vladimir putin volodymyr zelensky donald trump

OLTRE A KAMALA, IL VERO SCONFITTO DEL VOTO AMERICANO E’ ZELENSKY! L’AUTUNNO DIFFICILE DEL LEADER UCRAINO TRA IL CALO NEI CONSENSI E IL CAMBIO DELLA GUARDIA ALLA CASA BIANCA – TRUMP PARLA CON PUTIN E IL FIGLIO DI “THE DONALD” SCRIVE SUI SOCIAL CHE “PRESTO ZELENSKY NON RICEVERÀ PIÙ LA SUA PAGHETTA” - OGGI L’EX ATTORE PARE GODA ANCORA DEL 59% DEI CONSENSI, SECONDO UN SONDAGGIO DIFFUSO IL MESE SCORSO. MA UN SUO CONCITTADINO SU TRE SAREBBE PRONTO A CEDERE TERRITORI PER PORRE FINE AL CONFLITTO - IL NODO ELEZIONI

Lorenzo Cremonesi per corriere.it

 

volodymyr zelensky foto lapresse

Volodymyr Zelensky: un capo in seria difficoltà. In pochi giorni sono cambiati i suoi punti di riferimento: dovrà fare i conti col suo maggiore alleato che parla con il suo peggiore nemico. Il figlio di Donald Trump scrive sui social che «presto non riceverà più la sua paghetta». Biden promette che avrà ancora aiuti, ma per poco. Zelensky esce battuto e offeso dal voto americano e adesso si ritrova a dovere dipendere da un’Europa profondamente divisa, le cui capacità militari non sono neppure lontanamente paragonabili a quelle statunitensi.

 

donald trump volodymyr zelensky

Sembrano passati anni luce quando veniva accolto al Congresso americano in trionfo, come fosse l’eroe del bene contro il male. Verrebbe da dire dalle stelle alle stalle. Ma sarebbe profondamente sbagliato, superficiale e anche ingiusto. Il 46enne presidente ucraino resta un leader molto popolare nel suo Paese.

 

Volodymyr Zelensky – vertice Comunità politica europea a Budapest

Impossibile dimenticare lo splendido coraggio dimostrato durante le prime settimane di guerra — il prossimo 19 novembre saranno trascorsi 1.000 giorni dall’inizio dell’invasione russa — quando incarnò e spronò la volontà di resistenza a oltranza della sua gente contro un nemico che sembrava troppo forte anche solo per pensare di poterlo combattere. E poi gli immancabili discorsi serali alla nazione in maglietta militare, i viaggi al fronte sino alle trincee sotto le bombe, infine le continue visite all’estero, la resilienza, l’energia per continuare a chiedere armi e aiuti, lo spirito di sacrificio personale.

volodymyr zelensky donald trump

 

Però tutto questo non può nascondere i suoi errori, i fallimenti: la mancanza d’esperienza di un ex attore diventato all’improvviso politico populista in un gioco più grande di lui, talvolta aiutato dalla fortuna, che purtroppo non può durare in eterno e ormai mostra i suoi limiti.

 

Volodymyr Zelensky viktor orban – vertice Comunità politica europea a Budapest

Oggi Zelensky pare goda ancora del 59 per cento dei consensi, secondo un sondaggio diffuso il mese scorso dall’Istituto Internazionale di Sociologia a Kiev, due anni fa superava il 90 per cento.

 

Ma, secondo altri rilevamenti effettuati dall’Università di Leopoli, da maggio il tasso di gradimento oscillerebbe tra il 30 e 40 per cento. Il portale Ukrainska Pravda segnala che il 32 per cento degli ucraini sarebbe pronto al compromesso territoriale. Ciò a dire che, nonostante la scelta del presidente di insistere per avere indietro tutti i territori occupati da Mosca sin dal 2014 inclusa la Crimea, aumenta nel Paese il numero di coloro che potrebbero essere disposti a rinunciare ai confini del 1991 in cambio della pace subito.

 

(…) Oggi sono in tanti a credere che alle elezioni previste dopo la guerra non verrà confermato. Ma intanto deve gestire questo periodo fragile del conflitto e lui non è nella posizione migliore per combattere come prima.

volodymyr zelensky giorgia meloni charles michel foto lapresse URSULA VON DER LEYEN VOLODYMYR ZELENSKY CHARLES MICHELvolodymyr zelensky papa francesco

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...