (1)

 

Il primo è un impegno totale per la completa distruzione dello Stato ebraico, il secondo la promessa di uccidere ogni ebreo, ovunque si trovi. Negli ultimi cento anni conosco un solo documento in cui appaiano simili idee».

 

preparativi per l'apertura dell'ambasciata usa a gerusalemme 7

Il Mein Kampf.

«Appunto. A chi crede che sia possibile trattare con Hamas, consiglio di leggere questi articoli: "Le iniziative di pace, le cosiddette soluzioni pacifiche, le conferenze internazionali per risolvere il problema palestinese contraddicono tutte le credenze del Movimento di resistenza islamico", cioè Hamas. "Non c'è soluzione per il problema palestinese se non il jihad"».

HITLER MEIN KAMPF

 

Magari certi personaggi trasferiscono su Hamas la loro simpatia per la causa palestinese e i poveri di Gaza.

«Ma Hamas non è "i palestinesi". È un'entità distinta che nemmeno riconosce l'Autorità palestinese. Certo, a Gaza ci sono poveri, ma quegli intellettuali ingenui non sanno che, anche mentre Hamas lanciava migliaia di razzi contro di noi, contro i nostri bambini, Israele non ha mai smesso di fornire a Gaza elettricità, acqua, benzina e cibo».

 

donald trump firma per spostare l ambasciata a gerusalemme

La Banca mondiale e altre organizzazioni stanno raccogliendo soldi da donare a Gaza, come riparazione per i danni subiti.

«È un'altra cosa che gli occidentali non capiscono: la maggior parte di quei soldi è usata per scopi terroristici, per mantenere la striscia di Gaza perennemente militarizzata. Il resto va direttamente ai capi di Hamas: la ricchezza di Ismail Haniyeh è valutata in 4 miliardi di dollari, quella di Musa Abu Marzook in 3 miliardi».

 

ALESSANDRO DI BATTISTA

Un'altra accusa frequente a Israele è quella di condurre una politica di «apartheid» nei confronti dei palestinesi. La ripete anche Alessandro Di Battista, altro personaggio con un certo seguito.

 «Lo so, ci sono persone che ripetono in continuazione simili bugie. In Israele un giudice arabo ha mandato in prigione il presidente dello Stato di Israele. Questa sarebbe apartheid? Da noi i cittadini arabi hanno gli stessi diritti di tutti gli altri. Anzi, ne hanno più degli ebrei, visto che non debbono fare il servizio militare».

 

michela murgia su hamas 2

E lei come spiega che così tanti, in Occidente, spargano bugie su Israele?

«È il nuovo antisemitismo. Dicono di essere non contro gli ebrei, ma contro lo Stato ebraico, eppure lo scopo è sempre quello.

 

Contestano il diritto di Israele a difendersi dai suoi nemici, quindi il diritto degli ebrei ad esistere e ad avere una nazione come gli altri popoli.E difendendoci non difendiamo solo noi stessi: Israele è l'avamposto contro il terrorismo e l'estremismo che minacciano il mondo libero».

hamas condom del terrore

 

A proposito: come sono i vostri rapporti con la Ue? A Bruxelles intendono rilanciare l'accordo sul nucleare siglato con l'Iran nel 2015.

«Conosco gli iraniani. Sono i numeri uno nel commercio, abilissimi nelle trattative e capaci di far cambiare opinione agli europei ingenui. Anche nel 2015 il mondo disse che Israele sbagliava ad opporsi. Due anni dopo, il Mossad si procurò l'archivio del progetto nucleare iraniano.

MOHAMMAD JAVAD ZARIF

 

E lì c'erano le prove che durante i negoziati l'Iran aveva mentito, le sue intenzioni erano militari. Adesso arriva Mohammad Zarif, il loro ministro degli Esteri, con completo inglese e cravatta, e tanto basta a convincere gli europei».

 

La guerra tra Israele ed Iran è una delle grandi paure dell'Occidente. Fino a che punto siete disposti ad arrivare per difendervi?

donne iraniane con la foto di ebrahim raisi

«L'Iran dichiara ogni giorno che intende sterminare il popolo ebraico, e la Storia ci ha insegnato che dobbiamo credere ai dittatori quando dicono una cosa. Noi implorammo gli Alleati affinché bombardassero la linea ferroviaria di Auschwitz.

 

Avrebbero potuto salvare mezzo milione di ebrei ungheresi, però non lo fecero. Ma abbiamo finito di implorare gli altri. Grazie a Dio, ora abbiamo la tecnologia per difenderci da soli e la saggezza per usarla. A nessuno sarà più permesso di sterminare gli ebrei. Se ci sarà la necessità, sapremo cosa fare».

ALESSANDRO DI BATTISTAzarif mogheriniisraele attacco striscia di gazaali khamenei ebrahim raisi Striscia di GazaGAZA - HAMAS UCCIDE ALCUNE SPIE 4tunnel hamas 2netanyahu al funerale dei tre studenti uccisi da hamastunnel hamas 1tunnel hamas 3hamas

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...