renzi e juncker

L'AMBASCIATORE DALEMONE NELLI FEROCI BASTONA PITTIBULLO: ''BATTERE I PUGNI NON SERVE, BASTI PENSARE A CHE FINE HA FATTO TSIPRAS. BISOGNA CERCARE ALLEANZE IN EUROPA. C'È UN GALATEO DA RISPETTARE''. OVVERO: RENZI SE CONTINUA A TIRARE LA CORDA FINISCE COMMISSARIATO

spi25 ferdinando nelli ferocispi25 ferdinando nelli feroci

Marco Zatterin per “la Stampa

 

«In linea di principio sono convinto che non convenga battere i pugni sul tavolo», assicura Ferdinando Nelli Feroci, arrivato alla presidenza dell' Istituto Affari Internazionali dopo essere stato rappresentante permanente dell' Italia presso l' Unione e anche commissario Ue all' Industria.

 

«Penso che altri metodi possano condurre a risultati migliori - concede il diplomatico -. Ciò non toglie che, in alcune circostanze, sia utile e necessario far valere la propria posizione con una certa autorevolezza e determinazione». Ma non può essere la regola: «Le cose si ottengono di più, e meglio, attraverso la costruzione progressiva di un rapporto di interlocuzione e di collaborazione con le istituzioni europee, e con una rete di alleanze con i partner».

 

Ricorda un caso in cui il muso duro non ha portato a nulla?

Lucio Caracciolo Ferdinando Nelli Feroci Eugenio Occorsio Enrico Letta Lucio Caracciolo Ferdinando Nelli Feroci Eugenio Occorsio Enrico Letta

«Il più clamoroso è la Grecia di Tsipras. Hanno fatto molto rumore e alla fine sono dovuti venire a più miti consigli, rivedendo i calcoli e i propositi iniziali. Talvolta può essere efficace, la strategia dura. Per Atene non ha funzionato».

 

C' è un galateo per chiedere le cose difficili all' Europa?

«Mi pare di vedere un po' di confusione (nel dibattito italiano, ndr) fra le questioni bilaterali che riguardano un singolo paese e le istituzioni europee - ad esempio le procedure di infrazione - e quelle richiedono un approccio collegiale. Di norma, un' infrazione non si affronta in un consiglio dei ministri o in un summit europeo. Certo può essere, come il caso dell' Italia in queste settimane, che una procedura come quella dei migranti capiti in un quadro di difficoltà e criticità, per cui può esserci la tentazione di sollevarla in un contesto improprio. Un' infrazione è un discorso bilaterale. Tuttalpiù se ne può parlare d' intesa con paesi che hanno problemi analoghi».

angela merkel a firenze con renzi  2angela merkel a firenze con renzi 2

 

Come si funzionano le alleanze ai vertici europei?

«Si giocano soprattutto prima. Anche nelle rapide conversazioni che precedono gli incontri. E' un metodo che vale anche per i contenziosi bilaterali: più si riesce a prevenire, a discutere sulla base di punti di vista chiari, più si può evitare che scoppi il bubbone».

 

Frau Merkel ha giocato molte partite in diretta. E le ha vinte.

«Naturalmente. E' tutta una questione di misura. Un po' di durezza, di convinzione e determinazione, insieme, aiutano. Serve più la ricchezza di argomentazioni che il pugno di ferro».

 

La manovra del premier Renzi può dare l' esito sperato?

VIGNETTA VAURO - MERKEL TSIPRAS VIGNETTA VAURO - MERKEL TSIPRAS

«Mi auguro che questa offensiva - che è anche mediatica ed ha un risvolto evidente di politica interna basato su un popolare "dagli all' Europa" - porti i risultati auspicati. Potrebbe però anche generare insofferenza, aggravando le posizioni sui dossier aperti in questo momento con l' Unione europea. Ci sono molte partite in corso. Non vorrei che tutto questo iperattivismo muscolare portasse anche un irrigidimento delle posizioni delle istituzioni europee».  

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI